Il Dottor Leo Venturelli, pediatra di famiglia, è il responsabile dell’educazione alla salute della SIPPS (Società italiana di pediatria preventiva e sociale). Sul sito BimbiSanieBelli.it risponde alle domande relative alle cure e alle malattie del bambino.
Non occorre forzare una bimba di tre mesi a inghiottire più latte di quello che dimostra di gradire e, se la sua condizione di salute generale si mantiene buona, significa che la quantità che assume è adeguata al suo fabbisogno. »
Non c'è nulla di strano né tanto meno di preoccupante nell'eventualità in cui a sei mesi di vita il bambino continui a reclamare il seno di notte: quello che conta è che dopo la poppata si riaddormenti. »
Stare all'aperto, alla luce del sole per almeno 30 minuti al giorno, dovrebbe essere più che sufficiente per coprire il fabbisogno giornaliero di vitamina D dei ragazzini. »
Si può convivere con la stitichezza, tuttavia se in seguito all'evacuazione si riscontra presenza di sangue è necessario intervenire sia con un'alimentazione in grado di favorire l'attività dell'intestino sia eventualmente ricorrendo al macrogol. »
Non accade nulla di terribile se per alcune settimane il bambino si rifiuta di mangiare la frutta. Meglio rassegnarsi a questa "presa di posizione" e rispettarla anziché insistere a oltranza, per non rischiare di trasformare quella che potrebbe essere un'avversione temporanea in un'ostilità destinata... »
la presenza di sangue nelle feci è sempre correlata a una loro consistenza troppo dura che comporta uno sforzo per espellerle. Un'alimentazione mirata a favorire l'attività intestinare ed eventualmente il macrogol possono essere risolutivi. »
Se anch offrendo al bambino maggiori quantità di liquidi (latte e acqua) la sua pipì continua ad avere una colorazione anomala è opportuno effettuare un'analisi delle urine. »
Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.
Se la nausea si protrae oltre il primo trimestre, interferendo pesantemente sulla qualità della vita, diventa opportuno valutare opzioni terapeutiche che abbiano una maggiore efficacia rispetto ai tradizionali rimedi naturali. »
Il lasso di tempo che intercorre tra l'assunzione di un cibo contaminato e l'eventuale comparsa di sintomi da intossicazione dipende dal tipo di agente infettivo coinvolto. »
Bisogna sempre attendere l'8^ settimana prima di pronunciarsi rispetto al destino di una gravidanza e anche qui con un margine di errore dell'1% sull'esito favorevole dello sviluppo embrio-fetale. L'aspetto importante è che questo processo di selezione sia rispettato e compreso dalla donna. »
La scarsa tolleranza al magnesio potrebbe essere dovuta al fatto che non è ciò di cui si è carenti perché l'organismo, se ha bisogno di qualcosa, di solito ne fa tesoro. »
Nel caso in cui ci sia il sospetto di una vaginite, anche inn gravidanza è opportuno effettuare il tampone vaginale che da un lato non espone a rischi dall'altro permette di individuare l'origine dei sintomi. »