Monogamia: dipende dai geni

Stefania Lupi A cura di Stefania Lupi Pubblicato il 06/03/2019 Aggiornato il 06/03/2019

Uno studio dell'Università del Texas ha analizzato l'evoluzione della monogamia in diverse specie di vertebrati, scoprendo che il comportamento monogamo è scritto nel Dna

Monogamia: dipende dai geni

Rassegnamoci. Se il nostro “difetto” è quello di non riuscire a stare con un solo partner alla volta, la colpa potrebbe essere del Dna.  Si, perché sembra proprio che la monogamia dipenda dai geni , almeno secondo uno studio pubblicato da un gruppo di ricercatori dell’University of Texas sulla rivista Pnas, Proceedings of the National Academy of Sciences.

Lo studio su varie specie di animali

Ricostruendo e confrontando la storia evolutiva di più di 10 specie di vertebrati, monogame e non, tra cui topi, uccelli, rane e pesci, Il team, infatti, ha scoperto che nel cervello dei maschi di queste specie è espresso un set comune di 24 geni, legati alla monogamia. In pratica, il comportamento monogamo può essere altamente complesso, ma al cuore c’è un semplice meccanismo nel cervello che lo scatena. E a incuriosire i ricercatori è anche il fatto che lo stesso meccanismo si ripete in vari rami dell’albero della vita (tenendo conto che questi animali non hanno condiviso un progenitore comune per almeno 450 milioni di anni). L’analisi, inoltre, ha rivelato che le specie prese in esame hanno sviluppato in modo ciclico nel corso dell’evoluzione un sistema monogamo, “accendendo” o “spegnendo” alcuni gruppi di geni simili, nonostante abbiano strutture cerebrali e storie evolutive differenti.

Da confermare sugli uomini

Il meccanismo sarebbe anche collegato al canto negli uccelli e persino nell’aggressività.  In determinate circostanze, in pratica, la pressione ambientale dovuta alla presenza di predatori o alla mancanza di risorse spinge gli animali a evolvere verso la monogamia. Ed è possibile che un processo genetico simile possa entrare in gioco anche negli esseri umani, una specie che molto spesso forma legami duraturi. Ma tutto ciò richiederebbe un confronto a livello genetico con una specie “vicina” non monogama, come gli scimpanzé.

 

 

 

 

 
 
 

Da sapere!

La monogamia nella specie umana è assai recente e risale a soli 20.000 anni or sono, oltre 80.000 dopo l’apparizione dell’uomo moderno, il cosidetto Homo sapiens sapiens. È quanto risultato da una ricerca condotta sulla sequenza genetica del cromosoma Y di un campione di 2.000 uomini provenienti da ogni parte del mondo e apparsa sul ”Journal of Molecular Evolution”.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Si può rimanere incinta dopo un unico rapporto?

22/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

In linea teorica, è certamente possibile avviare la gravidanza dopo un unico tentativo, tuttavia va messo in conto che ci voglia più tempo visto che, secondo le statistiche, le probabilità di concepire per ciclo mestruale non sono moltissime.   »

Olive confezionate e rischio listeria

22/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Se si ha il sospetto di essere state contagiate dalla listeria si può fare lo specifico test sul sangue, tuttavia per avere un risultato attendibile occorre che trascorrano tra le due e e quattro settimane.   »

Bimba di tre anni che vuole mangiare solo dolci, pane e latte: che fare?

21/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Le abitudini alimentari si acquisiscono in famiglia: se ai bambini vengono proposti cibi poco sani, come lo sono quelli ricchi di zuccheri, ci si deve aspettare che poi li reclamino. Per aggiustare il tiro, occorre apportare cambiamenti a cui anche i genitori si dovrebbero adeguare.   »

Fai la tua domanda agli specialisti