Bonus spesa 400 euro per il 2023: requisiti e come richiederlo

Alberta Mascherpa A cura di Alberta Mascherpa Pubblicato il 08/06/2023 Aggiornato il 13/06/2023

Il bonus spesa 2023 è il contributo offerto ai nuclei familiari meno abbienti. Ammonta a 382,50 euro e può essere usato per mettere nel carrello beni di primaria necessità. Vediamo insieme i requisiti per beneficiarne, come viene erogato e le modalità di utilizzo

Il bonus spesa 400 euro è una forma di aiuto offerta dal governo alle famiglie meno abbienti per acquistare beni di prima necessità. Come ottenerlo e come funziona

Il bonus spesa 400 euro 2023, definito ufficialmente Carta risparmio spesa, è il contributo che lo stato eroga a favore dei nuclei familiari che hanno un reddito basso e si trovano in particolare situazione di difficoltà economica. La legge di bilancio 2023 ha infatti istituito un fondo con una dotazione di 500 milioni di euro per il 2023 per l’acquisto di beni di prima necessità da parte dei soggetti con un ISEE, l’indicatore della situazione economica, equivalente e non superiore a 15 mila euro. A dettare requisiti e modalità di accesso alla misura economica è intervenuto un decreto del 18 aprile pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 12 maggio che individua i nuclei in stato di bisogno destinatari del contributo e le modalità di accesso agli aiuti. L’Inps con il messaggio n° 1958 del 26 maggio 2023 ha fornito le indicazioni operative circa la nuova carta solidale. Vediamo quindi insieme che cosa è il bonus spesa 2023, a quanto ammonta il contributo, come utilizzare il bonus e quali sono i requisiti per ottenere la nuova agevolazione.

Cos’è il bonus spesa 2023

Il bonus spesa è una carta acquisti che per il 2023 ha un importo pari a 382,50 euro. Si potrà utilizzare a partire dal mese di luglio soltanto per comprare beni alimentari di prima necessità, escludendo qualsiasi genere di bevanda alcolica. La carta potrà essere spesa presso tutti gli esercizi commerciali che vendono generi alimentari, purché aderiscano all’apposita convenzione con il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste. Il bonus spesa 400 euro rientra quindi tra le forme di sostegno economico erogate dal Governo come, ad esempio, il bonus asilo nido  e il bonus mamme disoccupate.

Bonus spesa 2023: requisiti

Per beneficiare del bonus spesa 400 euro occorre essere in possesso di determinati requisiti:

  • essere cittadini appartenenti ai nuclei familiari residenti nel territorio italiano
  • tutti i componenti del nucleo familiare devono essere iscritti all’Anagrafe comunale
  • il nucleo familiare deve essere in possesso di una certificazione ISEE non superiore ai 15mila euro annui.

Non possono beneficiare del bonus spesa 2023 i nuclei familiari che al momento della data di entrata in vigore del decreto includano titolari di:

  • reddito di cittadinanza
  • reddito di inclusione
  • qualsiasi altra misura di inclusione sociale o di sostegno alla povertà.

 

Il bonus spesa 400 euro non spetta, inoltre, ai nuclei familiari nei quali almeno un componente sia percettore di:

  • Naspi, cioè la nuova assicurazione sociale per l’impiego
  • indennità mensile di disoccupazione per i collaboratori – DIS-COLL
  • indennità di mobilità
  • fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito
  • cassa integrazione guadagni-CIG
  • qualsivoglia differente forma di integrazione salariale, o di sostegno nel caso di disoccupazione involontaria, erogata dallo Stato

    Bonus spesa 2023: come funziona

I bonus spesa 400 euro aranno distribuiti in tutta Italia dai diversi Comuni. Entro l’11 giugno l’Inps comunicherà ai Comuni, attraverso un apposito applicativo web e unitamente alle istruzioni operative, l’elenco dei beneficiari del contributo, individuati tra i nuclei familiari residenti sul proprio territorio, sulla base dei dati elaborati e messi a disposizione dallo stesso Istituto nazionale della previdenza sociale.

Nell’assegnazione dei bonus spesa 2023 saranno privilegiati i nuclei con indicatore Isee più basso. Nello specifico, l’Inps darà priorità nella scelta nei nominativi, in ordine decrescente, a:

  • nuclei familiari, composti da non meno di tre componenti, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2009
  • nuclei familiari, composti da non meno di tre componenti, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2005
  • nuclei familiari composti da non meno di tre componenti.

    Le amministrazioni comunali avranno il compito di fare le dovute verifiche anagrafiche e stabilire chi ha diritto a ricevere il bonus spesa 2023 in base alla graduatoria e al numero di aiuti a disposizione.

Bonus spesa 2023: come si ottiene

Per il bonus spesa 400 euro non è necessario presentare alcuna domanda dal momento che l’erogazione della carta avverrà in maniera automatica. Il contributo viene erogato attraverso carte elettroniche di pagamento, prepagate e ricaricabili Postepay, che si possono ritirare presso gli uffici postali abilitati una volta che è stata ricevuta la comunicazione di ammissione al beneficio da parte del Comune di residenza.

Le carte sono nominative e si potranno utilizzare a partire dal mese di luglio 2023. Importante da sapere: il beneficio decade automaticamente qualora il primo pagamento non venga effettuato entro il 15 settembre 2023.

Bonus spesa 2023: cosa sapere in più

Il decreto prevede l’erogazione di 1 milione e 300 mila bonus spesa 2023. Ogni nucleo familiare può usufruire di un solo contributo pari a 382,50 euro. Questa cifra può essere però incrementata in base alle risorse residue. A decorrere da ottobre 2023 infatti Poste Italiane effettuerà un monitoraggio delle somme non ancora erogate e delle carte non attivate come da decreto entro il 15 settembre. Una volta ricevuta la comunicazione da Poste Italiane, il Ministero provvederà a caricare l’importo residuo sulle carte dei componenti dei nuclei familiari che abbiano regolarmente utilizzato il contributo nei mesi precedenti.

 

 

 
 
 

In sintesi

Il bonus spesa 2023 è uno dei contributi che lo Stato mette a disposizione per far fronte alle difficoltà delle famiglie meno abbienti. Una misura che, sommata ad altre come il bonus asilo nido o quello per le mamme disoccupate, viene incontro alle famiglie che sostengono costi sempre più alti per il mantenimento dei figli. Il contributo è pari a 382,50 per ogni nucleo familiare e viene erogato sotto forma di carte elettroniche di pagamento che potranno essere usate nei negozi convenzionati per acquistare beni alimentari di prima necessità. Per i nuclei familiari che assolvono ai requisiti richiesti, le carte verranno erogate automaticamente senza necessità di richiederle. Basterà ritirarle in posta dopo aver avuto ricevuto comunicazione da parte del comune di residenza: si potranno usare a partire da luglio ma è importante attivarle entro il 15 settembre, pena il decadimento del beneficio.

 

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Fratello e sorella (solo da parte di madre) possono avere figli sani?

22/07/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

I figli di consanguinei hanno un alto rischio di nascere con anomalie genetiche e disturbi del neurosviluppo. Questa è la principale ragione per la quale nelle società organizzate sono vietate le unioni tra parenti stretti.   »

Dopo un aborto spontaneo quanto tempo ci vuole per cominciare un’altra gravidanza?

15/07/2024 Gli Specialisti Rispondono di Augusto Enrico Semprini

Se un primo concepimento è avvenuto in pochi mesi, ci sono altissime probabilità (addirittura il 100%!) di avviare una nuova gravidanza entro sei mesi dall'aborto spontaneo.   »

Si può ridatare la gravidanza una seconda volta?

14/06/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La ridatazione ecografica può essere eseguita una volta sola nel primo trimestre (quando c'è più di una settimana di differenza tra il calendario ostetrico e le dimensioni effettive del feto), dopodiché se il bambino risulta più piccolo dell'atteso non si può più attribuire il dato a un concepimento...  »

Fai la tua domanda agli specialisti