Malocclusione: ne soffrono i 2/3 degli italiani

Luce Ranucci A cura di Luce Ranucci Pubblicato il 10/12/2021 Aggiornato il 10/12/2021

Due italiani su tre hanno dichiarato di avere problemi ai denti come malocclusione e disallineamento. Molti di loro sono già ricorsi ad apparecchi ortodontici per correggirli, ma per tutti è un problema serio da risolvere

Malocclusione: ne soffrono i 2/3 degli italiani

In Italia due adulti su tre hanno problemi di malocclusione o disallineamento dei denti: ecco il risultato della ricerca realizzata dall’Istituto Key-Stone su un campione di 2.878 italiani di età compresa tra i 20 e i 50 anni.

Disturbo diffusissimo

La ricerca ha dimostrato come il 55% del campione dichiari problemi di malocclusione che sono stati già corretti in età adulta: nel 19% dei casi, infatti, hanno avuto apparecchi ortodontici. Il 36% ha dichiarato una malocclusione non ancora curata: un valore che corrisponde ad almeno 8 milioni di persone in Italia con questo problema.

Va corretto

La fascia tra i 25 e i 35 anni è quella più attenta al tema perché la malocclusione interessa per di più i giovani, soprattutto dal punto di vista estetico che, secondo gli intervistati, peggiora il proprio aspetto e bellezza nel 90% dei casi. L’inchiesta dimostra come nel 28% dei casi siano indicate anche difficoltà di masticazione. In altrettanti casi emergono problemi gengivali, anche a causa di una più difficoltosa igiene orale. Pur con un grado di motivazione differenziato, il 72% del campione dichiara di essere interessato a correggere la malocclusione o il disallineamento e, in particolare, la metà di loro sono fortemente motivati.

Un po’ di numeri

Principalmente donne e mamme (il doppio degli uomini), in totale sono oltre 3 milioni gli italiani interessati all’evidenza del difetto. Poco più del 70% degli intervistati ha valutato la possibilità di rivolgersi a un dentista per risolvere il problema, ma è la barriera economica quella più citata come freno nell’affrontare a breve una terapia ortodontica.

In crescita i trattamenti con allineatori

Secondo Roberto Rosso, presidente di Key-Stone: “Nel 2019 sono stati oltre 80.000 i trattamenti con allineatori (nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di adulti), mentre nel 2021 saranno almeno 150.000, ossia quasi il doppio in due anni, dopo un ovvio rallentamento della crescita nel 2020 a causa della pandemia. Secondo le stime di Key-Stone si tratta di una spesa complessiva che supera i 300 milioni di euro nel 2021 e che continuerà a crescere”.

 

 

Da sapere

LE DUE ARCATE DENTALI NON COINCIDONO

Si parla di malocclusione dentale quando i denti dell’arcata superiore non sono perfettamente allineati con quelli dell’arcata inferiore. In altri termini, la malocclusione dentale è un anomalo rapporto tra i denti della mascella e quelli della mandibola.

 

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti