Inquinamento indoor: aria di casa mia… quanto puzzi!

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 09/03/2017 Aggiornato il 09/03/2017

Dal fumo ai prodotti per la pulizia domestica, dalle muffe agli allergeni degli animali, ecco il vademecum dell’Istituto superiore della sanità per prevenire l’inquinamento indoor

Inquinamento indoor: aria di casa mia… quanto puzzi!

Quando si affronta il problema inquinamento tendiamo a non prendere in considerazione le nostre abitazioni e, in generale, l’ inquinamento indoor. Le reputiamo sicure, luoghi dove gli agenti inquinanti non rappresentano un rischio concreto. La realtà è molto diversa e, anche tra le mura domestiche, l’eventualità di essere esposti a una cospicua varietà di agenti nocivi non è così remota.

Regola numero 1: aprire le finestre

Come si legge sulla guida messa a punto dall’Istituto superiore di sanità, l’accortezza fondamentale per purificare l’aria negli ambienti chiusi è quella di aprire regolarmente le finestre. Senza un corretto ricambio dell’aria, gli inquinanti si accumulano nelle nostre case, elevando esponenzialmente i rischi per la nostra salute e per quella dei nostri bambini.

Il rischio fumo

Il primo e più significativo fattore di inquinamento “indoor” è il fumo. Come riportato dall’opuscolo elaborato dal Gruppo di studio nazionale sull’inquinamento indoor dell’ Istituto superiore di sanità, le sostanze nocive del fumo, oltre a essere dannose per la salute – in particolar modo per quella dei bambini – tendono a impregnare facilmente arredi, tende, tappezzerie e vestiti. Il consiglio, ovviamente, è quello di non fumare in casa.

Attenzione ai prodotti per la pulizia

Per le pulizie quotidiane, il vademecum consiglia l’utilizzo dell’aceto e del bicarbonato di sodio. Detergenti, detersivi, deodoranti, profumi, incensi, candele e insetticidi sono da impiegare con parsimonia. Profumo non è sinonimo di pulizia. In ogni caso, è buona norma consultare le etichette, rispettare le dosi indicate, prendere tutte le accortezze del caso ed evitare di miscelare due o più prodotti. Inoltre, occorre lavare regolarmente tappezzerie e tende, cambiare con costanza il filtro dei condizionatori ed evitare temperature e umidità troppo elevate, fonti primarie di muffe e acari.

Altri pericoli

L’ inquinamento indoor passa anche da agenti su cui difficilmente cadrebbero i nostri sospetti. Quando, per esempio, si rinnova l’arredamento di casa è buona norma areare l’ambiente. È, infatti, probabile che i mobili nuovi rilascino inquinanti chimici. Aprire le finestre risulta fondamentale anche in caso di ristrutturazioni e lavoretti di bricolage, soprattutto quando si impiegano vernici, colle, solventi e materiali per la costruzione.

 

 

 
 
 

da sapere!

Per limitare l’impatto del pelo e degli allergeni, in presenza di animali domestici, oltre ad aprire regolarmente le finestre, occorre utilizzare abitualmente l’aspirapolvere o un panno umido. Il vademecum dell’Istituto superiore di sanità consiglia, inoltre, di far prendere un po’ d’aria ai vestiti ritirati in lavanderia prima di riporli nell’armadio, e di accendere la cappa quando si cucina.

 

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti