Professoressa Ordinaria di Pediatria, è dal 2019 Direttore del Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”.
Pubblicato il 06/06/2021Aggiornato il 20/02/2025
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Tra i soci fondatori della SIGENP (Società Italiana di Gastroenterologia, Epatologia e Nutrizione Pediatrica) è stata Presidente della stessa società dal 2010 al 2013. Dal 2016 Tesoriere della Società Europea di Gastroenterologia, Epatologia e Nutrizione Pediatrica (ESPGHAN) e fino al 2024 è stata Vicepresidente della Società Italiana di Pediatria (SIP).
I suoi interessi di ricerca riguardano in particolare la nutrizione e le intolleranze alimentari, la neurogastroenterologia e l’endoscopia pediatrica, i disordini funzionali gastrointestinali e della motilità esofagea, il microbiota intestinale e le malattie infiammatorie croniche intestinali. Lo studio di tali patologie ha portato alla pubblicazione di circa 300 manoscritti. La Professoressa Staiano ha contribuito alla definizione di linee guida internazionali sulla gestione del reflusso gastroesofageo, della stipsi cronica, dell’allergia alle proteine del latte vaccino e delle malattie infiammatorie croniche intestinali.
La professoressa risponde a dubbi relativi alle intolleranze alimentari e alla gastroenterologie.
Il latte non è certo tra gli alimenti più digeribili quindi, visto che non è indispensabile, se provoca disturbi gastrointestinali o anche solo non viene accettato di buon grado si può tranquillamente smettere di proporlo al bambino. Fortuna vuole che le alternative per soddisfare il fabbisogno di calcio... »
Il dolore addominale ricorrente rappresenta uno dei sintomi più frequenti in età pediatrica: se non è associato a particolari sintomi, la sua origine è molto probabilmente di natura benigna. »
Le conseguenze a lungo termine di un'atresia esofagea affrontata a tre giorni di vita con un'operazione chirurgica possono essere la stenosi esofagea, cioè il restringimento dell’esofago in corrispondenza della zona dell’intervento, o la comparsa di sintomi da reflusso gastroesofageo. »
Non bisogna immediatamente giungere alla conclusione che il rigurgito del latte dopo le poppate, frequentissimo nei primissimi mesi di vita, sia segno di una patologia. Molto più spesso è solo l'espressione di un'immaturità dei meccanismi che impediscono ai liquidi di risalire dallo stomano all'esofago,... »
Le vaccinazioni si possono recuperare programmando il calendario con il Centro vaccinale di riferimento. Per quanto riguarda l'alimentazione in aso di reflusso legato a una patologia importante è opportuno attenersi alle indicazioni dello specialista curante. »
La causa più frequente di un dolore intenso nella parte alta e sinistra dell'addome è quella che i pediatri americani definiscono "stitichezza occulta". »
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Gli anticorpi IgG positivi segnalano che in passato ci si è ammalate di toxoplasmosi (quindi si è immunizzate), mentre gli anticorpi IgM positivi indicano che tale infezione è in corso (o comunque è stata sviluppata di recente). Se entrambi i tipi risultano negativi vuol dire che non si è immuni. »
Il cuoricino dell'embrione può battere lentamente senza che questo sia per forza un brutto segno. Comunque sia, per sapere se la gravidanza evolverà si deve attendere il trascorrere dei giorni. »
In caso di perdite ematiche che si protraggono per settimane, a giudizio del ginecologo curante può essere opportuno anche effettuare un tampone vaginale per escludere la presenza di microbi. Inoltre, può servire un'integrazione di magnesio, mentre non occorre stare a riposo assoluto. »