Dottor Marcello Orsi, dirigente medico nel reparto di radiologia dell’Azienda Socio sanitaria Territoriale (ASST) Fatebenefratelli Sacco – Poli Ospedalieri (PO) Fatebenefratelli, Milano. Risponde a dubbi sulle indagini strumentali, inclusa la mammografia.
Pubblicato il 20/04/2023Aggiornato il 03/09/2024
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Dottor Marcello Orsi, dirigente medico nel reparto di radiologia dell’Azienda Socio sanitaria Territoriale (ASST) Fatebenefratelli Sacco – Poli Ospedalieri (PO) Fatebenefratelli, Milano. Risponde a dubbi sulle indagini strumentali, inclusa la mammografia.
Ci sono casi in cui, a stretto giudizio dello specialista in neurochirurgia pediatrica, la tomografia computerizzata (TC) deve necessariamente essere effettuata anche se il piccolo paziente ha pochi mesi di vita. »
La quantità di radiazione che il corpo assorbe durante una radiografia al torace non desta preoccupazione. A maggior ragione, in ambito pediatrico le apparecchiature sono tarate in modo da ridurre al minimo l'esposizione ai raggi X. »
La mastodinia (dolore alle mammelle) non è considerata un sintomo preoccupante perché nella maggior parte dei casi non esprime la presenza di un problema significativo. »
Per una efficace prevenzione del tumore seno è importante eseguire ogni mese l'autopalpazione, sottoporsi alla mammografia dopo i 40 anni e se necessario all'ecografia. »
I termini scientifici utilizzati nei referti medici spesso hanno un significato poco comprensibile per i non addetti ai lavori. Ma la spiegazione per ogni termine astruso c'è. »
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Nel secondo trimestre la placenta provvede abbondantemente a produrre gli ormoni utili alla gravidanza, quindi non sono più necessari apporti esterni. »
Se il neonato si attacca al seno con vigore e dai controlli effettuati alla nascita e nelle settimane successive non emerge nulla di anomalo, non è opportuno attribuire una valenza importante al fatto che subito dopo il parto il suo pianto sia stato flebile. »
Gli anticorpi IgG positivi segnalano che in passato ci si è ammalate di toxoplasmosi (quindi si è immunizzate), mentre gli anticorpi IgM positivi indicano che tale infezione è in corso (o comunque è stata sviluppata di recente). Se entrambi i tipi risultano negativi vuol dire che non si è immuni. »