Risponde a dubbi sulle malattie a trasmissione sessuale e, in particolare, sulle infezioni da papilloma virus (HPV)
Già responsabile del Centro di “Oncologia Ginecologica Preventiva” presso la Fondazione IRCCS Ca’ Granda, Ospedale Maggiore Policlinico.
Membro del Board “Progetto HPV” Fondazione Giovanni Lorenzini, Medical Science Foundation. Consulente del Gruppo di Lavoro regionale per la predisposizione di linee guida e l’individuazione di percorsi diagnostico terapeutici in ambito ginecologico, a supporto della Direzione Generale Sanità Regione Lombardia, come da Decreto N° 4137 del 11.04.2006 (Identificativo Atto n. 392).
Il papilloma virus si controlla rinforzando il più possibile le difese naturali, attraverso uno stile di vita sano che deve necessariamente includere l'abolizione del fumo. »
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A fronte di disturbi urinari importanti, per prima cosa si devono effettuare urinocoltura e tampone vaginale. Una volta esclusa la responsabilità di un agente infettivo, come per esempio la Clamidia, si può pensare alla cistite interstiziale. »
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Il riposo assoluto nelle prime settimane di gravidanza, prescritto a fronte di un sanguinamento, non ha alcuna utilità e non influisce sull'andamento della gestazione. »