Gravidanza: fra 10 anni toccherà anche agli uomini?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 22/01/2016 Aggiornato il 22/01/2016

Negli Stati Uniti sono state avviate le sperimentazioni di trapianto dell’utero per consentire la gravidanza anche agli uomini

Gravidanza: fra 10 anni toccherà anche agli uomini?

Tra pochi anni il trapianto dell’utero per gli uomini potrebbe essere realtà. L’era della gravidanza maschile è più vicina di quanto si possa immaginare, visto che la Cleveland Clinic, in Ohio Stati Uniti, ha annunciato di aver iniziato lo screening di candidati maschili per una sperimentazione clinica di trapianto dell’utero negli uomini.  I ricercatori hanno dichiarato che tra soli cinque anni, il trapianto dell’utero sarà possibile sugli uomini, mentre fra una decade si potrà avviare persino una gravidanza maschile.

Primo passo, il trapianto d’utero

Fino a oggi, l’impedimento principale era dato dal luogo in cui il feto avrebbe potuto formarsi, ora però il trapianto di utero hanno cambiato le cose. Ovviamente, il problema della gestazione non si limita solamente al possesso o meno di un utero, ma, secondo i ricercatori americani, è ampiamente possibile alterare ad arte le condizioni del corpo maschile per renderle assimilabili a quelle femminili.

Cominciati gli esperimenti

Nella Cleveland Clinic i trapianti di utero nelle donne sono stati già sperimentati con successo da alcuni medici svedesi, che hanno ottenuto la nascita di quattro bambini su cinque gravidanze da trapianto di utero, donato da donne decedute. Gli scienziati americani hanno già individuato i volontari che, prossimamente, saranno sottoposti a un trapianto di utero. Una volta impiantato l’organo, si passerà a una terapia ormonale che vada a diminuire il testosterone e a introdurre il progesterone e gli estrogeni necessari per preparare l’utero alla gravidanza.

Altre difficoltà da risolvere

Il problema, però, non sarebbe solo il trapianto dell’utero, ma tutto ciò che sta dietro: una donna, infatti, ha la vascolarizzazione necessaria a mantenere una gravidanza e l’organo attivo, nonché i legamenti pelvici in grado di supportare l’utero in tutte le fasi di gestazione. L’uomo, invece, no. Quindi, per dare anche agli uomini la possibilità di partorire, gli studiosi hanno pensato all’arteria iliaca interna, un grande vaso sanguigno che sarebbe in grado di supportare l’utero. In secondo luogo, la terapia a base di ormoni femminili farebbe il resto con la crescita del seno, la possibilità di allattare e la costruzione di una vagina. I veri ostacoli, concludono i ricercatori, saranno il trasferimento dell’embrione coltivato in vitro e il costo del trapianto dell’utero.

Ostacoli etici ed economici

Tra gli ostacoli all’effettiva realizzazione dell’intervento c’è il fattore economico. La sperimentazione deve poi fare i conti anche con l’aspetto etico. Il dottor Arthur Caplan, direttore di etica medica presso la NYU School of Medicine, ha sollevato la questione, chiedendosi se le persone lo desiderano veramente. Difficilmente il trapianto uterino per gli uomini può essere considerato una priorità, soprattutto se si considerano le scarse risorse economiche a disposizione.

 

 

 
 
 

In breve

MA NE VALE LA PENA?

La notizia ha scatenato anche diverse reazioni avverse: molti, infatti, sostengono che le risorse economiche della medicina dovrebbero essere investite per iniziative ben più urgenti e importanti.

 

 

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Passaggio dal nido alla scuola materna un po’ prima del tempo: sì o no?

15/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Luisa Vaselli

L'opportunità di anticipare il passaggio dal nido alla scuola materna va valutata tenendo conto di numerose variabili, tra cui il temperamento del bambino e la sua capacità di adattamento.   »

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

“Piaghetta” del collo dell’utero: può impedire il concepimento?

07/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Il termine "piaghetta" è improprio perché allude non già a una lesione del collo dell'utero ma alla presenza su di esso del tessuto che abitualmente lo tappezza. Non è di ostacolo al concepimento ma se sanguina diventa opportuno intervenire.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti