Come scegliere la babysitter giusta: le domande da fare e quanto costa all’ora

Angela Bruno A cura di Angela Bruno Pubblicato il 11/09/2025 Aggiornato il 11/09/2025

Un aiuto prezioso per la famiglia, soprattutto nel periodo scolastico per il post scuola o i compiti.

Baby sitter

Scegliere una brava babysitter è molto importante per l’equilibrio familiare. Tra le caratteristiche imprescindibili ci sono sicuramente sensibilità, comprensione e  affettuosità, visto lo stretto contatto che avrà con i bambini, ma al tempo stesso c’è anche bisogno di puntualità, precisione, organizzazione e rispetto delle regole (impartite dai genitori).

Per trovare la giusta babysitter bisognerà scovare tra i profili di siti pensati ad hoc per questo scopo, come ad esempio Sitly, Toptata, Babysits, ma vale molto anche la rete di conoscenze e il passaparola a scuola o nel quartiere. Fondamentale è sicuramente il colloquio conoscitivo iniziale con domande precise su attitudine e modus operandi, oltre all’imprescindibile incontro coi bambini.

I siti giusti per trovare una tata

Molti genitori hanno delle figure di riferimento a cui rivolgersi in caso di necessità, come ad esempio famigliari, nonni, amici o vicini di casa. Questo però non è scontato, inoltre non sempre possiamo contare sull’aiuto fornito in maniera occasionale da queste persone: soprattutto se abbiamo bisogno di una presenza costante avremo bisogno di rivolgerci ad una tata. Esistono siti specializzati che si occupano proprio di mettere in contatto le babysitter e le famiglie che hanno bisogno di questa figura professionale.

Tra i più conosciuti ci sono:

Non bisogna però trascurare il potere del passaparola e le pagine Facebook di quartiere, su cui spesso possiamo trovare annunci di babysitter che lavorano nelle vicinanze oppure sulle quali possiamo chiedere i contatti di tate della zona, spesso suggeriti da persone che possono anche raccontare la propria esperienza lasciando così un prezioso feedback.

Ci sono poi le bacheche di scuole, asili e biblioteche, che spesso si rivelano una buona fonte di contatti utili.

Paga oraria o stipendio mensile

Quando ci si chiede quanto costa una babysitter bisogna considerare che ci sono molti fattori che possono incidere. Il prezzo del suo lavoro, infatti, può variare in base a:

  • esperienza
  • età 
  • età del bambino o dei bambini da seguire
  • il numero di bimbi di cui deve prendersi cura
  • la presenza di eventuali animali in casa
  • richiesta di altri servizi come l’aiuto per i compiti, cucinare, svolgere le faccende domestiche o accompagnare e riprendere i bambini in auto.

Ci sono poi due modalità per pagare la tata: a forfait o a ore. La tariffa a forfait (mensile o settimanale) viene in genere preferita quando la collaborazione è continuativa e prolungata, mentre si tende a pagare una tariffa oraria (costo all’ora) quando si tratta di poche ore al giorno o di un impegno saltuario.

tata

Secondo il sito Babysits, la tariffa oraria media in Italia nel 2025 è di 9,27 € l’ora, ma questo prezzo può variare in base agli elementi che abbiamo elencato e anche alla zona geografica in cui ci si trova. Nelle grandi città infatti queste tariffe lievitano tantissimo. A Milano e Venezia, ad esempio, la tariffa oraria è la più alta in Italia e va tra i 9,31 e 9,35 €/h, mentre Palermo ha quella più bassa che è inferiore a 8,28€/h. 

Anche se non esiste un prezziario ufficiale e il compenso può essere concordato tra le parti, la tariffa oraria minima sindacale è di 7,10€ lordi, come stabilito dal CCNL per i lavoratori domestici, mentre la paga effettiva può essere maggiore, a seconda dei casi.

Caratteristiche da ricercare

Ogni famiglia ha le sue esigenze, quindi anche i criteri di giudizio per scegliere la babysitter potrebbero essere diversi. Facciamo un vademecum delle caratteristiche papabili, a seconda delle esigenze

  • Età della candidata: non ci sono regole assolute, ma in molti ritengono che l’età ideale sia all’incirca tra i 25 e i 45 anni, in modo da poter contare su una persona con esperienza ma anche con tutta l’energia necessaria per giocare e divertirsi con i bambini.
  • Mansioni da svolgere: avrà a che fare con un neonato o con un bambino in età scolare? Dovrà essere d’aiuto anche nei compiti oppure cucinare? Le variabili sono davvero tante!
  • Formazione: se la babysitter ha a che fare con bambini piccoli o molto piccoli, è sicuramente importante che abbia frequentato un corso di disostruzione pediatrica.
  • Referenze: mai sottovalutare il feedback dei precedenti datori di lavoro. Saranno importanti per capire il livello di esperienza e le attitudini della persona che avete di fronte.
  • Affidarsi all’istinto: fate comunque tutte le valutazioni utili ma, trattandosi di una persona a cui affiderete i vostri bambini e con cui dovrete collaborare riguardo alla loro educazione, è molto importante che vi ispiri un sentimento immediato di fiducia.

Quali domande fare durante il colloquio 

Il primo colloquio con le candidate che avrete individuato per il ruolo di tata del vostro bambino o dei vostri bambini potrà avvenire anche telefonicamente. Questo primo, breve appuntamento, servirà ad ottenere alcune informazioni importanti, come ad esempio la reale disponibilità della babysitter, la sua flessibilità di fronte ad eventuali “emergenze” o disguidi dell’ultimo minuto, se ha la patente e da quanto tempo, se ha referenze da mostrare.

Non dimenticate di chiarire quali sono le vostre esigenze e quali sarebbero le mansioni che vorreste che svolgesse, in modo da capire se siete allineati. Si può poi passare ad un incontro di persona, nel corso del quale si possono porre alcune domande che ci permetteranno di capire se è la babysitter giusta per la propria famiglia, ovvero

  1. Da quanto tempo fai la baby sitter?
  2. Perché fai questo lavoro?
  3. Cosa ami di più di questa professione?
  4. Con quali fasce di età hai più esperienza?
  5. Quali sono i motivi per cui si è interrotto il precedente rapporto di lavoro?
  6. Come organizzeresti un pomeriggio o una giornata con il bambino?
  7. Pensi che i bambini debbano essere sgridati o puniti?
  8. Come reagiresti di fronte ad un capriccio prolungato?
  9. Cosa faresti con un bambino che non vuole mangiare, dormire o lavarsi?
  10. Quale pensi che sia il momento più difficile che hai vissuto come babysitter?
  11. Hai mai dovuto affrontare una situazione di emergenza o di pericolo?
  12. Come agiresti in caso di incidente, ad esempio una botta in testa, un taglio o una scottatura?

Come capire se è una persona affidabile

La stragrande maggioranza delle famiglie italiane si avvale di una babysitter anche per permettere alla mamma di poter tornare al lavoro.

Secondo gli esperti, è importante che la tata sia gentile ed educata con grandi e piccoli e che sappia comunicare con i bambini: non deve urlare né parlare con una voce acuta, ma deve avere sempre un tono calmo e pacato. Deve inoltre essere la prima a dare il buon esempio seguendo le regole della casa, deve dimostrare di comprendere le emozioni del bambino e deve empatizzare con lui.

La brava babysitter è in grado anche di comunicare con i genitori, dando un resoconto dettagliato di ciò che ha fatto durante il giorno con i bambini. Per capire se è la scelta giusta, basta osservare i propri figli quando si torna a casa: se sono allegri e spensierati, se raccontano ciò che hanno fatto, se hanno già mangiato quando l’ora della cena è passata, allora probabilmente si tratta della baby sitter giusta.

In copertina foto di Andrea Piacquadio da Pexels

 

In sintesi

Sono molte le famiglie che hanno bisogno del supporto di una babysitter e trovare la persona giusta non è facile. C’è bisogno di tempo per scovarla, capirne le potenzialità e l’affinità con i bambini ponendo sempre le giuste domande al primo colloquio.

 

 

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