Il Dottor Leo Venturelli, pediatra di famiglia, è il responsabile dell’educazione alla salute della SIPPS (Società italiana di pediatria preventiva e sociale). Sul sito BimbiSanieBelli.it risponde alle domande relative alle cure e alle malattie del bambino.
A quattro mesi è possibile che il bambino tenda a tenere i pugnetti stretti, però deve anche sorridere, mostrarsi reattivo, aprire la manina per afferrare e poi stringere il dito della mamma. »
Fino a quando un bambino è allattato quasi esclusivamente al seno, anche se la sua crescita è superiore alla media, non si è autorizzati a pensare a un problema di obesità. Vale ancora di più se l'aumento di peso è in armonia con l'aumento di statura. »
Se non è strettamente necessario spostarsi, è meglio non imporre a un neonato viaggi lunghi che possono disturbarlo. A un mese di vita, i piccolissimi hanno bisogno di tranquillità. »
I risvegli notturni per succhiare dal seno sono dettati non solo e non sempre dall'appetito ma anche dal desiderio di consolazione che la poppata riesce a soddisfare in pieno. »
Un trucco per invogliare un bambino con poco appetito a mangiare di più, consiste nel permettergli di assaggiare di sua spontanea volontà i cibi che compaiono sulla tavola degli adulti. »
Posto che è sempre opportuno tenere d'occhio le quantità di cibo che un bimbo assumere, la miglior prova che mangia a sufficienza è data dal fatto che tra un pasto e l'altro è tranquillo. »
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Una volta visualizzati con l'ecografo l'embrione e il battito del cuoricino, non serve assolutamente più dosare le beta-hCG, che nulla rivelano sul futuro della gravidanza. Molto meglio attendere il successivo controllo ecografico. »
I disturbi dell'umore sono spesso assolutamente invalidanti per loro precisa caratteristica: non c'è da farsene una colpa, la volontà non c'entra e non basta certo a risolverli. »
A 10 settimane di gravidanza con un feto vitale e che cresce secondo le aspettative ci sono ottime probabilità che la situazione evolva nel migliore dei modi. »