Il Dottor Leo Venturelli, pediatra di famiglia, è il responsabile dell’educazione alla salute della SIPPS (Società italiana di pediatria preventiva e sociale). Sul sito BimbiSanieBelli.it risponde alle domande relative alle cure e alle malattie del bambino.
Se il pediatra ritiene che la comparsa di puntolini rossi e prurito associata a febbre e raffreddore sia una reazione all'infezione in corso non vi è necessità di effettuare indagini approfondite sul sangue. »
È uno dei controlli fondamentali dei primi anni di vita perché permette di valutare lo sviluppo del bambino e la crescita cerebrale. Il pediatra Leo Venturelli spiega in che cosa consiste e quali informazioni fornisce. »
Cambiare spesso la posizione del capo di un neonato quando dorme o riposa è il metodo più consigliato per prevenire o correggere la plagiocefalia, chiamata anche testa piatta nel neonato. »
Lo specifico test che individua la celiachia attualmente viene consigliato solo ai bambini che manifestano particolari disturbi, a partire da una crescita scarsa. »
I pediatri le utilizzano fin dal primo controllo sul neonato e poi continuano a ricorrervi, almeno fino ai 5 anni (e anche oltre). Ne parliamo con il pediatra Leo Venturelli e il neonatologo Claudio Migliori.
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Un'infezione intestinale può causare disagio a un lattante, il quale, in effetti, proprio per questo può manifestare nervosismo e facile irritabilità per vari giorni. »
Posto che l'integrazione di vitamina D è consigliata nei primi 12 mesi di vita, se il bambino è stato esposto alla luce solare potrebbe non essere carente della sostanza. In gni caso, la somministrazione può essere iniziata anche a cinque mesi. »
La vitiligine purtroppo è una malattia cronica, per cui non esistono (almeno per ora) terapie che riescano a debellarla. C'è però una novità sul fronte dei farmaci che può aiutare, anche se prima dei 12 anni di età non viene impiegata. »
Si può escludere che il mancato uso dell'asciugacapelli possa provocare direttamente la tosse. Se dopo l'antibiotico la tosse ricompare è probabile che sia implicato un virus respiratorio. »
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Nel secondo trimestre la placenta provvede abbondantemente a produrre gli ormoni utili alla gravidanza, quindi non sono più necessari apporti esterni. »
Se il neonato si attacca al seno con vigore e dai controlli effettuati alla nascita e nelle settimane successive non emerge nulla di anomalo, non è opportuno attribuire una valenza importante al fatto che subito dopo il parto il suo pianto sia stato flebile. »
Gli anticorpi IgG positivi segnalano che in passato ci si è ammalate di toxoplasmosi (quindi si è immunizzate), mentre gli anticorpi IgM positivi indicano che tale infezione è in corso (o comunque è stata sviluppata di recente). Se entrambi i tipi risultano negativi vuol dire che non si è immuni. »