Malattie oncoematologiche: due nuovi progetti per case famiglia

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 13/10/2017 Aggiornato il 13/10/2017

L’obiettivo dell'associazione Trenta Ore per la Vita è realizzare case famiglia vicini ai centri di cura per i bimbi colpiti da malattie oncoematologiche e le loro famiglie nelle città di Bari e Pescara

Malattie oncoematologiche: due nuovi progetti per case famiglia

Un progetto per realizzare case famiglia nelle vicinanze di centri specializzati nella cura di malattie oncoematologiche pediatriche per fornire, gratuitamente, un luogo amico per garantire ai piccoli pazienti e alle loro famiglie sostegno durante il periodo delle cure. È l’obiettivo del “Progetto Home – Case Famiglia” che l’associazione Trenta Ore per la Vita porta avanti ormai da otto anni e che quest’anno si arricchirà di due nuovi progetti, uno a Pescara e uno a Bari.

Pochi centri specializzati

L’ultimo rapporto Censis parla di 71 mila  bambini colpiti da malattie oncoematologiche ricoverati fuori dalla loro Regione: sebbene la ricerca abbia fatto molti passi in avanti, i centri specializzati in oncoematologia pediatrica non sono presenti su tutto il territorio italiano. È stato calcolato che, mediamente, la spesa annua per un paziente oncologico ammonta a circa 7.000 euro e, di questi, una buona parte viene impiegata per pagare gli spostamenti per raggiungere i centri specializzati.

A Pescara la prima casa famiglia

La prima delle case famiglia che venne realizzata dall’associazione Trenta Ore per la Vita nacque a Pescara nel 2009 e, a oggi, ha superato le 33.000 presenze, accogliendo i bambini malati e le loro famiglie durante le terapie e garantendo loro la possibilità di soggiornare gratuitamente in un ambiente accogliente e vicino al centro di cura. Tra il 2014 e il 2016 l’associazione ha contribuito a finanziare la “Casa di Alice” a Napoli, la “Casa di Fausta” a Modena e il “Villaggio del sorriso” a Pisa.

L’edizione 2017

Il progetto speciale dell’edizione 2017 è a favore delle associazioni AGBE onlus (Associazione Genitori Bambini Emopatici) e AGEBEO (Associazione Genitori Bambini Emato-Oncologici) e amici di Vincenzo onlus. Per l’AGBE il contributo di Trenta Ore per la Vita servirà a finanziare la prima parte dei lavori di ristrutturazione di una seconda casa famiglia a Pescara, che andrà ad ampliare la capacità ricettiva della casa famiglia realizzata nel 2009 per rispondere alla crescente domanda delle famiglie con bambini in cura nell’ospedale Spirito Santo. Per l’AGEBEO  e amici di Vincenzo onlus, l’obiettivo è quello di realizzare il terzo step dei lavori del “Villaggio dell’Accoglienza Trenta Ore per la Vita per Agebeo”, che si trova a Bari, per ricavare dieci unità di cui otto di tipologia abitativa, ciascuna delle quali potrà ospitare fino a quattro persone.

 

 

 
 
 

Lo sapevi che?

Sono circa 8 su 10 i bambini affetti da tumori che migrano con le loro famiglie verso le regioni del centro-nord in cerca di cure, con relativi costi da sostenere.

 

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