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In alcune fasi della vita, in particolare dopo un lutto, una separazione o un divorzio, i genitori possono trovarsi in difficoltà nell’affrontare il sostentamento di uno o più figli. È proprio per arginare queste problematiche che la Lombardia ha messo a punto il bando “Accanto” a cui è possibile iscriversi dal 10 giugno direttamente sul portale della Regione Lombardia.
Destinato ai genitori separati, divorziati o vedovi che corrono un rischio concreto di avere difficoltà economiche e di entrare in una condizione di vulnerabilità sociale penalizzante anche con i figli, prevede un contributo economico da 1500 fino a 2500 euro in base alla fascia di reddito a cui si appartiene. Il rimborso economico può essere impiegato per le spese sostenute nel percorso di crescita dei figli, in ambito sanitario, di studio, ma anche per l’affitto o il mutuo.
I genitori che hanno i requisiti necessari per accedere al sostegno (vedovi, separati o divorziati e non più residenti con i figli, con un Isee inferiore o uguale a 30mila euro) possono fare domanda online direttamente sul sito della Regione Lombardia. In caso di accettazione, il contributo viene erogato previa stipula di un patto di corresponsabilità con il Centro per la Famiglia più vicino alla propria residenza a cui spetta il compito di stendere un programma di intervento personalizzato.
Come funziona il progetto
Per il progetto “Accanto”, approvato con D.G.R. 3612 del 16 dicembre 2024, la Regione Lombardia ha deciso di stanziare 1,5 milioni di euro per sostenere i genitori che si trovano ad essere la parte economicamente più debole della famiglia per via di una separazione o di un divorzio che li costringe a lasciare l’abitazione del nucleo familiare. Per la prima volta la misura viene estesa anche ai vedovi: viene incontro quindi a tutti i genitori che per ragioni diverse si trovano in difficoltà a sostenere le spese per la vita quotidiana e la crescita dei figli.
La misura prevede un supporto economico variabile tra i 1500 e i 2500 euro, a cui si può accedere essendo in possesso di precisi requisiti. Tra questi anche l’obbligo di sottoscrivere un patto di corresponsabilità con il Centro per la Famiglia più vicino alla propria residenza. I Centri per la Famiglia sono strutture che mettono a disposizione gratuitamente interventi psico-socio educativi: nel caso del bando “Accanto” hanno il compito di farsi carico della situazione del genitore che si rivolge a loro e di stendere un progetto di intervento personalizzato con una serie di proposte concrete relative anche all’ utilizzo del contributo economico ottenuto.
Nell’allegato riportato in fondo al bando “Accanto” sul sito della Regione è possibile trovare l’elenco dei Centri per la Famiglia a cui rivolgersi . Il progetto di intervento individuale è quindi una parte integrante del bando “Accanto” per genitori separati, divorziati o vedovi che si trovano in difficoltà economiche: proprio per questo necessita di essere concordato e sottoscritto da un patto di corresponsabilità che sancisce un impegno reciproco da parte del genitore e del responsabile del Centro per la Famiglia.
Chi può accedervi
Per avere il sostegno economico offerto dal bando “Accanto” è necessario assolvere a precisi requisiti.
Nel caso di genitori separati o divorziati:
- il divorzio o la separazione devono essere avvenuti da non più di tre anni dalla data di presentazione della domanda
- non devono essere più residenti con i figli o destinatari di provvedimenti da parte dell’Autorità giudiziaria che ne disciplinano gli impegni economici e/o patrimoniali
- devono essere residenti in Lombardia al momento della domanda
- avere figli minorenni (fino a 17 e 364 giorni) a carico o maggiorenni portatori di disabilità o di handicap come dall’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992 n. 104
- avere un Isee minore o uguale a 30mila euro
- non avere pendenze penali per reati contro la persona, per violazione degli obblighi di assistenza familiare o per maltrattamenti in famiglia
- aver sottoscritto un patto di corresponsabilità con il Centro per la Famiglia prescelto
Nel caso di genitori vedovi:
- l’evento luttuoso deve essere avvenuto non più di 6 anni alla data di presentazione della domanda
- devono essere residenti in Lombardia all’atto della presentazione della domanda
- avere figli minorenni (fino a 17 anni e 364 giorni) a carico o maggiorenni portatori di disabilità o di handicap come dall’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992 n. 104
- avere un Isee minore o uguale a 30 mila euro
- aver sottoscritto un patto di corresponsabilità con il Centro per la Famiglia prescelto
Come fare domanda
La domanda per richiedere il contributo può essere presentata da chi ne ha i requisiti a partire dalle ore 12 del 10 giugno esclusivamente in forma telematica per mezzo del Sistema Informativo Bandi e Servizi disponibile all’indirizzo di Regione Lombardia. In fondo al bando è possibile sapere se si possiedono i requisiti per fare domanda rispondendo a qualche semplice domanda. Inoltre, per ricevere assistenza nella compilazione della domanda e per altri quesiti riguardanti il bando è possibile contattare il call center di Bandi e Servizi al numero verde 800.131.151 operativo dal lunedì al sabato dalle 8:00 alle 20:00 esclusi i festivi.
Contributi
Il bando “Accanto” per genitori permette agli aventi diritto di richiedere un rimborso economico per le spese sostenute per la crescita dei figli o per attività che vengano in supporto alla genitorialità. Il contributo economico varia in base all’Isee:
- 1500 euro per Isee compresi tra 20 e 30mila euro
- 2500 euro per Isee fino a 20 mila euro.
Il contributo economico ottenuto può essere impiegato secondo tre linee di intervento, anche sulla base delle indicazioni fornite dal piano personalizzato condiviso con il Centro per la Famiglia:
- la linea ‘Cura e crescita’, dedicata al supporto delle spese sanitarie dei figli
- la linea ‘Un passo avanti’ che prevede il sostegno per attività scolastiche e di aiuto ai compiti
- la linea ‘Casa e futuro’ destinata a spese di affitto e mutuo.
In breve
Il bando “Accanto” di Regione Lombardia viene incontro all’esigenza di un sostegno economico ai genitori che per via di un lutto, una separazione o un divorzio si trovano in difficoltà nel crescere i figli. Occorre avere precisi requisiti per accedervi, riguardanti l’Isee ma anche la disponibilità a sottoscrivere un patto di corresponsabilità con un Centro per la Famiglia al quale il genitore si deve rivolgere per una presa in carico personalizzata con una serie di interventi di supporto mirati.
Fonti / Bibliografia
- Bandi | Bandi e ServiziSostegno alle famiglie con figli che sono colpite da eventi critici quali separazioni, divorzi e lutti (D.G.R. 3612 del 16.12.24)
- LEGGE 5 febbraio 1992, n. 104 - NormattivaLegge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate.
- LEGGE 5 febbraio 1992, n. 104 - NormattivaLegge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate.
- Bandi | Bandi e ServiziSostegno alle famiglie con figli che sono colpite da eventi critici quali separazioni, divorzi e lutti (D.G.R. 3612 del 16.12.24)