I papà provano il “pancione”

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 22/04/2015 Aggiornato il 22/04/2015

In Gran Bretagna, è stata messa a punto una speciale tuta simula-gravidanza. Dedicata ai papà, promette di suscitare molto scalpore

I papà provano il “pancione”

Da oggi le donne in gravidanza pare non potranno più dire ai propri compagni e mariti “Non hai idea di ciò che si prova ad avere il pancione”. Infatti, dalla Gran Bretagna giunge la notizia che sia stata creata una tuta simula gravidanza. Non solo pancione, ma anche seno abbondante (e pesante) proprio come accade durante le 40 settimane di attesa.

Tre papà, un’idea particolare

Ad aver indossato questa speciale tuta simula gravidanza, sono stati tre papà inglesi: Jason Bramley, Steve Hanson e Jonny Biggins. I tre “eroi” hanno cercato di condurre la loro vita “tipo” (lavoro e incombenze varie) portando “in grembo” un bebè, o meglio, portandosi dietro pancione e seno ingombrante. Tutto ciò, giorno e notte, compresi i momenti ludici al pub con gli amici. 

Le mamme non staccano mai

Le future mamme sanno perfettamente di cosa si stia parlando. Un bel pancione, per quanto meraviglioso, pesante e ingombrante sommato a seni di difficile gestione e che affaticano tutta la colonna vertebrale, oltre che rendere più pesanti le normali attività quotidiane. La tuta simula gravidanza vuole quindi rendere la percezione dei papà il più possibile simile a quella reale delle future madri. Quindi, la tuta è stata indossata anche nel sonno (con conseguenti difficoltà nel trovare la giusta posizione) e durante attività dinamiche (chinarsi, raccogliere oggetti, fare le scale, tenere in braccio un bambino). 

Punto d’arrivo: festa del papà

Il punto d’arrivo di questa prova è stato fissato in data 15 marzo, lo stesso giorno in cui gli inglesi celebrano la festa del papà. La tuta simula gravidanza ha, dunque, “aggiunto” alla vita dei papà in questione un peso di circa 14 chili, dislocato nelle zone “clou”.

Difficoltà a dormire e non solo

Qual è stato quindi il risultato di tale sperimentazione? I tre “mammi in prova”, inglesi ma con un lavoro a Barcellona, hanno ammesso di aver incontrato non poche difficoltà, tra cui: dormire, allacciarsi le scarpe, raccogliere oggetti da terra, attaccare una spina. Tutte queste esperienze sono state riportate all’interno di un progetto, “The Book Of Mum”, completamente dedicato alle future mamme e al mondo della maternità.

Tutto uguale? Non proprio…

Sappiamo bene, però, che gravidanza non significa soltanto portarsi dietro pancione e seni abbondanti ma anche gestire i complessi sbalzi ormonali tipici del periodo, sempre diversi e sicuramente non compresi nella speciale tuta. Tanto di cappello, quindi, ai papà che hanno voluto sperimentare ma, all’interno di questa simpatica e utile prova, manca l’aspetto emotivo. Proprio quest’ultimo è una delle più comuni fonti di incomprensioni tra future mamme e futuri papà. Però tale variabile, e questo è un dato di fatto, è irriproducibile per sperimentazioni scientifiche o sociologiche.

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DA SAPERE 

MANCA L’ASPETTO EMOTIVO

I papà hanno, dunque, sperimentato il carico ponderale della gravidanza ma non la devastante azione degli ormoni. E neppure quell’emozione incredibile legata al sentir nascere e crescere una vita dentro di sè. Insomma, i “mammi” hanno provato qualche onere ma non gli onori migliori della dolce attesa.

 

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