Responsabile UOSD (unità operativa semplice dipartimentale) Ginecologia 2- Centro Procreazione medicalmente assistita (PMA) - Dipartimento Materno-Infantile e Pediatrico ASST - Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo
Pubblicato il 15/05/2019Aggiornato il 08/10/2019
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Il dottor Francesco M. Fusi ha sviluppato, nel corso della sua carriera, tutti gli aspetti della cura della infertilità di coppia, ponendo sempre la massima attenzione all’ interazione tra gli ambiti clinici, di laboratorio e di ricerca. E’ il Responsabile UOSD (unità operativa semplice dipartimentale) di Ginecologia 2 – Centro Procreazione medicalmente assistita (PMA) – Dipartimento Materno-Infantile e Pediatrico ASST – Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo (la sua scheda)
Risponde a dubbi e domande sulla diagnosi e la cura dell’infertilità di coppie e sulle possibilità offerte dalle tecniche di procreazione medicalmente assistita.
Quando la condizione di salute riproduttiva della donna è molto complessa, anche il ricorso alla procreazione medicalmente assistita può rivelarsi poco fruttuoso. »
Non è così automatico che il mancato raddoppio del valore delle beta esprima che la gravidanza si sia interrotta. L'ultima parola al riguardo spetta all'ecografia. »
Una donna di 44 anni ha poche probabilità di concepire e portare a termine la gravidanza ricorrendo alla procreazione medicalmente assistita, ma questo non esclude che sia possibile. »
In caso di endometrite cronica, la terapia con l'antibiotico Bassado (principio attivo doxiciclina) di solito è più che sufficiente, quindi non c'è bisogno di associarvi altre medicine. »
In un terzo delle gravidanze iniziate grazie alla procreazione medicalmente assistita si manifestano perdite che però non hanno significato né valore prognostico. »
La mutazione MTHFR non ha nulla a che vedere con la poliabortività (salvo il caso in cui determini un aumento dell'omocisteina) quindi è inutile prenderla in considerazione quando si cerca la causa delle ripetute interruzioni spontanee della gravidanza. »
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Ad allattamento ben avviato, quindi più o meno dopo le prime settimane di vita, se ragionevolmente si ritiene che il bebè possa avere sete (o se si notano segni di disidratazione, come il pannolino asciutto per molte ore) gli si possono offrire piccole quantità d'acqua. Se fa numerose poppate nell'arco... »
Il grado di parentela dovuto a bisnonni in comune non aumenta la probabilità di concepire figli con malattie ereditarie. A meno che vi siano persone malate o disabili tra i consanguinei in comune, »
Non è assolutamente detto che dopo quattro figli maschi il quinto sarà una femminuccia perchè a ogni gravidanza si ripresentano le stesse probabilità di aver concepito un maschio o una bambina. »