Calo nascite in Italia: il Sud batte il Nord

Stefania Lupi A cura di Stefania Lupi Pubblicato il 13/02/2019 Aggiornato il 13/02/2019

L’Italia, insieme alla Spagna, è il fanalino di coda in Europa per il numero di nascite. E, per la mancanza di lavoro, al Sud si fanno meno figli che al Nord

Calo nascite in Italia: il Sud batte il Nord

L’Italia è tra i Paesi che fanno meno figli al mondo. “Il numero dei nuovi nati, infatti, è nettamente inferiore rispetto ai decessi (464.000 nati per 647.000 morti – Istat 2017), meno anche rispetto agli anni della prima e della seconda Guerra Mondiale. In pratica, ogni anno si perdono circa 180.000 persone, come se città come Modena o Reggio Calabria fossero azzerate. L’allarme sul calo nascite in Italia arriva dal presidente della Società italiana di neonatologia (Sin), Fabio Mosca.

1,34 figli a testa

Non solo molte coppie non hanno figli, ma anche chi ne ha ne fa pochi. Il numero di figli per donna in età fertile nel nostro Paese è solamente di 1,34. Di questo passo, secondo le ultime previsioni Eurostat, nel 2050 nasceranno appena 375mila bambini e il rischio è che la famiglia italiana sarà completamente ridefinita: tre quinti dei bambini italiani non avrà fratelli, cugini, zie e zii; solo genitori, nonni e bisnonni.

Un Paese child free

Per colpa del calo nascite in Italia, stiamo diventando un Paese con prevalenza di popolazione anziana: già oggi per 161 persone di età maggiore di 64 anni, ci sono solo 100 bambini di età inferiore a 15 anni. Come invertire questa tendenza? “È necessario promuovere la natalità e per farlo occorre ricostruire un tessuto sociale e delle facilitazioni per le famiglie, che oggi in Italia non sono sufficienti. Non è un caso che nelle regioni del Sud ormai da più di 10 anni la natalità sia più bassa che al Nord”, aggiunge Mosca.

Figli visti come una limitazione

“La questione non è solo economica ma anche culturale – sottolinea Mosca. “Il problema è che nel nostro Paese il figlio è visto come un vincolo, un limite alla libertà, all’autonomia e all’affermazione personale: il nuovo stile di vita è individuale. Ma una società senza figli è una società senza futuro. Non basta ridare autonomia ai giovani e renderli indipendenti prima. Non basta migliorare le politiche per la conciliazione tra casa e lavoro, rendendo l’organizzazione più adatta alle madri lavoratrici e offrendo asili e servizi numericamente ed economicamente adeguati. È indispensabile adottare politiche che privilegino le donne, garantendo lavoro e stabilità, partendo dalla consapevolezza che oggi proprio le donne che lavorano fanno più figli”.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Attualmente solo il 10% delle donne allatta al seno oltre il sesto mese poiché mancano le condizioni ottimali che facilitano e proteggono l’allattamento materno; manca una tutela per mamma e neonato in un periodo importante, che ha rilevanti ripercussioni sulla salute futura di entrambi.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Ridatazione della gravidanza: c’è da preoccuparsi?

11/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Non c'è nulla di cui preoccuparsi quando la gravidanza viene ridatata, specialmente se la differenza tra l'epoca calcolata in base alla data dell'ultima mestruazione e le misure rilevate dall'ecografia è di appena una settimana.   »

Mestruazioni in ritardo ma il test di gravidanza è negativo: cosa può essere?

10/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

L'elenco delle possibili cause di amenorrea o, comunque, di irregolarità mestruale è molto nutrito e non è possibile, in assenza di informazioni precise, ipotizzare quale possa essere nel singolo caso. Quello che serve è effettuare determinati controlli affidandosi al proprio ginecologo.   »

Depressione post parto: che fare?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

A fronte di una diagnosi di depressione post parto è irrinunciabile intraprendere cure mirate, che consistono nella psicoterapia associata all'assunzione di farmaci ad hoc. Spetta comunque al medico pianificare la strategia più adatta al caso.   »

Pianto e tosse durante la poppata: cosa può essere?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Roberta Levi

Le possibili cause che possono indurre il bambino a scoppiare a piangere e a tossire mentre viene allattato sono numerose: se l'episodio si ripete è necessario un controllo dal pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti