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Sono molto diversi tra loro e possono essere una sorta di “cuscinetto” da sistemare sotto un normale seggiolino auto, altre volte dei sensori da attaccare alle cinture o seggiolini auto che ne sono già dotati al loro interno. E poi alcuni fanno arrivare una notifica sul cellulare, via bluetooth, altri invece fanno scattare un allarme in macchina, altri ancora utilizzano specifiche app… Diversi ma tutti con una unica finalità: aiutare i genitori (o nonni o baby sitter) a non dimenticare il bimbo in macchina.
Un decreto dalla storia travagliata
Il decreto attuativo della legge del 1° ottobre 2018, n. 117, che imponeva l’obbligo di installazione di dispositivi per prevenire l’abbandono di bimbi fino ai 4 anni doveva entrare in vigore il 1° luglio 2019 ma invece è entrato in vigore il 7 novembre 2019. Visto il poco tempo a disposizione per famiglie e aziende, si è subito stabilito una deroga fino al 6 marzo.
Incentivi dal 20 febbraio
In base al decreto fiscale collegato alla Finanziaria convertito in legge dal 25 dicembre 2019 sono previsti degli incentivi per le famiglie. È stato deciso che questo bonus sistemi anti abbandono sarà di 30 euro per ogni bambino (indipendentemente dal numero di dispositivi acquistati) fino a esaurimento delle risorse (più di 15 milioni nel 2019 e 5 milioni nel 2020). È già stato calcolato che questo fondo potrà interessare soltanto il 9% dei bambini in età 0-4 anni.
Come fare
Dal 20 febbraio sarà necessario registrarsi sulla piattaforma informatica Sogei (www.sogei.it o www.mit.gov.it) tramite sistema Spid e il contributo consisterà in un buono elettronico del valore di 30 euro valido per l’acquisto del sistema anti abbandono. Anche chi lo ha già acquistato può aver diritto a un rimborso, sempre registrandosi sulla piattaforma Sogei, allegando copia del giustificativo di spesa (scontrino o fattura) e dovrebbe ricevere un accredito direttamente in banca.
Vince il più veloce
Questo contributo all’acquisto o al rimborso del costo del sistema anti abbandono non è in base al reddito o al numero di figli ma solo in base a chi riesce a registrarsi in tempo perché vale solo “fino a esaurimento risorse”. E i buoni sono emessi in ordine temporale per chi arriva prima. Poi il bonus va speso entro un mese pena l’annullamento del contributo.
Quali prodotti vanno bene?
Non è semplice capirlo con certezza e non ci sono norme precise per i genitori che vogliono acquistare un prodotto anti-abbandono. L’importante al momento è che il produttore si assuma la responsabilità della conformità del dispositivo alle prescrizioni tecniche costruttive e funzionali essenziali definite dalla legge. Ma in realtà c’è una caratteristica che preoccupa tutti: secondo il decreto 122 del 2019 i sistemi anti abbandono “non devono alterare le caratteristiche omologative” dei seggiolini. Questo significa però che anche sistemare un cuscino sotto al seggiolino può alterare le modifiche tecniche del prodotto? A questa domanda per ora non c’è risposta!
Le caratteristiche essenziali
I dispositivi anti abbandono devono comunicare immediatamente al conducente della macchina che il bambino è ancora in vettura tramite segnali visivi e acustici o visivi e aptici (come le vibrazioni) che dovrebbero essere sentiti dentro e fuori la macchina. I sistemi si dovrebbero attivare automaticamente a ogni utilizzo, senza bisogno di altre azioni da parte del conducente, e dovrebbero mandare un feedback di conferma dell’attivazione al guidatore della macchina. Se alimentati a batteria, dovrebbero segnalare il basso livello di carica in modo evidente e poi potrebbero inviare messaggi o chiamate di allarme.
Da sapere
CHI PUÒ RICHIEDERLO
Il bonus sistemi anti abbandono di 30 euro può essere richiesto esclusivamente dai genitori o da chi esercita la patria potestà di un bambino che non ha ancora compiuto i 4 anni. Si ha diritto a un rimborso per un solo dispositivo per bambino anche se se ne acquistano di più perché magari si hanno più macchine. Il buono deve essere speso entro 30 giorni in un centro registrato sullla piattaforma Sogei.