Il metabolismo non cambia fino ai sessant’anni

Luce Ranucci A cura di Luce Ranucci Pubblicato il 01/10/2021 Aggiornato il 01/10/2021

Si pensava che il metabolismo diminuisse nella vita adulta via via con il passare degli anni mentre si è scoperto che rimane per lo più invariato fino ai sessanta anni e soltanto da qui comincia a calare lentamente

Il metabolismo non cambia fino ai sessant’anni

Inutile dare la colpa al metabolismo se si ingrassa da adulti. Uno studio condotto da John Speakman, della University of Aberdeen che ha coinvolto 6400 individui in 29 paesi sfata questa credenza sul metabolismo umano e tante altre, come il fatto che il metabolismo aumenti durante la pubertà e in gravidanza o si riduca durante la mezza età, portando a ingrassare. Il metabolismo del nostro corpo ha un picco nel primo anno di vita, resta stabile fino alla mezza età e comincia a declinare inesorabilmente solo dopo i 60 anni.

Dai neonati agli ultranovantenni

Gli esperti hanno studiato un campione eterogeno (composto da bimbi piccoli anche solo pochi giorni di vita fino a 95enni) tenendo conto del peso corporeo di ciascuno, visto che il metabolismo cresce al crescere delle dimensioni del corpo. Si è notato che dalla nascita al primo anno di vita, il metabolismo passa dall’essere uguale a quello materno fino a raggiungere un picco il 50% maggiore di quello degli adulti. Non si hanno, invece, cambiamenti metabolici tra i 20 e i 60 anni: ciò significa che l’aumento di peso molto diffuso durante la mezza età è da attribuire a un eccessivo introito calorico, non a rallentamento metabolico.

Rallenta dopo i 60 anni

Soltanto dopo i sessant’anni si assiste realmente a un declino permanente del metabolismo, che anno dopo anno porta gli anziani ad avere un metabolismo il 26% inferiore rispetto alla mezza età. Il declino, però, è molto lento.

Quadro stupefacente

“È un quadro mai visto finora, pieno di sorprese – spiega Speakman -. L’aspetto più sorprendente è che non ci sono cambiamenti metabolici durante tutta la vita adulta, quindi se persone di mezza età si ritrovano ingrassate, la colpa non si può attribuire a un rallentamento metabolico”.  Va cercata, invece, nell’introito calorico, quindi nell’alimentazione, e nella diminuzione di movimento.

Da sapere!

Il metabolismo è un termine che è usato per descrivere tutte le reazioni chimiche nel mantenimento dello stato vivente delle cellule e dell’organismo.

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti