Professore Ordinario di Malattie Odontostomatologiche
Pubblicato il 06/11/2019Aggiornato il 03/09/2024
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La Professoressa in qualità di docente universitaria di Odontoiatria Pediatrica ha fatto per molti anni ricerca in questo settore. In qualità di referente dell’ Organizzazione Mondiale della Sanità, si è occupata delle patologie orali nei bambini e in particolare della prevenzione delle carie, delle gengiviti e delle malocclusioni.
È possibile che il tessuto gengivale in eccesso sia dovuto a un nuovo dentino che sta per spuntare, ma per avere la certezza che si tratti proprio di questo è necessaria la visita. »
Mediamente la dentizione inizia tra i cinque e gli otto mesi di vita, tuttavia l'epoca in cui spuntano i primi dentini è influenzata dalla genetica, quindi se mamma e papà sono stati "ritardatari" non stupisce che lo siano anche i loro piccini. »
Le cure dentarie non sono controindicate n gravidanza, salvo casi particolarissimi e rari. A maggior ragione, conviene quindi affidarsi al dentista prima che inizi. »
Il sapore strano che rimane in bocca dopo essersi sottoposti alla devitalizzazione di un dente non è un segnale preoccupante ed è destinato a scomparire con il passare dei giorni. »
Nella maggior parte dei casi, eventuali piccole macchie, osservabili sui denti subito dopo l'eruzione, si risolvono senza che sia necessario intervenire. »
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Il vaccino antinfluenzale è fortemente raccomandato alle donne che aspettano un bambino, perché contrarre l'influenza in gravidanza può esporre a gravi rischi. »
Il fatto di rimanere incinta subito dopo aver subito un'interruzione spontanea della gravidanza esprime un'ottima fertilità di coppia, tuttavia non garantisce che tutto vada a buon fine. »
A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve. »
Le benzodiazepine sarebbero proprio da evitare in gravidanza in quanto tendono a dare dipendenza farmacologica e crisi di astinenza sia alla mamma che al nascituro. Esiste a un farmaco migliore che agisce sullo stesso recettore delle benzodiazepine (quindi in modo analogo a Lorazepam) senza però dare... »