Dottoressa Faustina Lalatta

Dottoressa Faustina Lalatta, specialista in genetica medica, risponde a dubbi e domande sulla diagnosi prenatale e sui rischi genetici per la gravidanza.

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Articoli di Dottoressa Faustina Lalatta

Dubbi sulla paternità: si può eseguire un test sull’embrione?

Il test di paternità prenatale non è legale in Italia. L'opzione possibile è il test di paternità da effettuare dopo il parto.   »

Lei e lui 0 positivo: i figli possono avere problemi?

Non ci sono rischi riproduttivi per le coppie formate da partner di gruppo sanguigno 0 positivo.   »

Test di Coombs positivo: può essere colpa del vaccino anti-CoVid?

Il test di Coombs positivo esprime che la gestante Rh negativo ha sviluppato anticorpi contro i globuli rossi del feto Rh positivo: il vaccino non ha alcuna influenza sul risultato del test.   »

Dopo una gravidanza andata a buon fine e due aborti spontanei si devono fare degli esami?

Nella maggior parte dei casi l'arresto della vitalità dell'embrione è dovuto ad anomalie cromosomiche occasionali, tuttavia dopo due aborti le linee guida suggeriscono di effettuare l'analisi del cariotipo della coppia.   »

Test di Coombs modestamente positivo: che fare?

Una lieve positività del test di Coombs va monitorata. Lo specialista di riferimento è il ginecologo curante o un ematologo.   »

Mamma con gruppo sanguigno B, papà con gruppo sanguigno A: avrà problemi il figlio?

Non ci sono particolari rischi per il bambino, se madre e padre sono di gruppo sanguigno diverso. L'incompatibilità grave riguarda infatti il fattore RH - madre negativa, padre positivo - nel caso in cui il bimbo fosse Rh positivo.   »

Rischio intermedio per trisomia 21: conviene fare altre indagini?

Spetta alla coppia decidere, dopo aver ottenuto l'esito del Bi-test, se sottoporsi a indagini più approfondite sulla salute del feto e tra queste quale scegliere tra la ricerca del DNA fetale nel sangue materno, l'amniocentesi o la villocentesi, più invasive.  »

Test combinato (Bi-test): come interpretarlo?

Il risultato che si ottiene dal bi-test ha un valore predittivo, cioè una probabilità di essere "vero" del 90%. Infatti, al test combinato sfugge il 10% degli embrioni con la sindrome di Down. Il test del DNA fetale circolante nel plasma materno porta il valore predittivo dello screening dal 90 al 99%,...  »

Pielectasia bilaterale scoperta nel feto dall’ecografia: conviene fare l’amniocentesi?

Nei casi di diagnosi ecografica di pielectasia isolata la probabilità di un'anomalia cromosomica è molto bassa e, comunque, correlata solo alla trisomia 21. Se poi anche i test di screening indicano un basso rischio di sindrome di Down si può senz'altro stare più tranquilli, anche se la scelta di sottoporsi...  »

Madre e padre Rh positivo possono avere figli Rh negativo?

Da due genitori RH positivo possono nascere bambini Rh negativo, mentre due genitori Rh negativo possono avere solo figli Rh negativo.   »

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Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

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