Dottoressa Carla Sogos

Medico Universitario, Specialista in Neuropsichiatria Infantile, Dottore di Ricerca - Istituto Giovanni Bollea - Dipartimento di Neuroscienze Umane- Sapienza Università di Roma - Policlinico Umberto I.

IMG_4187La dottoressa Carla Sogos è responsabile del day hospital specializzato nella diagnosi precoce dei Disturbi dello Spettro Autistico e dei Disturbi della Comunicazione e nell’impostazione di progetti terapeutici in piccolo gruppo mirati e integrati per bambini in età prescolare con Disturbi del Linguaggio, Disturbi dello Spettro Autistico, Disturbi della Coordinazione Motoria, Disturbi Emozionali e Comportamentali precoci.

Responsabile della convenzione con Roma Capitale per la formazione degli insegnanti della scuola dell’infanzia ed educatori dell’asilo nido sui Disturbi del Neurosviluppo e sulle strategie educative e inclusive nel contesto riabilitativo e scolastico.

Responsabile di progetti di ricerca rivolti allo studio di metodologie e strumenti che possano favorire la comunicazione e l’interazione dei bambini con Disturbi dello Spettro Autistico e con Disturbi del Neurosviluppo

Responsabile del centro Pivot del Policlinico Umberto 1 per Il progetto di implementazione della Rete Regionale per la Diagnosi dei Disturbi del Neurosviluppo.

Docente di Neuropsichiatria  Infantile presso il corso di Laurea per Terapisti della Neuropsicomotricità dell’Età Evolutiva , il  corso di Laurea per Logopedisti e presso la Scuola di Specializzazione in Neuropsichiatria Infantile della Sapienza.

Autrice di numerosi pubblicazioni nazionali e internazionali, relatrice a convegni nazionali e internazionali. Docente in Master e Corsi di alta Formazione sui temi dell’Autismo e dei Disturbi del Neurosviluppo

Co-fondatrice della associazione Onlus “Le ali dei Pesci” per il supporto alle attività sociali, ricreative e riabilitative per i bambini con Disturbi del Neurosviluppo  e per il sostegno allo sviluppo della ricerca e all’informazione sui temi dell’autismo.

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Articoli di Dottoressa Carla Sogos

Tic in un bambino: c’è relazione con lo streptococco?

Nei bambini i tic possono comparire in concomitanza con un'infezione da streptcocco, ma possono anche essere espressione di una richiesta di maggiori attenzioni.   »

Autismo del bambino e infezioni in gravidanza: c’è relazione?

Non è ancora chiaro se esiste un legame tra infezioni contratte in gravidanza dalla donna e autismo: per ora si tratta solo di un'ipotesi al vaglio dei ricercatori.   »

Bimbo di 4 mesi che piange molto e ha paura degli estranei

A volte determinati comportamenti di eccessiva reattività, che destano preoccupazione nei genitori, sono solo una semplice caratteristica del temperamento del bambino.  »

Bimba di 20 mesi con atteggiamenti che destano perplessità

Quando viene rilevato che gli atteggiamenti di una bambina sono diversi da quelli dei coetanei o, comunque, appaiono insoliti rispetto all'atteso è più che giusto esprimere i propri dubbi al pediatra, al quale spetta poi stabilire l'opportunità di richiedere il parere di un neuropsichiatra infantile....  »

Bimba di 4 anni con vari problemi neurologici di difficile inquadramento

Non è possibile da remoto dare indicazioni sulle cure da intraprendere in caso di disturbi che, neppure "in presenza" e con l'ausilio di indagini mirate, si riescono a inquadrare esattamente per poter formulare una diagnosi precisa.  »

È dislessica la mia bambina?

I segnali che caratterizzano la dislessia sono numerosi e tra questi ci sono la difficoltà nel memorizzare le lettere dell’alfabeto e a confonderle tra loro. Vale, in particolare, per le lettere visivamente simili, come "p" e "q" o "d" e "b", oppure con suoni simili, come "v" e "f".   »

Bimbo che a un certo punto ha quasi smesso di parlare

Quando qualcosa si inceppa nel processo di apprendimento e di utilizzo del linguaggio è importante individuare il prima possibile la causa con l'aiuto del neuropsichiatra infantile.   »

Piccolissimo che non guarda negli occhi

Nel caso in cui si abbia il dubbio che qualcosa non vada nel bambino, è opportuno farlo visitare da un neuropsichiatra infantile.   »

Bimbo con strani comportamenti durante le ore di scuola materna

Determinati giochi, niente tecnologia e un amichetto alla volta invitato a casa possono aiutare il bambino ad abbandonare i comportamenti ritenuti problematici dalle insegnanti.   »

Bimbo di due anni e mezzo con difficoltà motorie e di linguaggio

Iniziare il prima possibile una terapia volta a favorire lo sviluppo motorio e del linguaggio è quanto di meglio si possa fare per ottenere un miglioramento di entrambi.   »

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Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Passaggio dal nido alla scuola materna un po’ prima del tempo: sì o no?

15/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Luisa Vaselli

L'opportunità di anticipare il passaggio dal nido alla scuola materna va valutata tenendo conto di numerose variabili, tra cui il temperamento del bambino e la sua capacità di adattamento.   »

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

“Piaghetta” del collo dell’utero: può impedire il concepimento?

07/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Il termine "piaghetta" è improprio perché allude non già a una lesione del collo dell'utero ma alla presenza su di esso del tessuto che abitualmente lo tappezza. Non è di ostacolo al concepimento ma se sanguina diventa opportuno intervenire.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

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