Dottoressa Angela Raimo, neuropsichiatra infantile, psicoterapeuta, esperta di “equilibrio emozionale”, “ipnosi regressiva”, “energia quantica” risponde su BimbiSanieBelli.it a domande sul comportamento del bambino, con particolare riferimento a sonno, socialità, affettività, emotività, attività cognitiva.
Ci sono compiti che i genitori devono affrontare durante la crescita del bambino richiedono attenzione, pazienza, buon senso. Favorire un rapporto armonioso con l'alimentazione è uno di questi. »
Un bambino che assume comportamenti potenzialmente pericolosi potrebbe semplicemente avere bisogno di più baci, di più carezze, di maggiori attenzioni affettuose. »
All'asilo i bambini tendono ad accettare di buon grado pietanze che a casa respingono, per imitare i coetanei. L'ingresso in comunità sotto il profilo dell'alimentazione è spesso provvidenziale. »
E' normale che prima dell'acquisizione del linguaggio i bambini esprimano il loro rifiuto con comportamenti primordiali: accettarli è quanto di meglio si possa fare, in attesa che gradualmente imparino altre modalità di comunicazione (ma per questo ci vuole tempo). »
La cosa migliore da fare per il proprio bambino è quella di permettergli di raggiungere i vari traguardi sostenendolo senza ansie e senza nutrire troppe aspettative. »
E' normale che un piccolino non sappia orientarsi con sicurezza in una spiaggia, dove peraltro è difficile anche per un adulto individuare rapidamente dei punti di riferimento. »
E' normale che una bambina voglia sempre stare con la mamma o che a volte faccia gesti che agli occhi di un adulto appaiono inappropriati, mentre di fatto non esprimono nulla di significativo. »
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Per l'interdizione post partum per rischi aziendali per legge è dovuta solo l'indennità di maternità INPS (80% della retribuzione media giornaliera) ma l'eventuale integrazione al 100% dal datore di lavoro può essere prevista dal CCNL o dalla contrattazione aziendale. »
In gravidanza, continuare ad allattare il primo bambino non causa direttamente contrazioni dell'utero ma è impegnativo dal punto di vista psico-fisico. Ridurre le poppate giornaliere, quando sono numerose come quelle offerte a un neonato, è una buona idea soprattutto se il primo figlio ha già 15 mesi... »
A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve. »