La coppia “scoppia” soprattutto di sera

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 10/01/2014 Aggiornato il 10/01/2014

Secondo una recente indagine la coppia litiga soprattutto sul divano prima di andare a dormire, se non direttamente quando è già a letto

La coppia "scoppia" soprattutto di sera

I medici del sonno lo ripetono da anni: mai andare a letto se si è tesi o arrabbiati. Il rischio è di passare una notte in bianco. Per la coppia, però, sembra quasi impossibile fare diversamente. Secondo un’indagine condotta da “Sleepmaker”, un’azienda australiana di prodotti per il sonno, infatti, sono moltissimi i partner che discutono (anche animatamente!) prima di andare a dormire.

Perché si litiga

La ricerca australiana rivela che due coppie su tre sono solite litigare nelle ore serali. Le ragioni? Le più disparate. Argomenti delle discussioni “pre-nanna” sono innanzitutto i problemi, sia quelli di coppia, ma anche quelli legati al lavoro e alla famiglia.

Alla base c’è anche una scarsa tolleranza

Ma all’origine delle tensioni nella coppia ci sono anche motivi più banali, come la scarsa tolleranza verso alcune caratteristiche del partner. In primo luogo verso i “rumori emessi”. Il 40% degli intervistati, infatti, ha dichiarato di bisticciare perché l’uomo russa durante la notte, cosa che infastidisce la donna. Una volta a letto, poi, una coppia su cinque ha da ridire perché lui o lei hanno alcune parti del corpo troppo calde (in genere gli uomini) o, al contrario, troppo fredde (solitamente le donne).

Essenziale il dialogo

Secondo gli esperti, in realtà, questi sono solo pretesti. La coppia che litiga prima di andare a dormire, spesso senza riappacificarsi, solitamente, non vive un periodo particolarmente sereno. Anzi, è tesa, sotto stress  e in conflitto per altre ragioni. Solo che tende a tenere tutto dentro, finché esplode per cause futili. Invece, il dialogo è essenziale: è la base di ogni rapporto. Se i due partner non parlano apertamente di ciò che provano, finiscono con il serbare rancore e minacciare la stabilità dell’unione. Meglio, perciò, non rimandare i confronti costruttivi per mancanza di tempo o di voglia. Il rischio è di creare fratture insanabili.

 

In breve

VIA LIBERA ALLE COCCOLE

Una volta a letto, è importante che la coppia si scambi confidenze e tenerezze. Bastano anche poche coccole e qualche bacio sentito per conservare l’intimità e rinsaldare l’unione.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti