Matrimonio salvacuore? Dipende

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 04/12/2017 Aggiornato il 04/12/2017

È soprattutto la salute cardiaca degli uomini a essere influenzata da eccessivi alti e bassi nel matrimonio

Matrimonio salvacuore? Dipende

Il matrimonio è spesso al centro di studi per indagare come il rapporto di coppia possa migliorarci o peggiorarci, ma pur sempre cambiarci. Non fa eccezione lo studio dell’Avon Longitudinal Study of Parents and Children della Bristol University, che ha indagato per oltre 25 anni la condizione psicofisica di 620 padri sposati ponendola in relazione alla stabilità del matrimonio.

L’importanza della stabilità

Ne è emerso un quadro che sottolinea l’importanza della stabilità matrimoniale. Che questo equilibrio sia positivo o negativo importa relativamente. I problemi, infatti, si palesano maggiormente quando l’armonia si rompe e la relazione subisce dei cambiamenti, sia in positivo sia in negativo. Le conclusioni dello studio dell’Università inglese rimarcano come sia meglio un matrimonio stabile (nel bene o nel male) piuttosto che una relazione scandita da ripetuti alti e bassi. A risentire in maggior misura di questi sbalzi affettivi sembrano essere gli uomini che, rispetto alle donne, hanno solitamente una cerchia sociale più ristretta e dimostrano di dipendere maggiormente dalla propria dolce metà.

Esaminati i fattori di rischio cardiaco

L’indagine, avviata nel 1991, ha preso in esame 620 padri sposati, monitorandone – a distanza di anni – i valori di pressione sanguigna, battito cardiaco, indice di massa corporea (bmi), grasso nel sangue e glucosio a digiuno. Le rilevazioni sono state fatte tra il 2011 e il 2013, per dare modo a eventuali fattori di rischio di emergere, il che accade solo a distanza di tempo da un’eventuale modifica nella qualità della relazione matrimoniale. Qualità che è stata classificata su quattro livelli: costantemente buona, costantemente cattiva, in miglioramento e in peggioramento.

Le questioni di cuore influenzano… il cuore

Gli uomini con relazioni matrimoniali costantemente positive o negative hanno evidenziato poche variazioni in tema di fattori di rischio cardiovascolari. Per contro, negli uomini con relazioni altalenanti (in miglioramento o in peggioramento) i fattori di rischio sono più accentuati. In tema di colesterolo nel sangue, per esempio, i valori dei padri con matrimonio costantemente buono sono minori rispetto a quelli di padri con relazioni in miglioramento. Lo stesso vale per gli altri fattori presi in esame. La maglia nera va però agli uomini con matrimonio in peggioramento; sono loro, infatti, a far registrare valori meno positivi.

Presto per tirare conclusioni

I ricercatori inglesi sottolineano, però, come lo studio, essendo di natura osservazionale, non possa permettere di giungere a conclusioni certe. Anche perché, i padri del campione sono ancora relativamente giovani e occorrerà attendere qualche anno per riuscire a verificare se le rilevazioni si riflettano effettivamente sullo stato di salute dei soggetti presi a campione. Una cosa certa è che quando un matrimonio vive di troppi alti e bassi ne risente la salute di entrambe i partner, soprattutto dell’uomo.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Il supporto di un consulente matrimoniale potrebbe aiutare a indirizzare la relazione verso lidi più stabili e sereni, anche se in molti casi la cosa migliore da fare per la salute psico-fisica dei partner è di porre fine ai rapporti più altalenanti.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Passaggio dal nido alla scuola materna un po’ prima del tempo: sì o no?

15/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Luisa Vaselli

L'opportunità di anticipare il passaggio dal nido alla scuola materna va valutata tenendo conto di numerose variabili, tra cui il temperamento del bambino e la sua capacità di adattamento.   »

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

“Piaghetta” del collo dell’utero: può impedire il concepimento?

07/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Il termine "piaghetta" è improprio perché allude non già a una lesione del collo dell'utero ma alla presenza su di esso del tessuto che abitualmente lo tappezza. Non è di ostacolo al concepimento ma se sanguina diventa opportuno intervenire.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti