Contrordine: nessun rischio per il bisfenolo A

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 31/07/2015 Aggiornato il 31/07/2015

Il nuovo parere dell’Efsa (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) sul famoso additivo esclude possibili pericoli per i consumatori

Contrordine: nessun rischio per il bisfenolo A

Secondo un nuovo rapporto dell’Efsa, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, l’esposizione al bisfenolo A (o BPA) da fonti alimentari o di altro tipo è molto al di sotto dei livelli di sicurezza.

Che cos’è

Il bisfenolo A è un composto chimico usato nella produzione di materiali a contatto con gli alimenti, come la plastica per stoviglie o i rivestimenti interni delle lattine, presente anche nella carta termica per gli scontrini fiscali e nei cosmetici. I residui possono perciò essere assorbiti attraverso la cute, per inalazione di polveri o attraverso gli alimenti in cui il BPA potrebbe migrare. In passato è stato accusato di provocare danni ai reni, al fegato e al sistema nervoso, oltre che di essere pericoloso per il sistema immunitario e riproduttivo (nel 2011 una direttiva europea ne ha bandito l’uso per la fabbricazione dei biberon), ma, per il nuovo e completo rapporto dell’Efsa, non vi sarebbero rischi per alcuna fascia di età, inclusi feti, neonati e adolescenti, ai livelli attuali di esposizione.

Al di sotto dei livelli di rischio

Nel comunicato sul bisfenolo A, l’Efsa ha fatto riferimento a ogni tipo di esposizione, sia attraverso la dieta sia per quanto riguarda altre fonti. L’esposizione cui siamo soggetti è nettamente al di sotto del livello di sicurezza (la cosiddetta “dose giornaliera tollerabile” o DGT), ha precisato l’Efsa. In altri termini, non è affatto escluso che il BPA faccia male ma la “dose” necessaria a provocare conseguenze negative nell’uomo è molto più alta di quella che possiamo ingerire o assorbire nella nostra vita quotidiana.

Nuovi limiti più restrittivi

Le nuove stime sono molto più precise rispetto alle precedenti, condotte nel 2006 quando le informazioni erano più scarse; il nuovo livello di sicurezza accettabile è stato abbassato, passando da 50 microgrammi per kg di peso corporeo al giorno a 4 microgrammi, ma la nuova soglia giornaliera tollerabile non viene comunque mai raggiunta da nessuna fascia di età della popolazione. Le stime più elevate dell’esposizione alimentare e da altre fonti indicano mediamente “dosaggi” da tre a cinque volte più bassi rispetto al limite.

 

 

 

 
 
 

In breve

IN ARRIVO NUOVI LIMITI

 Il prossimo obiettivo consiste in una definizione della dose giornaliera tollerabile ancora più precisa, attesa fra due o tre anni e in grado, secondo l’EFSA, di sciogliere anche le ultime controversie.

 

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Aborto spontaneo: dopo quanto si può cercare un’altra gravidanza?

18/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

L'ovulazione si verifica 30 giorni dopo un aborto spontaneo ed è possibile concepire anche in questa circostanza senza che vi siano rischi di un qualsiasi tipo.  »

TSH del neonato: va controllato nel tempo se la madre è ipotiroidea?

18/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Gianni Bona

Se il bambino è nato a termine e se dallo screening neonatale non è emerso nulla, non è necessario fare ulteriori controlli.  »

Cisti del plesso corioideo individuata dall’ecografia: meglio fare altre indagini?

13/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Le cisti del plesso corioideo isolate, ossia non associate ad altre anomalie ecografiche, sono considerate varianti normali, senza effetti sullo sviluppo neurologico o intellettivo del bambino: nella maggior parte dei casi, scompaiono spontaneamente tra la 26ª e la 32ª settimana di gestazione. Quando...  »

Mamma bianca con occhi chiari, papà nero con occhi scuri: che occhi avrà il bambino?

11/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Una coppia formata da un genitore con gli occhi scuri e da un genitore con gli occhi chiari avrà molto più facilmente un bambino con occhi scuri. A meno che gli ascendenti del primo genitore non abbiano occhi chiari, eventualità che per le persone di pelle scura è davvero rara.  »

Fai la tua domanda agli specialisti