Adozione a distanza: un gesto d’amore per la vita

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 06/03/2013 Aggiornato il 06/03/2013

Tutti possono sottoscrivere un’adozione a distanza. Una “forma” di solidarietà per garantire a un bambino in difficoltà, e alla comunità in cui vive, un futuro migliore  

Adozione a distanza: un gesto d’amore per la vita

 

C’è chi la chiama adozione a distanza, chi sostegno a distanza… In ogni caso, è una splendida possibilità di solidarietà. Aperta a tutti: adulti e ragazzi, uomini e donne, sposati, single, divorziati… Chiunque può decidere di impegnarsi a versare regolarmente almeno per qualche anno una quota, perché un bambino in difficoltà che vive in un Paese povero abbia la possibilità di mangiare regolarmente, di vestirsi, di andare a scuola, di avere un’assistenza medica. In poche parole, di avere un futuro.
Chi sottoscrive un’adozione a distanza riceve, poi, periodicamente la foto del bambino, un suo disegno, una lettera, e se lo desidera, può rispondergli o addirittura andarlo a trovare nel suo Paese. Sì, perché il bello di questo tipo di adozione è proprio quello di aiutare un bambino, e con lui tutta la sua famiglia, senza strapparlo alla sua cultura ma creando comunque con lui un legame che può diventare vero e profondo.
Oggi, in Italia come in tanti altri Paesi occidentali, ci sono centinaia di associazioni che sostengono progetti di adozione a distanza. Molte sono piene di buone intenzioni, non tutte riescono però a concretizzarle al meglio. Per tante ragioni… Come si fa allora a orientarsi nella scelta di un’associazione piuttosto che un’altra?
 

Tante le possibilità tra cui scegliere: 3 esempi

Ai.Bi.

Una delle più attive (è presente in 25 Paesi in tutto il mondo), e impeccabile nella gestione dei fondi, è Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini, un’organizzazione non governativa costituita da un movimento di famiglie adottive e affidatarie. Dal 1986 lavora ogni giorno a fianco dei bambini ospiti negli istituti per combattere l’emergenza abbandono. Chi desidera scegliere un sostegno a distanza con Ai.Bi. può optare per una delle tre forme proposte: con 50 euro al mese si cambia il destino di un bambino “accompagnando” a distanza il suo progetto di vita; con 25 euro al mese si contribuisce ad aiutare tutti i bambini bisognosi di una intera comunità; con un solo euro al mese si entra in una “squadra” con altre 24 persone che hanno fatto la stessa scelta.

SOS Villaggi dei Bambini

Degno di nota anche il lavoro svolto dall’associazione SOS Villaggi dei Bambini. Pensato in origine come struttura d’accoglienza, il Villaggio SOS è oggi il centro di un vero e proprio programma di sviluppo per l’infanzia, che attua interventi rivolti al bambino che mirano a sviluppare pienamente le sue potenzialità in un ambiente di tipo familiare. In 60 anni di vita sono nati, in ogni parte del mondo tanti Villaggi, costituiti da un insieme di case, che accolgono bambini che sono, anche solo temporaneamente, privi delle cure dei genitori. Con l’iniziativa “Adotta una bambina a distanza” l’Associazione vuole sottolineare come essere bambini significhi essere indifesi, ma essere bambine vuol dire esserlo ancora di più. Versando 28 euro al mese diventa allora possibile sostenere a distanza una bimba che vive in uno dei Villaggi SOS, difendendo il suo diritto a diventare domani una donna serena e una mamma capace di migliorare la società in cui vive.

Actionaid

Anche Actionaid, che da oltre 20 anni si batte in più di 30 Paesi di Africa, Asia e America Latina perché tutti i bambini abbiano accesso a cibo, acqua potabile, cure mediche e istruzione promuove il progetto dell’adozione a distanza. Con soli 82 centesimi al giorno si può realmente cambiare la quotidianità e il futuro di un bambino e della comunità in cui vive.
 

In breve

Un bel modo per esprimere la solidarietà

Chiunque può decidere di versare regolarmente una certa quota per garantire a un bambino in difficoltà e che vive in un Paese povero la possibilità di mangiare, studiare, curarsi… Insomma, di avere un futuro

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