Educazione scandinava: tutto sul “metodo gentile” di crescere i bambini

Roberta Raviolo A cura di Roberta Raviolo Pubblicato il 14/03/2024 Aggiornato il 14/03/2024

Meglio regole o tanta libertà? Prudenza o permesso di sperimentare? Esempio o insegnamento? Ecco fondamenti dell’educazione scandinava, un metodo che arriva dal freddo nord Europa.

Educazione scandinava: tutto sul “metodo gentile” di crescere i bambini

L’educazione scandinava o educazione nordica è un sistema educativo che si basa sulla cultura nata in Paesi come la Svezia, la Danimarca o la Norvegia. Si potrebbe pensare ad un metodo freddo e impersonale, invece è proprio il contrario. L’educazione scandinava è accogliente ed empatica, insegna a trattare i più piccoli come individui autonomi e a rispettare le loro emozioni. Per questo, gli esperti ritengono che sia uno dei sistemi migliori per aiutare i bambini nella crescita.

Cos’è l’educazione scandinava

Nei paesi nordici l’educazione dei bimbi avviene in modo spontaneo e si basa su ascolto, empatia, dolcezza più che su imposizioni dall’esterno. Non pretende rigorosi “si fa così senza discutere” ma ascolta le emozioni del bambino attraverso le sue manifestazioni. Urlare, fare scenate e sgridare in pubblico sono comportamenti ritenuti socialmente inaccettabili. Per questo è più frequente, nei paesi nordici, vedere un genitore che prende da parte il bambino, cerca di capire che cosa prova e ragiona con lui. Spesso l’adulto si china, assume la posizione in ginocchio per ascoltarlo e trasmettergli così una maggiore partecipazione emotiva. Mediamente meno ansiosi rispetto ai genitori italiani, gli scandinavi lasciano ampi margini di libertà ai figli, permettendo loro di sperimentare, esplorare, conoscere il mondo. Non pongono un bambino al centro dell’attenzione, con il risultato che il piccolo non fa capricci e scenate quando in pubblico non si sente abbastanza considerato.

Le regole del metodo gentile dei genitori scandinavi

Ma quali sono i presupporti dell’educazione scandinava? Ecco qualcuno dei fondamenti, ai quali ci si può ispirare o che, almeno, dovrebbero far riflettere.

Favorire l’indipendenza

L’educazione scandinava evita le imposizioni dall’esterno e gli insegnamenti precostituiti. Impone poche regole essenziali che vanno rispettate. Per il resto, preferisce che un bambino faccia esperienza da solo, anche sbagliando, ma che impari in modo autonomo. In questo modo accresce anche la propria autostima e la fiducia in se stesso, sempre all’interno di un percorso che si inquadra nel diritto all’educazione.

Stare spesso all’aperto

In Svezia, Norvegia e in generale in Scandinavia il clima non è certo mite, soprattutto nei mesi invernali. Eppure in questi paesi i bambini trascorrono molto tempo all’aperto, anche quando c’è la neve e diversi gradi sottozero. Non sentono mai raccomandazioni come “prendi freddo”, “attento che ti sporchi”. Attrezzati con un abbigliamento adeguato, facile da lavare, passano tanto tempo facendo moto a contatto con la natura. Così crescono attivi, rischiano meno il sovrappeso e imparano a rispettare l’ambiente.

Dare poca importanza alla moda

L’attenzione al brand, agli indumenti firmati è una tendenza che purtroppo spesso compare già in giovanissima età. L’educazione scandinava combatte questa abitudine, scegliendo abiti più pratici e comodi che eleganti, che permettano al bambino libertà di movimento. Anche servirsi di abiti di seconda mano è un fatto comune. Ed è altamente educativo perché insegna ai piccoli a non attribuire troppo valore alle apparenze.

Orientarsi su tanti colori

Nei paesi scandinavi, gli indumenti e gli accessori per la prima infanzia non sono solo di colore rosa e azzurro. In commercio vestiti, giocattoli, complementi di arredo, carrozzine sono in tante varietà di colori. Questo sarebbe utile prima di tutto a stimolare l’attenzione del bambino già nei primi mesi e anni di vita. Inoltre eviterebbe condizionamenti di genere, permettendo ai bambini una maggiore libertà di scelte e di espressioni.

Evitare il linguaggio infantile

L’educazione scandinava non ricorre al cosiddetto “baby talk”, ossia al linguaggio falsamente infantile che usa espressioni come brum brum invece che automobile o bau bau per dire cane. Allo stesso modo evita le vocine, i diminutivi inutili e le parole storpiate. I bambini non lo capiscono meglio e, anzi, rischiano di apprendere in modo scorretto il proprio linguaggio. L’educazione scandinava invece insegna a parlare ai bambini in modo pacato ed empatico, abbassandosi per verso di loro per farli sentire accolti e ascoltati.

Trascorrere tanto tempo in famiglia

Le politiche famigliari in Scandinavia permettono ai genitori di passare molto tempo con i bambini. In molti Paesi si sta cercando di adeguarsi, ma quello che conta ancora una volta è la condivisione di momenti di qualità, offrendo ai bambini la propria attenzione anche durante il gioco e le attività in casa e fuori. Questo non significa imporre ai figli il proprio modo di giocare e impartire continue raccomandazioni, ma essere presenti se loro cercano i genitori e facendoli sentire accuditi senza interferenze.

 

I vantaggi dell’educazione scandinava

L’educazione scandinava avrebbe quindi il merito di far crescere bambini più sicuri di sé e delle proprie scelte, maggiormente autonomi e anche in grado di percepire da soli eventuali pericoli. Vediamo quali sono i principali vantaggi.

  • Incoraggia l’autonomia. Per i genitori scandinavi, il concetto di rischio è ben distinto da quello di pericolo, mentre nella nostra cultura i due termini spesso coincidono. In Nord Europa si lascia che i più piccoli corrano il rischio, per esempio, di cadere e di provare dolore, in modo non serio ma perché possano imparare da queste esperienze a non mettersi in pericolo. Così sono più autonomi e in grado di destreggiarsi nelle varie situazioni.
  • Insegna a pretendere rispetto. Un’espressione che i bimbi imparano fin dai primi mesi di vita è “Stop, min kropp”, che significa, “fermo, è il mio corpo”. Questa espressione definisce il corpo del bambino come uno spazio “suo”, al quale non si devono imporre baci, coccole e altre manifestazioni non gradite. Da noi viene definita educazione al consenso. È un concetto fondamentale nell’educazione scandinava, perché il piccolo impara ad avvertire il disagio e a rifiutarlo, riparandosi anche da situazioni potenzialmente pericolose come gli abusi.
  • Educa con l’esempio. Lavarsi i denti, stare composti a tavola, interrompere il gioco per tornare a casa sono tutti momenti non amati dai più piccoli. Nella nostra cultura si tende a dire che “si fa così e basta, senza discutere”. L’educazione scandinava preferisce dare il buon esempio da parte dei genitori che per primi si adeguano a certi comportamenti. Inoltre spiega che alcune cose vanno fatte da tutti, per stare meglio e pensare alla serenità propria e degli altri.
  • Aiuta a crescere in modo equilibrato. Il gioco all’aperto in qualsiasi stagione, la libertà di scegliere le proprie attività, l’ascolto paziente da parte dell’adulto costituiscono un percorso di esperienza che avvia nei bambini una profonda conoscenza di se stessi e dell’ambiente. Questo li spinge a entrare in sintonia con la natura e con gli altri, insegna loro ad ascoltare gli altri, a compenetrarsi nelle loro emozioni, a tutto vantaggio di una crescita emotiva e cognitiva più equilibrata e completa.

Foto di Josh Willink via Pexels.com

 
 
 

In breve

Nell’educazione scandinava le regole sono poche e chiare, mai imposte dall’esterno ma condivise attraverso il buon esempio e il ragionamento. Questo metodo prevede tanto gioco all’aperto in qualsiasi stagione, la possibilità di sperimentare e sbagliare, l’ascolto empatico delle emozioni dei più piccoli

 

Fonti / Bibliografia

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