Dottor Paolo Pantanella, gastroenterologo e pediatra, risponde a domande su tutti i disturbi gastrointestinali (celiachia, morbo di Crohn, colici ulcerose) di adulti e bambini.
Pubblicato il 18/07/2018Aggiornato il 05/09/2024
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Laureato in medicina e chirurgia, specializzato in Pediatria e in Gastroenterologia, per 10 anni Paolo Pantanella è stato consulente pediatra dell’Associazione Persone Down e poi consulente scientifico
del Consiglio tecnico dell’Associazione Nazionale.
Dal 2015 gestisce una pagina professionale Facebook che si chiama “Un medico per amico”
Produce anche videocorsi on line: come “Latte e pappe” che ha come oggetto la corretta alimentazione di un bambino dalla nascita al compimento del primo anno di vita, con particolare riferimento all’allattamento (al seno e non) e allo svezzamento.
Ha organizzato seminari con gruppi di persone con malattie croniche ( coliti ulcerose, malattia di Crohn, neoplasie mammella) allo scopo di aiutarle a stare meglio.
Risponde a domande su tutti i disturbi gastrointestinali (celiachia, morbo di Crohn, colici ulcerose) di adulti e bambini.
Il rischio legato al vomito e alla diarrea è la disidratazione, la cui serietà si valuta controllando la perdita di peso a cui è andato incontro il bambino. »
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I risultati degli esami effettuati durante la gravidanza in presenza di morbo di Crohn, devono essere valutati alla luce di quanto il medico curante accerta nel corso di una visita completa. I soli esiti delle analisi estrapolati dal contesto sono infatti poco esplicativi. »
Poiché in letteratura mancano dati sulla sicurezza dei "bloccanti del TNF" in allattamento, quest'ultimo non viene consigliato alle neomamme che non possono sospenderne l'impiego. »
L'improvvisa comparsa di crisi di vomito può dipendere da un virus. La guarigione avviene in genere in modo spontaneo, senza che sia necessario somministrare medicine. »
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Esistono psicofarmaci in grado di assicurare il benessere psicologico, senza avere come controindicazione la gravidanza. La strategia terapeutica più adatta va però pensata PRIMA del concepimento. »
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Il lasso di tempo che intercorre tra l'assunzione di un cibo contaminato e l'eventuale comparsa di sintomi da intossicazione dipende dal tipo di agente infettivo coinvolto. »
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La scarsa tolleranza al magnesio potrebbe essere dovuta al fatto che non è ciò di cui si è carenti perché l'organismo, se ha bisogno di qualcosa, di solito ne fa tesoro. »
Nel caso in cui ci sia il sospetto di una vaginite, anche inn gravidanza è opportuno effettuare il tampone vaginale che da un lato non espone a rischi dall'altro permette di individuare l'origine dei sintomi. »