La dottoressa Cristiana De Petris risponde a qualsiasi dubbio relativo alle diagnosi prenatali.
Pubblicato il 06/01/2021Aggiornato il 23/08/2024
Argomenti trattati
Cristiana De Petris, laureata alla magistrale della facoltà di farmacia e farmacia industriale dell’università Gabriele D’Annunzio di Chieti.
Consegue un corso di specializzazione in genetica molecolare.
Terminati gli studi inizia a lavorare presso il laboratorio Biorep come product specialist.
Attualmente riveste il ruolo di area manager e consulente scientifico presso il Centro polidiagnostico Ames di Pescara occupandomi in primis della diagnosi prenatale.
La dottoressa Cristiana De Petris risponde a qualsiasi dubbio relativo alle diagnosi prenatali.
L'attendibilità dell'indagine sul dna del feto, individuato nel sangue della madre è altissima, tuttavia una sia pur minima possibilità di errore esiste. »
La spiegazione è complessa, lunga e articolata, tuttavia a grandi linee è possibile offrire un'"infarinatura" di un argomento complesso come quello relativo alle alterazioni cromosomiche. »
Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.
Nel secondo trimestre la placenta provvede abbondantemente a produrre gli ormoni utili alla gravidanza, quindi non sono più necessari apporti esterni. »
Se il neonato si attacca al seno con vigore e dai controlli effettuati alla nascita e nelle settimane successive non emerge nulla di anomalo, non è opportuno attribuire una valenza importante al fatto che subito dopo il parto il suo pianto sia stato flebile. »
Gli anticorpi IgG positivi segnalano che in passato ci si è ammalate di toxoplasmosi (quindi si è immunizzate), mentre gli anticorpi IgM positivi indicano che tale infezione è in corso (o comunque è stata sviluppata di recente). Se entrambi i tipi risultano negativi vuol dire che non si è immuni. »