A letto presto fa bene al bambino… e ai genitori

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 03/07/2017 Aggiornato il 03/07/2017

Ormai è dimostrato anche scientificamente: mandare a letto presto il piccolo è un toccasana per tutta la famiglia

A letto presto fa bene al bambino… e ai genitori

Una delle imprese più difficili, per un genitore, è far addormentare i propri figli. Ancora più ardua quella di mandarli a letto presto. Eppure, secondo uno studio australiano conosciuto come “Growing Up in Australia“, mettere i bambini a letto presto è un toccasana per la salute di tutta la famiglia.

L’importanza del sonno

“Growing Up in Australia” è uno studio longitudinale iniziato nel 2004 che ha seguito lo sviluppo di oltre 10.000 bambini e famiglie australiane divise in due gruppi: famiglie con bambini di età di 4-5 anni e famiglie con bebè tra 0 e 1 anno. L’obiettivo dello studio era esaminare come ambiente sociale, economico e culturale influissero sulla vita del bambino e in particolare sulla sua salute, al fine di migliorare il sostegno alle famiglie tramite strategie di intervento precoce e di prevenzione. Tra i parametri considerati, il comportamento del bambino riportato dai genitori, qualità della vita, stato di salute generale e mentale dei genitori, l’alfabetizzazione e la proprietà di linguaggio del bambino, il pensiero matematico e l’approccio all’apprendimento. Lo studio ha inoltre valutato l’indice di massa corporea e il girovita del bambino. Con cadenza biennale, i ricercatori hanno poi interrogato le famiglie sul loro modello di sonno e, in generale, sulla salute dei componenti.

L’ora giusta per andare a letto

Esaminando trasversalmente il campione, i ricercatori hanno capito che le ore di sonno erano l’elemento chiave alla base della qualità della vita dei bambini, ma anche dei genitori. In sostanza le famiglie in cui i bambini erano abituati ad andare a letto prima delle 20.30, godevano di una migliore salute mentale rispetto alle famiglie in cui i bambini si coricavano più tardi. Quello che faceva la differenza non era il numero di ore effettivamente passate a dormire dai bambini, ma proprio il fatto che andare a letto presto si rivela un elemento di tranquillità in più per tutti i componenti della famiglia, creando così un’atmosfera più rilassata e serena.

 

 

 
 
 

In breve

POCO SONNO PER TROPPI BAMBINI

Secondo una ricerca presentata da Assirem (Associazione scientifica italiana per la ricerca e l’educazione nella medicina del sonno), il 50% dei bambini dorme meno di quanto dovrebbe. Se un bambino su tre non vorrebbe mai andare a dormire, il 9,6% ha difficoltà nell’addormentarsi e di questi il 7,3% per la presenza di ansia, agitazione o per paura.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti