Direttore Scuola di Specialità di Ostetricia e Ginecologia UniMi
Direttore Ostetricia & Ginecologia
Ospedale San Paolo – Polo Universitario
ASST Santi Paolo e Carlo
Via A di Rudinì, 8 – 20142 Milano
Su BimbiSanieBelli.it risponde a domande sulle gravidanze patologiche, cioè complicate da problemi precedenti il concepimento o subentrati a gestazione iniziata.
In linea teorica a 42 anni si può ancora portare avanti una gravidanza, nonostante due precedenti aborti. Allo stesso tempo, però, non si può escludere che si verifichi un terzo aborto. »
C'è una raccomandazione che è assolutamente necessario seguire: accertarsi di capire cosa dice il medico che legge il referto di una qualsiasi indagine. »
Dopo un parto in cui si è verificata un'atonia uterina, in caso di un parto successivo i medici attuano misure per prevenire la ricomparsa del problema. »
Quando la lunghezza della cervice è inferiore a quella che dovrebbe essere, è necessario seguire con attenzione le prescrizioni del ginecologo, per evitare il rischio di parto anticipato. »
L'unico modo per capire se una gravidanza è in evoluzione è quello di aspettare che i giorni trascorrano: solo il passare del tempo può, infatti, svelarlo. »
Una volta stabilito che la gravidanza è iniziata e il bambino è nella cavità uterina non ha senso continuare a ripetere il dosaggio della gonadotropina corionica (beta-hCG). »
Dopo i 40 anni le probabilità di interruzione spontanea della gravidanza aumentano significativamente, proprio per via dell'età anagrafica dell'aspirante mamma. »
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Il vaccino antinfluenzale è fortemente raccomandato alle donne che aspettano un bambino, perché contrarre l'influenza in gravidanza può esporre a gravi rischi. »
Il fatto di rimanere incinta subito dopo aver subito un'interruzione spontanea della gravidanza esprime un'ottima fertilità di coppia, tuttavia non garantisce che tutto vada a buon fine. »
A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve. »
Le benzodiazepine sarebbero proprio da evitare in gravidanza in quanto tendono a dare dipendenza farmacologica e crisi di astinenza sia alla mamma che al nascituro. Esiste a un farmaco migliore che agisce sullo stesso recettore delle benzodiazepine (quindi in modo analogo a Lorazepam) senza però dare... »