Sicurezza in casa con i bambini: come prevenire ed evitare gli incidenti domestici

Roberta Raviolo A cura di Roberta Raviolo Pubblicato il 27/09/2023 Aggiornato il 27/09/2023

È importante provvedere alla sicurezza in casa quando ci sono bambini piccoli che non hanno il senso del rischio. Ecco come evitare incidenti

Dovrebbe essere il luogo più sicuro per il piccolo, in realtà la casa è piena di pericoli. Ecco come mettere la casa in sicurezza

La sicurezza in casa è essenziale sempre, ma ancora di più quando c’è un bambino. La naturale voglia di esplorare il mondo, l’estrema vivacità e mobilità, unitamente a un equilibrio ancora incerto e alla totale mancanza di senso del pericolo possono, infatti, esporlo a rischi. Questo succede anche nell’ambiente sicuro per definizione: la propria casa. Secondo gli esperti, infatti, gli incidenti domestici sono la seconda causa di decesso nei primi anni di vita. Per questa ragione aumentare le misure di sicurezza in casa è essenziale. Vediamo come difendere i piccoli pericoli più comuni in casa.

Incidenti domestici e bambini: i più frequenti

Ogni età del bambino si accompagna a certi tipi di pericoli che riducono la sicurezza in casa. Conoscerli è importante per adottare misure che proteggono l’incolumità del piccolo.

Da 0 a tre mesi

Prima dei tre mesi, un bambino non è ancora in grado di spostarsi da solo. Per questo i rischi maggiori sono quelli che vengono dalle cadute, nel caso sia appoggiato a un piano non idoneo, oppure dalle ustioni. Ancora, può capitare che gli vengano somministrati farmaci non idonei.

In questa fase è quindi importante:

  • non lasciare mai il bambino da solo su un piano elevato senza spondine;
  • utilizzare un termometro quando gli si fa il bagnetto (la temperatura è circa 37 gradi) senza fidarsi del contatto con le proprie mani;
  • se è allattato con il biberon, è bene verificare sempre che il liquido non sia eccessivamente caldo.

A 4-6 mesi

In questa fase il bambino acquisisce la capacità di rotolarsi su se stesso. È in grado di esplorare l’ambiente che lo circonda seguendo gli stimoli sensoriali che gli provengono dall’udito e dalla vista. A sei mesi, è in grado di restare seduto e di afferrare oggetti che poi avvicina alla bocca per conoscerli meglio, dato che a questa età la scoperta del mondo passa attraverso la fase orale. I maggiori pericoli che il bambino corre a questa età sono, quindi, ingerire o inalare piccoli oggetti o parti di essi. Inoltre, dal momento che è in grado di spostarsi e di rotolare, il rischio di cadute dal fasciatoio o dal letto aumenta rispetto ai mesi precedenti. È quindi importante:

  • non lasciare mai il bambino da solo sul fasciatoio, sul lettone dei genitori, sul divano o su qualsiasi superficie elevata senza protezioni laterali. Il lettino deve avere sponde alte e abbastanza ravvicinate, per evitare che il bambino resti incastrato con la testa;
  • eliminare gli oggetti piccoli come monete, bottoni, piccoli gioielli e soprattutto pile, graffette e altri oggetti appuntiti dallo spazio in cui il bambino, muovendosi, può raggiungerli;
  • sistemare il bambino sul seggiolone per la pappa assicurandolo in modo adeguato, con le bretelle e la protezione tra le gambine. Anche in questo caso non va mai lasciato solo.

A 6-12 mesi

Ai pericoli esistenti nella fascia di età precedente si aggiungono adesso i rischi legati alla vera e propria esplorazione del mondo. Il bambino in questa età sa gattonare e strisciare, a volte riesce già a tirarsi in piedi aggrappandosi con le mani a mobili e punti di appiglio. Per questo, oltre che a cadute, per esempio dal seggiolone, è a rischio di traumi dovuti a oggetti pesanti che possono cadergli in testa. Per evitare questi rischi, è importante:

  • eliminare quello che può rappresentare un appiglio pericoloso, quindi mobiletti poco stabili, tovaglie e tovagliette spioventi sulle quali si trovano oggetti pesanti, appuntiti o taglienti.
  • sistemare in luoghi inaccessibili per il bambino soprammobili in materiale fragile, lampade da tavolo, abat-jours e altri oggetti del genere, collegati a un filo elettrico.

A 1-3 anni

È una fase della crescita piuttosto a rischio, perché il bambino è estremamente vivace e possiede già una buona autonomia. La sua curiosità naturale lo spinge a esplorare l’ambiente per conoscerlo e impadronirsene, ma questo lo espone a ulteriori rischi. Quando un bambino cammina, infatti, è abbastanza naturale che la stretta sorveglianza da parte degli adulti si riduca leggermente. È, invece, essenziale tenere d’occhio il bimbo, perché i pericoli paradossalmente aumentano. Poiché riesce a raggiungere quasi tutti i luoghi della casa, può ingerire sostanze detergenti o farmaci, aggrapparsi a pentole contenenti liquido bollente, infilare le dita nelle prese della corrente folgorandosi e così via. È allora essenziale:

  • riporre medicinali, liquidi detergenti, detersivi in luoghi inaccessibili al bambino, meglio se in armadietti posti in alto e chiusi a chiave. Il discorso vale anche per le capsule di detersivo per la lavatrice e la lavastoviglie, che sono colorate e potrebbero spingere il bambino a ingerirle, scambiandole per dolci o caramelle. Anche gli oggetti di piccole dimensioni, soprattutto le pile, vanno tenuti fuori dalla portata del piccolo;
  • tenere a portata di mano i numeri dei Centri antiveleni e saper eseguire le manovre di disostruzione pediatrica rappresenta una sicurezza in più;
  • rivolgersi a un tecnico per introdurre modifiche all’impianto, rendendolo più sicuro, se in casa sono presenti prese elettriche di vecchie generazione o fili scoperti;
  • in cucina, le pentole contenenti liquidi bollenti vanno poste sul fornello più interno, in modo che il bambino non riesca a raggiungerle;
  • durante il bagnetto, è bene restare vicini al bambino. Un piccolo fino a tre anni può annegare anche in pochi centimetri d’acqua perché non ha ancora la capacità di rendersi conto di quanto succede e di chiamare aiuto. Per l’annegamento possono bastare pochi secondi.

Come prevenire gli incidenti domestici in famiglia

Piccoli accorgimenti contribuiscono in modo efficace a prevenire gli incidenti domestici, aumentando notevolmente la sicurezza in casa.

  • Nella stanza del bambino è importante eliminare cuscini, imbottiture, giocattoli morbidi soprattutto nel lettino, per evitare il rischio di soffocamento. Eventuali tappeti gioco vanno fatti aderire al pavimento con bioadesivo, in modo che il bimbo non inciampi. Maniglie alle pareti e mobili stabili costituiscono un appiglio sicuro nei suoi primi tentativi di muoversi in autonomia.
  •  Tutti i cassetti andrebbero dotati di speciali dispositivi di sicurezza (che si possono acquistare nei negozi specializzati), in modo che il bambino non si tiri addosso un cassetto e il suo contenuto nel tentativo di aprirlo.
  • Televisioni, impianti stereo e altri dispositivi pesanti vanno assicurati a ripiani ben stabili: si sente ancora purtroppo parlare di bambini seriamente feriti per essersi involontariamente tirati addosso il televisore.
  • In cucina, i fornelli possono essere protetti da speciali cancelletti che impediscono al bambino di arrivare a pentole in fase di cottura. In caso di acquisto di lavatrici e lavastoviglie è bene scegliere quelle con aperture difficili da manipolare per i bambini, in modo che non rischino di farsi male con lo sportello.
  • In salotto e in genere in casa è bene eliminare oggetti in cristallo, tavolinetti e ripiani in vetro, oggetti fragili e taglienti. Gli spigoli si possono proteggere con gli appositi paraspigoli.

La tua casa è sicura? 7 modi per vivere sereni

1.     Piante da appartamento e terrazzo. Alcune piante che abbelliscono la casa, il terrazzo o il giardino sono tossiche se vengono ingerite. Ne sono esempio l’oleandro, l’azalea, l’ortensia e la stella di Natale. Andrebbero quindi evitate, oppure rese inaccessibili ai bambini ponendole su ripiani alti. Se sono già nel terreno, è bene circondarle con una staccionata che impedisca al piccolo di avvicinarsi.

2.     Finestre. Una finestra aperta rappresenta un pericolo serio per un bambino piccolo. Qualsiasi rialzo (sedie, sgabelli, cassapanche) va quindi allontanato da sotto la finestra. Alcuni modelli hanno aperture non facilmente apribili dai bambini e sono quindi consigliati.

3.     Cancelletti. In commercio esistono speciali cancelletti utilissimi per mettere in sicurezza le scale oppure per isolare ambienti che possono essere pericolosi per un bambino (per esempio, la cucina).

4.     Impianto elettrico. Per la sicurezza in casa, oltre che per il risparmio energetico e il rispetto per l’ambiente, è opportuno fa sostituire impianti elettrici anacronistici con installazioni moderne, che non espongano al rischio di folgorazioni.

5.     Luce di cortesia. Una luce tenue in corridoio e nella stanza del bambino permette di muoversi agevolmente nelle ore notturne e rassicura il piccolo, aiutandolo a riposare bene.

6.     Niente ingombri inutili. Mobiletti bassi, tappeti, sedie e altri arredi non necessari vanno ridotti per evitare pericoli di inciampo per il bambino che esplora la casa, ma in generale un po’ per tutta la famiglia.

7.     Vasche e piscine. È essenziale svuotare e mettere in sicurezza piscine, anche di piccole dimensioni, vasche da interno o da giardino, recipienti per la raccolta dell’acqua. Un bambino perso di vista anche per pochi minuti si può avvicinare e il rischio di caduta e annegamento è elevato.

 

 

 

 
 
 

In sintesi

Fino ai tre anni di età è importante mettere in atto misure che aumentino la sicurezza degli ambienti domestici. Un bambino può, infatti, esporre se stesso a cadute, traumi, o ingerire piccoli oggetti. Le fonti di intossicazione vanno eliminate, così come gli oggetti pesanti o taglienti. Cassetti, spigoli, prese dell’elettricità vanno protetti con dispositivi che si trovano in commercio.

 

Fonti / Bibliografia

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