È giusto che il papà alzi la voce quando è arrabbiato con il bambino?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 15/05/2013 Aggiornato il 15/05/2013

Il piccolo continua a fare i capricci e il papà, stanco dopo una giornata di lavoro, ora è pure arrabbiato con il bambino. I consigli per non perdere la calma...

È giusto che il papà alzi la voce quando è arrabbiato con il bambino?

Il papà è arrabbiato con il bambino e urla?  Niente di più facile, specie se il piccolo lo esaspera con continui capricci e lui è stanco dopo una giornata di lavoro.

Cercare di mantenere la calma

Certo in queste circostanze è difficile mantenere la calma quando si è stanchi, il papà deve però ricordare che i capricci del piccolo sono sempre espressione di una richiesta ben precisa e il mostrarsi arrabbiato con il bambino non è certo la risposta che il piccolo si aspetta da lui! Quasi sempre, infatti, il piccolo cerca di ottenere una risposta ai suoi bisogni. Lo scambio con  i genitori è una precisa necessità per il bambino e sarebbe però un errore soddisfare solo le sue richieste materiali, come dargli da mangiare. È importante invece ricordare che, anche se molto piccolo (intorno all’anno e mezzo di età), il bimbo è in grado di capire un divieto se gli viene spiegato in modo chiaro. Anche per questo mostrarsi arrabbiato con il bambino è una modalità sbagliata per il papà di rapportarsi al figlio. Spesso, infatti, un capriccio o una disubbidienza mascherano un profondo bisogno di attenzione del bambino e rispondere con una sgridata a questa richiesta d’affetto rischia solo di provocare altri atteggiamenti di sfida, con il rischio di innescare un circolo vizioso da cui spesso si esce con una sculacciata.

Il comportamento giusto da tenere

In queste circostanze, invece, il papà dovrebbe riuscire a essere forte, senza alzare la voce e, men che meno le mani! Bisogna fare capire al bambino con calma e serenità che quello che non va bene non è lui, ma il comportamento che sta tenendo il quel momento. Se poi il papà, dopo averlo sgridato con le dovute maniere, riesce anche a trovare il tempo, nonostante la stanchezza, di giocare un po’ con lui, il bambino capirà che il suo papà non è arrabbiato e gli vuole sempre bene.

In breve

ANCHE LA MAMMA PUO’ FARE LA SUA PARTE

La mamma dovrebbe aiutare il compagno a capire ciò che sta dietro i capricci del bambino, facendogli comprendere che le sue richieste nascono dal bisogno di stare un po’ con lui dopo che tutto un giorno che non lo vede.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti