Bonus dipendenti con figli a carico 2023: come funziona e come richiederlo

Alberta Mascherpa A cura di Alberta Mascherpa Pubblicato il 04/09/2023 Aggiornato il 04/09/2023

Il bonus dipendenti con figli a carico 2023 è una nuova agevolazione economica offerta alle famiglie. È data su base volontaria dal datore di lavoro anche a chi ha un solo figlio e consiste in un’erogazione a titolo di benefit che può raggiungere i 3.000 euro. Vediamo insieme di cosa si tratta, quali sono i requisiti per ottenerlo e come richiederlo

Il bonus lavoratori dipendenti con figli a carico 2023 è un'ulteriore agevolazione messa in campo dal governo per venire incontro alle famiglie con figli. Ecco in che cosa consiste e come fare ad averlo

Il bonus dipendenti con figli a carico 2023 è un nuovo supporto economico offerto alle famiglie. Rientra nella cosiddetta categoria dei “fringe benefit” e consiste in un’agevolazione che i datori di lavoro possono erogare, su base volontaria, ai dipendenti con figli a carico a titolo di benefit sotto forma di beni, servizi e per il 2023 anche di somme o rimborsi relativi alle utenze domestiche. Il limite è stato innalzato per il 2023 a 3.000 euro. Vediamo, quindi, insieme in cosa consiste il bonus dipendenti 2023, come funziona, i requisiti per averlo e le modalità per richiederlo.

Bonus dipendenti con figli a carico 2023: cos’è e come funziona

Il bonus dipendenti con figli a carico 2023 si configura come una nuova misura messa a punto per venire in aiuto delle famiglie che vedono crescere sempre più la spesa per mantenere i figli.

Per avere chiaro cosa sia il bonus dipendenti con figli a carico 2023 occorre innanzitutto spiegare cosa si intende per “fringe benefit” visto che il bonus in questione rientra in questa categoria. In tema di welfare aziendale, i fringe benefit, che possono essere previsti dal contratto oppure erogati volontariamente dall’azienda, rappresentano una forma di “retribuzione in natura”: non vengono forniti in denaro, infatti, ma tramite beni e servizi. Tra i fringe benefit più comuni ci sono l’auto aziendale e i buoni acquisto, l’assistenza sanitaria e le polizie assicurative, la concessione di prestiti e gli alloggi messi a disposizione dei dipendenti.

In genere le aziende ricorrono ai fringe benefit per diminuire il carico contributivo e fiscale rispetto a quello che si avrebbe con l’attribuzione di compensi monetari. Va tenuto presente in ogni caso che il datore di lavoro non ha nessun obbligo di erogare i fringe benefit. Si tratta, infatti, di una premialità erogabile senza necessità di accordo sindacale, che può essere riconosciuta anche solo ad alcuni dipendenti e tra di loro in modo diverso, senza che il datore di lavoro debba esplicitare formalmente i criteri di erogazione.

I fringe benefit posso essere erogati anche a lavoratori senza figli. Nel 2023 però per i dipendenti con figli a carico sono previste alcune novità nell’erogazione dei fringe benefit.

Fino al 2022 era possibile erogare sotto forma di benefit un valore pari a 258,22 euro salito a 600 nel 2022. Il Decreto Legge n° 48/23 all’articolo 40 (Misure fiscali per il Welfare aziendale) prevede, invece, che per il solo anno 2023 il datore di lavoro possa erogare sotto forma di benefit fino a un massimo di 3.000 euro ai lavoratori dipendenti con figli a carico (compresi i figli nati fuori del matrimonio riconosciuti, i figli adottivi o affidati).

Per il 2023 il bonus lavoratori dipendenti con figli a carico può prevedere, oltre che l’erogazione di beni e servizi, anche il rimborso diretto in busta paga da parte del datore di lavoro delle utenze domestiche di acqua, energia elettrica e gas. Per quanto riguarda il rimborso delle utenze domestiche, l’Agenzia delle Entrate precisa che possono riguardare:

  • Immobili a uso abitativo posseduti dal lavoratore, dal coniuge o dai suoi familiari, a prescindere che negli stessi abbiano o meno stabilito la residenza o il domicilio.
  • Utenze per uso domestico ripartite fra condomini (per esempio il riscaldamento).
  • Utenze intestate al locatore ove nel contratto di locazione sia espressamente prevista una forma di addebito analitico a carico del lavoratore.

Non rientrano nei 3.000 euro le prestazioni elencate all’articolo 51 comma 2 del Tuir (Testo Unico delle Imposte sui Redditi) come il rimborso delle rette scolastiche o del rimborso dei libri e testi scolastici, viaggi con finalità ricreative o culturali, medicina preventiva e diagnostica ecc.

È importante sapere che il bonus spetta a tutti i lavoratori dipendenti e assimilati (co.co.co, amministratori), agli stagisti e ai titolari di borsa di studio. Il bonus viene erogato in maniera del tutto facoltativa da parte delle aziende. La misura può essere applicata, infatti, ad personam e non deve quindi essere estesa alla totalità o categoria di dipendenti.

Bonus dipendenti con figli a carico 2023: requisiti

La circolare n° 23 del 1° agosto dell’Agenzia delle Entrate  specifica che il bonus spetta ai lavoratori dipendenti con figli a carico, compresi i figli nati fuori del matrimonio riconosciuti, i figli adottivi o affidati.

Il Testo Unico delle Imposte sui Redditi stabilisce che i figli sono considerati fiscalmente a carico qualora il loro reddito non superi l’importo di 2.840,51 euro, al netto degli oneri deducibili. Per i figli con un’età inferiore o uguale a 24 anni, questo limite di reddito è innalzato a 4.000 euro ai fini fiscali.

  • Il bonus viene applicato integralmente a ciascun genitore, qualora siano entrambi titolari di reddito da lavoro dipendente e/o assimilato, anche nel caso in cui vi sia solo un figlio a carico di entrambi i genitori. Questa modalità è confermata anche nel caso in cui i genitori si accordino per attribuire la detrazione per figli a carico per intero al genitore che, tra i due, possiede il reddito più elevato.
  • Il bonus dipendenti con figli a carico può essere richiesto anche da chi già riceve l’assegno unico e universale. Il bonus dipendenti con figli a carico 2023 può essere, inoltre, sommato con il bonus carburante 2023.

Bonus dipendenti con figli a carico 2023: come richiederlo

È importante sempre tenere a mente che il bonus per dipendenti con figli a carico è possibile solo nelle organizzazioni che implementano un programma di welfare aziendale.

 

  • Per accedere al beneficio è sufficiente che il lavoratore dichiari al proprio datore di lavoro di possedere tutti i requisiti per averne diritto, indicando il codice fiscale dell’unico figlio o dei figli fiscalmente a carico.
  • Dal momento che non è previsto un modo specifico per richiedere il bonus, è possibile concordare direttamente con il datore di lavoro come procedere. Se è previsto il rimborso delle utenze, il dipendente dovrà produrre un’autocertificazione in cui dichiara il pagamento delle utenze idriche, di energia elettrica e gas riferite all’anno 2023. Non sono ammesse a rimborso le utenze relative al periodo 2022. Il rimborso in questo caso deve avvenire al massimo nella busta paga di dicembre 2023 pagata entro il 12 gennaio 2024.
  • Qualora vi siano cambiamenti nella situazione familiare, il lavoratore dovrà prontamente aggiornare il datore di lavoro.

 

 
 
 

In sintesi

Il bonus lavoratori dipendenti con figli a carico 2023 è una nuova facilitazione che si inserisce all’interno del panorama del welfare aziendale. Ne possono beneficiare dipendenti con figli a carico fino a un massimo di 3.000 euro. Questo solo per l’anno d’imposta 2023. L’erogazione del bonus avviene sotto forma di beni e servizi ma include per il 2023 anche il rimborso, direttamente in busta paga, delle spese relative alle utenze domestiche. Per richiedere il bonus basta segnalare al datore di lavoro di avere i requisiti necessari cioè di avere figli a carico, compresi quelli nati fuori del matrimonio riconosciuti, figli adottivi o affidati.

 

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