Genitori depressi, figli più spesso dal medico

Silvia Finazzi A cura di Silvia Finazzi Pubblicato il 21/09/2018 Aggiornato il 21/09/2018

La depressione non è dannosa solo per chi ne soffre, ma ha ricadute anche sui figli. Ecco perché genitori depressi hanno figli spesso malati

Genitori depressi, figli più spesso dal medico

Alcuni faticano già a considerarla come una malattia. E, invece, non solo la depressione è una patologia vera e propria, ma può anche causare conseguenze serie, oltre che sulla vita di chi ne soffre pure su quella dei figli. A rivelarlo è uno studio condotto su genitori depressi da un team di ricercatori britannici, del The Health Foundation di Londra, e pubblicato sulla rivista medica BMJ Paediatrics Open.

Uno studio molto ampio

Gli autori hanno consultato varie banche dati e diversi studi, riuscendo così a ricostruire la storia clinica di ben 25mila assistiti residenti a Londra. Basandosi sull’indirizzo di residenza di ciascun volontario, hanno capito quanti di loro appartenessero alla stessa famiglia. Hanno, dunque, diviso le informazioni in loro possesso per nucleo famigliare, riuscendo a esaminare lo stato di salute di tutti i membri. Lo scopo era capire se fra condizioni di salute psicofisica dei genitori e condizioni di salute dei figli ci fosse una qualche relazione. In particolare, hanno cercato di vedere se e in che modo genitori depressi potessero influire sulla salute dei bambini.

Più spesso dal medico e in ospedale

Complessivamente gli studiosi hanno analizzato i dati di 7.000 bambini fino ai 15 anni di età. Confrontando gli accessi al medico di base, agli ambulatori specialistici, ai Pronto soccorso e i ricoveri ospedalieri di questi bimbi e i bisogni di salute dei rispettivi genitori hanno scoperto che una delle malattie più impattanti sul nucleo famigliare è la depressione, che è anche risultata la malattia cronica più diffusa. Infatti, i bambini con uno o entrambi i genitori depressi presentavano una probabilità più alta del 41% di ricorrere al pronto soccorso rispetto agli altri, del 47% di un ricovero del 67% di una visita ambulatoriale. Anche il rischio di un appuntamento dal medico di medicina generale era più elevato del 28% nei figli di genitori depressi rispetto ai figli con genitori sani.

 Non solo depressione

Dalla ricerca è emerso che, comunque, non è solo la depressione a essere nociva per i figli. In generale, sono le cattive condizioni di salute dei genitori a svolgere un ruolo negativo. Gli autori hanno calcolato che se mamma e papà si rivolgevano al proprio medico, la probabilità che anche il bambino ne avesse bisogno aumentavano del 7%. Se il genitore doveva ricorrere al Pronto soccorso, la probabilità che anche il bambino dovesse essere portato in ospedale era maggiore del 27%.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Ammettere di avere una qualsiasi forma di depressione non è facile. Ma alla luce di questo studio è doppiamente essenziale: per sé e per la propria famiglia. Ecco perché se si pensa di non stare bene, è consigliabile parlarne con il proprio medico.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Nausea fortissima che si protrae oltre il 1° trimestre: che fare?

18/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Floriana Carbone

Se la nausea si protrae oltre il primo trimestre, interferendo pesantemente sulla qualità della vita, diventa opportuno valutare opzioni terapeutiche che abbiano una maggiore efficacia rispetto ai tradizionali rimedi naturali.   »

Salmone scaduto: dopo quanto possono comparire i sintomi di un’intossicazione?

17/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il lasso di tempo che intercorre tra l'assunzione di un cibo contaminato e l'eventuale comparsa di sintomi da intossicazione dipende dal tipo di agente infettivo coinvolto.   »

Camera gestazionale più piccola dell’atteso: proseguirà la gravidanza?

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Bisogna sempre attendere l'8^ settimana prima di pronunciarsi rispetto al destino di una gravidanza e anche qui con un margine di errore dell'1% sull'esito favorevole dello sviluppo embrio-fetale. L'aspetto importante è che questo processo di selezione sia rispettato e compreso dalla donna.   »

Gravidanza e poca tolleranza nei confronti dell’integrazione di magnesio

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La scarsa tolleranza al magnesio potrebbe essere dovuta al fatto che non è ciò di cui si è carenti perché l'organismo, se ha bisogno di qualcosa, di solito ne fa tesoro.  »

Tampone vaginale: può essere pericoloso in gravidanza?

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Nel caso in cui ci sia il sospetto di una vaginite, anche inn gravidanza è opportuno effettuare il tampone vaginale che da un lato non espone a rischi dall'altro permette di individuare l'origine dei sintomi.   »

Come togliere la poppata notturna a un bimbo di un anno?

12/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Per indurre il bambino a rinunciare a bere il latte durante la notte può essere una buona strategia sostituirlo gradualmente con l'acqua.  »

Fai la tua domanda agli specialisti