Gioco del silenzio di Maria Montessori: come funziona e a cosa serve

Maria Teresa Moschillo A cura di Maria Teresa Moschillo Pubblicato il 30/07/2025 Aggiornato il 30/07/2025

Da fare da soli o in gruppo, un’attività utile per educare i bambini alla concentrazione, alla riflessione e alla connessione con sé stessi

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Tra i tanti insegnamenti della pedagogista Maria Montessori, fondatrice dell’omonimo metodo, il gioco del silenzio è un’attività da non banalizzare, ma da far praticare con costanza ai bambini.

Seppure venga definito “gioco” non è una mera pratica ricreativa o un passatempo, men che meno una punizione o un modo per tenere a bada i bimbi indisciplinati. Si tratta invece di uno strumento attraverso cui insegnare il valore del silenzio ai più piccoli, stimolando le loro capacità di concentrazione e di ascolto.

Nei suoi scritti, la Montessori racconta che “giocando al silenzio in classe i bambini scoprirono il rumore della pioggia e ne furono profondamente felici”. Ancora oggi, a distanza di oltre un secolo, nelle scuole montessoriane vengono organizzate vere e proprie “lezioni di silenzio“, così che i bambini imparino ad apprezzarlo per trarne appieno i benefici.

Seguendo alcune semplici regole è possibile farlo in qualsiasi altro posto, anche a casa.

Regole del gioco

Nonostante le norme a cui attenersi, questo gioco risulta facile da adattare a diversi contesti – dalla scuola, all’ambiente domestico – ed è molto versatile perché può essere eseguito sia in gruppo (la forma più diffusa) che in modo individuale.

Ecco le principali regole da rispettare e da adattare, eventualmente, alle proprie necessità:

  • Può essere fatto con i bambini dai 3 anni in su
  • I piccoli vanno fatti sedere in cerchio e bisogna spiegare loro in cosa consiste il gioco che si sta per fare
  • È di aiuto creare un’atmosfera rilassante, magari impostando una musica di sottofondo
  • È importante spiegare ai bambini perché non bisogna fare rumore durante il gioco e invitarli a stare immobili
  • A questo punto, dopo aver illustrato le modalità di gioco, si chiede ai bimbi di chiudere gli occhi e di restare in silenzio, completamente fermi. In alternativa, si può decidere di chiedere ai piccoli di concentrarsi su un oggetto specifico o invitarli al silenzio con la gestualità, per esempio portando l’indice alla bocca
  • Si può suggerire ai bambini di ascoltare i suoni dell’ambiente circostante, come gli uccelli che cinguettano, oppure i rumori interni, come quello del respiro o il battito del cuore
  • Iniziare con un tempo di 30 secondi, per poi aumentarlo quando i partecipanti sono in grado di mantenere il silenzio più a lungo senza sforzo.
  • Quando il tempo stabilito è finito, ogni bambino va chiamato per nome (iniziando dai più irrequieti) e fatto uscire dal cerchio senza fare rumore. In alternativa, è sufficiente dare un segnale per far capire loro che il gioco è terminato
  • È utile, a questo punto, chiedere a ciascuno cosa ha provato stando fermo e in silenzio, trasformando la fase conclusiva del gioco in un momento di condivisione e riflessione.

Perché proporlo ai bambini

Uno dei principali obiettivi del metodo Montessori è aiutare il bambino a sviluppare autocontrollo e disciplina. Il raggiungimento di questo fine passa anche attraverso il silenzio, decisivo sia per stare bene con sé stessi che per relazionarsi con gli altri riuscendo ad ascoltare.

Il gioco del silenzio potenzia la concentrazione e la tranquillità, portando il bambino ad acquisire una maggiore consapevolezza di sé. È, inoltre, un’attività calmante con benefici pari a quelli della meditazione, quindi può essere proposto per iniziare la giornata con il piede giusto o per far rilassare i piccoli dopo momenti frenetici e intensi (come dopo la scuola o dopo lo sport, per esempio).

Stando in silenzio, il bambino impara a percepire e ad ascoltare ogni minimo rumore, che sia il fruscio delle foglie mosse dal vento, il cadere della pioggia o il ritmo del respiro dei compagni. Praticando con costanza il gioco del silenzio, si imparano anche il rispetto per gli altri e la capacità di comprenderli, rapportandosi in modo attento e propositivo.

Varianti al gioco classico

Ci sono alcune varianti da poter mettere in atto per personalizzare il gioco del silenzio e renderlo più accattivante per i bambini. Di seguito le più diffuse.

1) Con la candela

È possibile accendere una candela e spegnerla per segnare la fine del gioco. Utilizzare candele profumate e colorate renderà l’ambiente più piacevole e aiuterà i bimbi a rilassarsi.

2) Con la campana tibetana

Una delle varianti più suggestive è quella che prevede l’utilizzo della campana tibetana. Va fatta suonare e bisogna rimanere in silenzio fino a quando non se ne percepisce più la vibrazione.

3) Con la clessidra

In alternativa, vi suggeriamo di monitorare il tempo che passa usando una piccola clessidra. Capovolgetela e fate rimanere i bambini in silenzio finché la sabbia non smette di cadere.

4) Con lo stetoscopio

Distribuite degli stetoscopi tra i bambini così che, nel silenzio, possano concentrarsi esclusivamente sul battito del loro cuore e su quello dei loro compagni di gioco.

In copertina Foto di pch.vector Via Freepik.com

 
 
 

In breve

Il gioco del silenzio di Maria Montessori è uno strumento efficace per educare i bambini a  concentrarsi, a riflettere e ad ascoltare. Da fare in modo individuale o in gruppo, è consigliato a partire dai 3 anni di età.

 

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