Litigare fa male alla salute

Stefania Lupi A cura di Stefania Lupi Pubblicato il 27/12/2018 Aggiornato il 27/12/2018

La qualità della relazione tra i partner incide anche sulla salute fisica. Chi litiga spesso aumenta il rischio di peggiorare malattie come il diabete

Litigare fa male alla salute

L’amore non è bello se non è litigarello? Non sempre. O meglio, dipende dai litigi e, soprattutto, dipende dal proprio stato di salute. Perché litigare può davvero far male. Specie se si soffre di malattie croniche.  L’amore, dunque, può ferire, oltre che nei sentimenti anche dal punto di vista fisico. I litigi fra i partner possono peggiorare malattie croniche, come l’artrite e il diabete. A rivelarlo è uno studio del Penn State Center for Healthy Aging, pubblicato su Annals of Behavioral Medicine.

Effetti su artrite e diabete

A questo risultato i ricercatori sono arrivati dopo un lungo e approfondito studio al termine del quale hanno scoperto che, quando si è in coppia, è meglio non litigare troppo.  L’indagine ha coinvolto due gruppi di partecipanti: uno composto da 145 persone con osteoartrite al ginocchio e loro coniugi, l’altro formato da129 persone con diabete di tipo 2 e i loro mariti o mogli. I partecipanti di entrambi i gruppi hanno tenuto diari quotidiani sul loro stato d’animo e sulle condizioni di salute, rispettivamente per 22 e 24 giorni. Al termine dell’analisi è emerso che in entrambi i casi un umore peggiore era associato a una maggiore tensione col partner, che a propria volta portava a un aggravamento dei sintomi. Inoltre, i ricercatori hanno scoperto che nel caso dell’artrite, la gravità dei sintomi aumentava le tensioni anche il giorno successivo.   

Problemi di cuore  e non solo

I problemi sentimentali, dunque, non soltanto hanno un forte impatto sullo stato emotivo e psicologico, ma possono aggravare anche i sintomi delle malattie croniche, confermando la relazione “complicata” tra amore e salute fisica.

 

 

 
 
 

Lo sapevi che?

Imparare ad ascoltarsi e parlarsi chiaramente e sinceramente è il primo passo per una buona intesa di coppia.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Passaggio dal nido alla scuola materna un po’ prima del tempo: sì o no?

15/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Luisa Vaselli

L'opportunità di anticipare il passaggio dal nido alla scuola materna va valutata tenendo conto di numerose variabili, tra cui il temperamento del bambino e la sua capacità di adattamento.   »

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

“Piaghetta” del collo dell’utero: può impedire il concepimento?

07/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Il termine "piaghetta" è improprio perché allude non già a una lesione del collo dell'utero ma alla presenza su di esso del tessuto che abitualmente lo tappezza. Non è di ostacolo al concepimento ma se sanguina diventa opportuno intervenire.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti