Professoressa Anna Maria Marconi

Professoressa Anna Maria Marconi, direttore del Dipartimento di ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Universitario San Paolo di Milano

 

Anna Maria Marconi - ospedale san paolo milanoAnna Maria Marconi

Professore Ordinario UniMi

Dipartimento di Scienze della Salute San Paolo

Direttore Scuola di Specialità di Ostetricia e Ginecologia UniMi

Direttore Ostetricia & Ginecologia

Ospedale San Paolo – Polo Universitario

ASST Santi Paolo e Carlo

Via A di Rudinì, 8 – 20142 Milano

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Articoli di Professoressa Anna Maria Marconi

Preoccupata per l’andamento delle beta-hCG

Una volta stabilito che la gravidanza è iniziata e il bambino è nella cavità uterina non ha senso continuare a ripetere il dosaggio della gonadotropina corionica (beta-hCG).  »

Aborti spontanei a 42 anni

Dopo i 40 anni le probabilità di interruzione spontanea della gravidanza aumentano significativamente, proprio per via dell'età anagrafica dell'aspirante mamma.  »

Correrò rischi con il quarto cesareo?

Un quarto cesareo espone a vari rischi ed è quindi importantissimo che la situazione venga tenuta sotto stretto controllo.   »

Irregolarità mestruale dopo un’IVG

Dopo un'interruzione della gravidanza ci vuole un po' di tempo prima che l'assetto ormonale ritrovi il normale equilibrio.  »

Posso prendere l’aereo con la placenta bassa?

Un viaggio in aereo di meno di un'ora può essere affrontato senza problemi, anche in caso di placenta bassa.   »

Gravidanza dopo due cesarei: quali rischi?

Dopo due cesarei, in caso di una terza gravidanza potrebbe esserci il rischio di un'anomala inserizone della placenta.   »

Aborto o mestruazione?

Quando ci sono dubbi sull'origine di un sanguinamento, è necessario effettuare controlli mirati, mentre sarebbe inopportuno (e pericoloso) tirare a indovinare.   »

Dubbi dopo un’interruzione di gravidanza

Dopo un aborto, in presenza di sanguinamento e con un test di gravidanza che continua a essere positivo è opportuno effettuare un controllo ecografico.   »

Incinta abbandonata a se stessa dai medici

Immediatamente dopo aver scoperto di essere incinta è opportuno fissare la prima visita ginecologica, senza avere fretta (salvo particolari problemi). Essere visitata nella quinta settimana non riveste alcuna utilità.   »

Paura dopo il trasferimento di embrioni: cosa accadrà?

Solo il trascorrere del tempo può fare luce su come evolverà una gravidanza, non resta dunque che avere pazienza (con serenità).  »

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Le domande della settimana

Bambina di tre anni che fatica a rispettare le regole

28/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Luisa Vaselli

Per far rispettare le regole a un bambino occorrono pazienza, coerenza e buon senso. Quest'ultimo serve a non esagerare con i paletti, né per eccesso né per difetto.   »

Risultati del bi-test poco rassicuranti: si può ancora sperare che il bambino non abbia problemi?

28/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Marina Baldi

I risultati del Bi-test hanno un valore "predittivo" cioè non sono veritieri assolutamente, ma solo "probabilmente". Per questa ragione quando esprimono la possibilità che nel bambino ci sia qualcosa che non va diventa opportuno effettuare altre indagini.   »

Aborto spontaneo nel primo trimestre: perché succede e serve sempre il raschiamento?

21/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Floriana Carbone

Nella maggior parte dei casi, l'aborto spontaneo è dovuto ad anomalie del concepito incompatibili con la vita. La revisione della cavità uterina (raschiamento) non sempre è necessaria, ma è una delle tre opzioni possibili.   »

Pianto poco vigoroso alla nascita: c’è da preoccuparsi?

14/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Antonella Di Stefano

Se il neonato si attacca al seno con vigore e dai controlli effettuati alla nascita e nelle settimane successive non emerge nulla di anomalo, non è opportuno attribuire una valenza importante al fatto che subito dopo il parto il suo pianto sia stato flebile.   »

IgG e IgM in relazione alla toxoplasmosi: cosa esprimono?

07/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Gli anticorpi IgG positivi segnalano che in passato ci si è ammalate di toxoplasmosi (quindi si è immunizzate), mentre gli anticorpi IgM positivi indicano che tale infezione è in corso (o comunque è stata sviluppata di recente). Se entrambi i tipi risultano negativi vuol dire che non si è immuni.   »

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