Mangiare sano e insieme in famiglia aiuta i bambini

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 17/09/2014 Aggiornato il 17/09/2014

I bambini che mangiano in famiglia costruiscono buone relazioni sociali e ottengono risultati scolastici migliori almeno del 10 per cento rispetto ai coetanei 

Mangiare sano e insieme in famiglia aiuta i bambini

I bambini che mangiano in famiglia hanno più successo sia a livello sociale sia a scuola. Anche in questi tempi di internet e videogiochi, è il modello tradizionale del pasto consumato a tavola, chiacchierando e confrontandosi ogni giorno con i familiari, la scelta vincente. Lo ha rivelato una ricerca condotta dalla University of Oklahoma and Oklahoma State University, negli Stati Uniti. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica  Journal of Family Psychology.

24 mila bambini sotto esame

Gli scienziati hanno analizzato le abitudini alimentari, il comportamento, il rendimento scolastico e le competenze sociali di oltre 24mila bambini presi come campione della ricerca scientifica. Dai risultati è emerso che condividere insieme alla famiglia i pasti può essere davvero vantaggioso per i più piccoli. I bambini dai sei agli undici anni d’età, infatti, che mangiano in famiglia hanno migliori abilità sociali e vanno meglio a scuola di circa il 10 per cento rispetto ai coetanei.

Conta molto la stabilità

I ricercatori non hanno specificato il numero di pasti ideali da condividere con la famiglia, ma sono convinti che ne siano necessari almeno 4 per ottenere dei vantaggi. Gli scienziati hanno cercato di motivare i risultati, per un certo verso sorprendenti, a cui è giunta la ricerca. Del resto, è noto agli psicologi dell’età infantile che i bambini per acquisire sicurezza e fiducia in se stessi hanno bisogno della routine, della stabilità e infatti: “È possibile che le caratteristiche organizzative dei pasti in famiglia – hanno detto i ricercatori – forniscano una struttura, un ordine e una prevedibilità che fornisce stabilità ai bambini”. E quando acquisiscono fiducia e sicurezza, i bambini hanno poi gli strumenti per avere relazioni sociali più soddisfacenti e anche ottenere migliori risultati a livello scolastico.

In breve

UN MOMENTO DI CONDIVISIONE

Secondo quanto afferma una ricerca condotta dagli scienziati dell’Oklahoma University, i bambini che mangiano in famiglia sono avvantaggiati rispetto ai coetanei sia nelle relazioni sociali che nei risultati scolastici. Lo studio è stato condotto su un campione di 24mila bambini. Le motivazioni del fenomeno potrebbero essere nella maggiore sicurezza e stabilità che regalano ai piccoli i pranzi e le cene in famiglia. 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti