Il professor Giorgio Longo è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Trieste a pieni voti assoluti e lode.
Pubblicato il 18/07/2018Aggiornato il 05/09/2024
Argomenti trattati
-Specializzato in Clinica Pediatrica presso l’Università di Trieste con il massimo dei voti e la lode.
-Specializzato in Allergologia e Immunologia Clinica presso l’Università di Firenze con il massimo dei voti e la lode.
-Specializzato in Igiene e Medicina Preventiva con orientamento di Sanità Pubblica presso l’Università di Trieste con il massimo dei voti e la lode
– Socio della Società Italiana di Pediatria (SIP)
– Socio della Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica (SIAIP)
– Socio della Società Italiana Malattie Respiratorie Infantili (SIMRI).
– Membro dell’European Academy of Allergology and Clinical Immunology (EAACI)
Ha prestato servizio presso l’Istituto per l’Infanzia “Burlo Garofolo” di Trieste, Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, Ospedale Specializzato Pediatrico Regionale, ricoprendo l’incarico di responsabile dell’Unità Operativa di “Allergolo-Pneumologia Pediatrica“.
È docente in “allergologia pediatrica” presso la scuola di specializzazione in Pediatria, Università di Trieste
La sindrome da ipersensibilità dei recettori della tosse è impegnativa e faticosa sia per il bambino sia per i genitori visto che poco nulla serve a calmare la tosse, ma la buona notizia è che con la crescita si risolve spontaneamente senza lasciare alcuna conseguenza. »
L'allergia ai farmaci è molto rara in età pediatrica e rarissima agli antibiotici macrolidi. La comparsa di bolle e macchie è molto più facilmente espressione di un'orticaria "post-infettiva".
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Esiste una forma di tosse stizzosa e insistente, ribelle a qualunque cura, nota con la locuzione "Sindrome da Ipersensibilità dei Recettori della Tosse". Per quanto strano possa sembrare interessa i bambini sanissimi, i più sani di tutti gli altri. Ed è destinata a passare, senza esporre a rischi e... »
Il reflusso è un sintomo che, se associato a un'importante perdita di peso, richiede di cercarne l'origine rivolgendosi a un centro accreditato di gastroenterologia pediatrica. »
Non è mai opportuno indicare come possibile causa della tosse il reflusso gastroesofageo né prescrivere farmaci specifici per curarlo, visto che di norma non è lui il responsabile del sintomo. »
Se si aspetta che un bambino di 4 anni non abbia proprio nulla (né tosse né naso che cola) per mandarlo all'asilo, si corre il rischio di tenerlo a casa tutto l'anno. »
La tosse secca e continua, che disturba le notti di tutta la famiglia, è uno scotto che i bimbi pagano quando iniziano a frequentare la comunità, ma per fortuna non preoccupa sotto il profilo della salute. Per calmarla si può ricorrere ai vecchi rimedi della nonna. »
Per capire quale possa essere la cura più adatta per controllare una tosse che si protrae per giorni e giorni è prima di tutto necessario focalizzarne l'origine. »
L'evenienza che il bambino si riammali di faringite da streptococco subito dopo aver effettuato la cura antibiotica per una prima infezione è rarissima: l'eventuale ricomparsa di mal di gola più facilmente può essere dovuta a un virus. »
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Il vaccino antinfluenzale è fortemente raccomandato alle donne che aspettano un bambino, perché contrarre l'influenza in gravidanza può esporre a gravi rischi. »
Il fatto di rimanere incinta subito dopo aver subito un'interruzione spontanea della gravidanza esprime un'ottima fertilità di coppia, tuttavia non garantisce che tutto vada a buon fine. »
A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve. »
Le benzodiazepine sarebbero proprio da evitare in gravidanza in quanto tendono a dare dipendenza farmacologica e crisi di astinenza sia alla mamma che al nascituro. Esiste a un farmaco migliore che agisce sullo stesso recettore delle benzodiazepine (quindi in modo analogo a Lorazepam) senza però dare... »