Come si fa la divisione in sillabe: regole e trucchi utili

A cura di Serena Porchera Pubblicato il 10/10/2025 Aggiornato il 10/10/2025

Il gruppo cq, i suoni qua que qui, come dividere le consonanti e altro ancora: sono alcune delle regole fondamentali da conoscere per sillabare correttamente.

Tabella regole divisione sillabe

Ogni parola è formata da almeno una sillaba e in questo caso vengono chiamati monosillabi, tutte le altre parole si compongono di più sillabe (bi, tri, quadri o polisillabi a seconda del numero) e saperle dividere permette di andare correttamente a capo durante la scrittura.

Per farlo, ci sono una serie di regole da seguire: alcune risultano semplici e vengono applicate quasi spontaneamente, mentre altre riguardano sillabe “difficili” come il gruppo cq, contenuto ad esempio nella parola “acqua”.

Per fortuna ci sono giochi, applicazioni e metodi per prendere confidenza con le divisioni in sillabe in maniera divertente.

Regole principali

Le sillabe sono piccole unità di lettere in cui si possono scomporre le parole e che vengono pronunciate con una sola emissione di voce. La divisione in sillabe, così come le regole per la scrittura corretta, in genere si imparano nei primi anni della scuola primaria, ma si tratta di concetti che si dovranno tenere a mente anche negli anni seguenti, quindi un ripasso in caso di dubbio è sempre opportuno.

Le principali regole della scuola primaria per la divisione in sillabe sono:

  • ogni gruppo formato da una consonante e una vocale forma una sillaba. Esempi: ca-ne, di-to, la-na
  • se la prima lettera di una parola è una vocale ed è seguita da una sola consonante, può stare da sola. Esempi: o-ca, e-de-ra, a-ce-to
  • le lettere doppie si separano in sillabe differenti. Esempi: pan-na, gat-to, piz-za
  • la lettera s va sempre a capo. Esempi: pa-sta, bo-sco, fe-sta
  • non si deve dividere il gruppo formato da s + consonante. Esempi: spi-na, stu-den-te, stri-glia
  • non si divide un gruppo di consonanti formato da b, c, d, f, g, p, t, v + l oppure r. Esempi: cre-ma, bri-na, tre-no
  • le consonanti m, n, r, l si separano dalla consonante che le segue. Esempi: an-co-ra, par-co, pol-tro-na
  • i suoni qua, que, qui e quo non si separano mai. Esempi: qua-dro, cin-que, li-quo-re
  • le parole composte che presentano un prefisso o conservano intero il prefisso, oppure, più comunemente, si suddividono secondo le regole elencate. Esempi: trasferire si può sillabare sia tras-fe-ri-re, sia, più spesso, tra-sfe-ri-re; inasprire si può sillabare sia in-a-spri-re, sia, più spesso, i-na-spri-re

Leggi qui come insegnare le divisioni ai bambini

Come si divide il gruppo CQ

La suddivisione del gruppo cq crea sempre qualche dubbio. In questo caso, la regola dice che il cq si divide come se fosse una doppia consonante e, nella divisione, la “u” rimane sempre unita alla “q”, formando così una sillaba.

Esempi: ac-qua, ac-quo-li-na, ac-quaz-zo-ne, ac-qua-rio, su-bac-que-o, ac-qua-io

Battere le mani mentre si pronuncia ogni sillaba può aiutare a capire meglio come suddividere le parole.

Divisione sillabe difficili

Ci sono alcuni gruppi di lettere che possono mettere maggiormente in difficoltà quando si tratta di dividerli in sillabe. Facciamo qualche esempio per ripassare le regole principali che riguardano le sillabe difficili:

  • nei gruppi formati da tre o più consonanti (rst, ntr, ltr, rtr, btr) bisogna dividere la prima consonante dalle seguenti. Esempi: ec-cen-tri-co, con-trol-lo-re
  • gli iati si hanno quando due vocali vicine tre di loro non vengono pronunciate con una sola emissione di voce. Gli iati devono essere divisi. Esempi: pa-u-ra, ma-e-stro
  • i dittonghi, invece, non possono essere divisi. I dittonghi (e i trittonghi) sono due (o tre) vocali consecutive che vengono pronunciate con una sola emissione di voce. Esempi: au-to-mo-bi-le, ie-ri
  • i trittonghi sono considerati monosillabi e non possono essere divisi. Esempi: guai, suoi

Scopri i metodi per far memorizzare le tabelline ai bambini divertendosi

Esercizi divertenti e metodi utili

Oltre alle classiche schede didattiche per bambini delle elementari, ci sono tanti metodi per imparare a sillabare anche grazie al gioco. Ci sono ad esempio i giochi online presenti su Wordwall, libri a tema e anche giochi in scatola progettati per l’apprendimento della divisione in sillabe. Vediamo alcune delle proposte più interessanti.

La tombola delle sillabe e delle parole è un gioco in scatola dedicato ai logopedisti e agli insegnanti che lavorano con bambini dai 5 agli 8 anni. Racchiude 5 giochi, tutti strutturati come una classica tombola, finalizzati all’automatizzazione del processo sillabico per arrivare ad una lettura veloce e fluente.

Sillabandia comprende 4 giochi per imparare a sillabare le parole, dalle più semplici alle più complesse. Le meccaniche di gioco sono state studiate con la logopedista e finalizzate ad allenare la competenza fonologica del bambino e per stimolarlo attraverso il gioco a riflettere sulla struttura sonora delle parole e sulla loro suddivisione sillabica. La sua principale novità è la presenza contemporanea di immagini (108 sulle 54 carte) e simboli (240 sillabe e 12 jolly), strumenti con cui inventare tanti giochi oltre ai quattro descritti nelle istruzioni.

Fantasillabe è un altro gioco educativo per insegnare a leggere e scrivere ai più piccoli ed aiutare lo sviluppo dell’intelligenza linguistica in età prescolare. È stato sviluppato in collaborazione con insegnanti e professionisti e contiene tante attività didattiche adatte dai 3 ai 6 anni circa.

Carotina Plus Prime Sillabe è un gioco educativo per imparare a leggere le prime paroline e arricchire il lessico. Contiene tante parole da ricomporre, associando le immagini alle sillabe.

 

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In breve

Ci sono regole ben precise per dividere le parole in sillabe, che devono essere apprese e tenute a mente. Saper sillabare è importante per scrivere un testo in modo corretto: dividere le vocali, il gruppo cq, parole con più consonanti: con un po’ di pratica e trucchetti si può riuscire. Battere le mani mentre si pronuncia ogni sillaba aiuta a capire meglio come suddividere le parole.

 

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