Bonus asilo nido: le novità per il 2026, i requisiti e come fare la domanda

Alberta Mascherpa A cura di Alberta Mascherpa Pubblicato il 17/09/2025 Aggiornato il 17/09/2025

Dal 2026 si amplia la platea di strutture che permettono di accedere al contributo e arriva il rinnovo automatico della domanda, previa riconferma dei requisiti necessari.

Bonus asilo nido: le novità per il 2026, i requisiti e come fare la domanda

Il Bonus asilo nido è una misura prevista dalla legge 11 dicembre 2016 che consiste in un contributo per le famiglie con bambini, nati, adottati o affidati, sotto i 36 mesi a sostegno delle spese sostenute per il pagamento delle rette di asili nido oppure per forme di supporto a domicilio per bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche. 

Per il 2026 sono previste alcune importanti novità. Con la circolare n°123 del 5 settembre, infatti, è stato stabilito che le strutture che consentiranno di accedere al bonus non saranno più solo gli asili nido tradizionali, ma una gamma più vasta di servizi educativi per l’infanzia.

Inoltre, nell’ottica di semplificare le pratiche burocratiche, dal 2026 non sarà più necessario rifare la domanda per il Bonus dal momento che la conferma sarà automatica, purché si dichiari di essere sempre in possesso dei requisiti necessari.

Le novità per il 2026

La circolare n° 123 del 5 settembre porta alcune importanti novità per quanto riguarda il Bonus asilo nido 2026.

Maggiori servizi coinvolti

Fino allo scorso anno il Bonus asilo nido poteva essere richiesto esclusivamente:

  • come rimborso per le spese legate al pagamento delle rette di asili nido pubblici o privati autorizzati
  • come supporto alle spese di assistenza in famiglia nel caso di bambini che, per gravi patologie croniche, non possono frequentare gli asili nido

Dal 1° gennaio 2026 la possibilità di richiedere il Bonus asilo nido verrà estesa anche per i piccoli che frequentano altre strutture educative, oltre alle due sopra elencate:

  • nidi e micronidi che accolgono piccoli tra tre e trentasei mesi
  • sezioni primavera che accolgono bambini tra ventiquattro e trentasei mesi
  • servizi integrativi abilitati come spazi gioco con orari contenuti fino a 5 ore giornaliere senza servizio mensa
  • nidi in famiglia, cioè servizi educativi in contesto domiciliare per bambini dai 3 ai 36 mesi in gruppi ridotti.

Attenzione però che rimangono escluse dal contributo le spese sostenute per la frequenza a centri per bambini e famiglie dove è richiesta sempre la presenza di un adulto insieme a un minore e a servizi ricreativi come il pre-scuola o il post-scuola.

  • Rinnovo automatico della domanda presentata

Mentre fino al 2025 era necessario rifare ogni anno la domanda, tra le novità del Bonus asilo nido 2026 c’è anche il rinnovo automatico della domanda. Questo significa che le domande presentate e accolte dal 1° gennaio 2026 saranno valide anche per gli anni successivi, fino al mese di agosto dell’anno in cui il bambino compie tre anni. Resta però l’obbligo di confermare ogni anno il possesso dei requisiti.

  • Retroattività del bonus

Un’altra importante novità per il Bonus asilo nido 2026 riguarda il fatto che potrà essere retroattivo. Questo significa che potranno ripresentare la domanda per la richiesta i genitori esclusi nel 2024 e nel 2025.

L’Inps provvederà a un riesame delle richieste verificando se le strutture frequentate negli anni indicati rientrano nell’elenco di quelle attualmente abilitate secondo la nuova circolare n° 123.

Si tratta anche in questo caso di un’importante novità che consente il riconoscimento del bonus ai genitori che, per ragioni educative o per mancanza di posti in strutture tradizionali, hanno optato per soluzioni alternative.

Gli importi

Per accedere al Bonus asilo nido è necessario presentare l’Isee minorenni: la quota da destinare a ciascun richiedente viene calcolata infatti dall’Inps, l’ente che eroga il supporto, in base all’Isee minorenni in corso di validità, cioè in base all’indicatore della situazione economica equivalente del minore presente in famiglia.

Ecco, quindi, a cosa si ha diritto richiedendo il Bonus asilo nido 2026:

  • un massimo di 3 mila euro per un Isee minorenni fino a 25 mila euro
  • un massimo di 2500 euro con Isee da 25.001 fino a 40 mila euro
  • un massimo di 1500 euro nel caso di un Isee superiore a 40 mila euro oppure qualora l’Isee non venga presentato oppure venga presentato con omissioni e/o difformità in base al reale patrimonio mobiliare e/o al reddito auto dichiarato.

Va ricordato che dallo scorso anno l’assegno unico e universale non viene conteggiato nell’Indicatore economico familiare ampliando così la platea dei beneficiari del Bonus asilo nido.

Requisiti

Il Bonus asilo nido 2026 può essere richiesto dal genitore di un minore fino a 3 anni, nato, adottato o affidato, in possesso della cittadinanza italiana o di quella di un Paese membro dell’Unione Europea. Il Bonus nido viene erogato inoltre a chi:

  • ha un permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo
  • ha una carta di soggiorno per familiari extracomunitari di cittadini dell’Unione europea
  • ha una carta di soggiorno permanente per familiari non aventi la cittadinanza dell’Unione Europea
  • gode dello status di rifugiato politico o di protezione internazionale
  • ha la residenza in Italia

La domanda può essere presentata inoltre anche dai:

  • titolari di Carta blu, “lavoratori altamente qualificati” (art. 14 della direttiva 2009/50/CE, attuata con il D.lgs 28 giugno 2012, n. 108)
  • lavoratori di Marocco, Algeria e Tunisia per i quali gli accordi euromediterranei tra l’Unione europea e tali Paesi prevedono il generale diritto alla parità di trattamento con i cittadini europei
  • lavoratori autonomi titolari di permesso di cui all’articolo 26 del D.lgs 25 luglio 1998, n. 286, e successive modificazioni, per i quali l’inclusione tra i potenziali beneficiari è motivata dalla circostanza che la norma non discrimina il lavoro autonomo da quello dipendente.

I pagamenti 

I pagamenti del bonus asilo 2026 vengono erogati su base mensile per un massimo di 11 rate mensili. Bisogna prestare attenzione nel caso in cui il minore per il quale si richiede il bonus compia i tre anni nel corso del 2026: in questo caso è possibile richiedere solo le mensilità comprese tra gennaio e agosto.

Qui di seguito la suddivisione dei pagamenti delle rate in base all’importo totale:

  • 10 rate da 272,73 euro mensili e una da 272,70 euro al mese qualora l’importo massimo da ricevere sia di 3 mila euro
  • 10 rate mensili da 227,27 euro e una da 227,30 euro per chi ha diritto a 2500 euro
  • 10 rate da 136,37 euro più una da 136,30 euro nel caso di un bonus di 1500 euro 

Se il bonus asilo nido 2026 viene utilizzato come supporto alle spese di assistenza in famiglia, è prevista l’erogazione dell’intera cifra, stabilita sempre in base all’Isee minorenni, in un’unica soluzione.

In entrambi i casi il bonus viene liquidato direttamente dall’Inps utilizzando la modalità di pagamento indicata in sede di trasmissione della domanda, ovvero tramite le seguenti tipologie:

  • bonifico domiciliato
  • accredito su conto corrente bancario o postale
  • libretto postale o carta prepagata con Iban
  • conto corrente estero area SEPA

Come richiedere il bonus Asilo Nido 2026

La domanda per il Bonus asilo nido 2026, qualora lo si richieda per la prima volta, va presentata esclusivamente online, secondo le seguenti modalità:

  • attraverso il portale dell’Inps se si è in possesso dello SPID di livello 2 o superiore o di una carta d’identità elettronica 3.0 o di una Carta Nazione dei Servizi. In questo caso si può accedere al portale digitando nel motore di ricerca “bonus nido”, premendo il pulsante “Approfondisci” della scheda servizio “Bonus asilo nido e forme di supporto presso la propria abitazione” e successivamente cliccando su “Utilizza il servizio”
  • rivolgendosi agli Istituti di Patronato per essere supportati nella compilazione e invio della domanda online

Nella domanda da inviare va specificato se le strutture educative frequentate dal figlio sono pubbliche o private e autorizzate. In quest’ultimo caso occorre indicare, insieme al nome e al codice fiscale della struttura, anche gli estremi del provvedimento di autorizzazione.

La documentazione da allegare

Se si richiede il contributo per le spese del nido, alla domanda va allegata la documentazione che testimoni il pagamento della retta relativa ad almeno un mese di frequenza per cui si richiede il beneficio. Nel caso di asili nido pubblici che prevedono il pagamento delle rette posticipato rispetto al periodo di frequenza, può essere inviata la documentazione che attesti l’iscrizione o comunque l’avvenuto inserimento in graduatoria del bambino.

La prova dell’avvenuto pagamento può consistere in una ricevuta, una fattura quietanzata, un bollettino bancario o postale e, per i nidi aziendali, anche nell’attestazione del datore di lavoro o dell’asilo nido, dell’avvenuto pagamento della retta o trattenuta in busta paga.

Attenzione: le ricevute di pagamento delle rette relative ai mesi successivi andranno poi allegate entro la fine del mese di riferimento e, comunque, non oltre luglio 2025. Il rimborso avviene, infatti, solo dopo l’invio della ricevuta. 

La documentazione di avvenuto pagamento deve sempre indicare:

  • la denominazione e la partita iva dell’asilo nido
  • il codice fiscale del minore
  • il mese di riferimento
  • gli estremi del pagamento o la quietanza di pagamento
  • il nominativo del genitore che sostiene l’onere della retta

Se invece si richiede il bonus per un supporto presso l’abitazione, bisogna allegare alla domanda un’attestazione rilasciata dal pediatra di libera scelta in cui viene dichiarato, per l’intero anno di riferimento, “l’impossibilità del bambino a frequentare gli asili nido in ragione di una grave patologia cronica”.

Come e quando fare la domanda

La domanda per il Bonus asilo nido relativa all’anno in corso può essere presentata entro il 31 dicembre 2025 e necessita della presentazione delle rate pagate da gennaio a dicembre 2024. 

Va tenuto presente che la domanda per la richiesta del bonus asilo nido va fatta dal genitore che sostiene il pagamento della retta. Nell’eventualità che non tutte le rette siano pagate dallo stesso genitore, ognuno può presentare domanda specificando le mensilità per le quali ha provveduto al pagamento e per le quali riceverà il contributo.

Da ricordare infine che per il contributo relativo a forme di assistenza domiciliare il richiedente deve avere al momento della domanda la stessa residenza del figlio. Se in famiglia ci sono più minori entro i 3 anni, occorre presentare una domanda per ognuno di loro.

Cumulabilità o meno con altri contributi

Il bonus asilo è relativo esclusivamente alle spese per le rette dell’asilo nido. Non può essere richiesto quindi come contributo per altri servizi all’infanzia come ludoteche, spazi gioco, pre-scuola e baby parking. La quota, quindi, deve essere versata per i rimborsi precedentemente versati e non per altri servizi annessi.

Bisogna comunque tener presente, infine, che il bonus asilo nido è cumulabile con l’assegno unico e universale e con il welfare aziendale.

In breve

Sono state introdotte alcune importanti novità per il Bonus asilo nido 2026 che potrà essere richiesto per la frequenza a un numero più esteso di strutture educative infantili. Non servirà poi rifare la domanda, che si rinnova automaticamente, previa conferma dei requisiti necessari.

Fonti / Bibliografia

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