Specialista in endocrinologia ginecologica e controllo della fertilità, presidente della Società italiana della contraccezione (SIC).
Pubblicato il 03/01/2023Aggiornato il 20/09/2024
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Specialista in endocrinologia ginecologica e controllo della fertilità, presidente della Società italiana della contraccezione (SIC).
Risponde a tutti i dubbi sui metodi contraccettivi e il loro utilizzo.
Piccole perdite di sangue, quando si assume un contraccettivo a basso dosaggio ormonale, possono essere dovute al farmaco, ma se si protraggono per mesi rendono opportuno un controllo dal ginecologo. »
Gli spermatozoi sopravvivono per un arco di tempo brevissimo al di fuori dall'apparato genitale femminile, entro cui, invece, possono conservare la loro vitalità e la loro capacità fecondante anche per giorni. »
Se non si desidera una gravidanza, in seguito a un rapporto non protetto può essere opportuno ricorrere alla contraccezione d'emergenza. Dopodiché è fondamentale pensare a una contraccezione che svolga il suo effetto anticoncezionale "prima". »
Se le mestruazioni non compaiono dopo aver smesso di usare la contraccezione ormonale è opportuno effettuare un controllo ginecologico, per individuare le cause di questa assenza. »
Il sanguinamento a 18 giorni da un'interruzione volontaria della gravidanza è un'eventualità possibile, ma se prosegue oltre il mese richiede un controllo. In generale, anziché ricorrere all'IVG e poi alla "pillola del giorno dopo", è opportuno scegliere una contraccezione efficace. »
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Il vaccino antinfluenzale è fortemente raccomandato alle donne che aspettano un bambino, perché contrarre l'influenza in gravidanza può esporre a gravi rischi. »
Il fatto di rimanere incinta subito dopo aver subito un'interruzione spontanea della gravidanza esprime un'ottima fertilità di coppia, tuttavia non garantisce che tutto vada a buon fine. »
A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve. »
Le benzodiazepine sarebbero proprio da evitare in gravidanza in quanto tendono a dare dipendenza farmacologica e crisi di astinenza sia alla mamma che al nascituro. Esiste a un farmaco migliore che agisce sullo stesso recettore delle benzodiazepine (quindi in modo analogo a Lorazepam) senza però dare... »