Incontinenza urinaria: quanto imbarazzo per gli uomini!

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 24/09/2015 Aggiornato il 24/09/2015

Anche il sesso maschile può essere soggetto all’incontinenza urinaria, ma per molti uomini l’argomento è tabù

Incontinenza urinaria: quanto imbarazzo per gli uomini!

La maggior parte delle persone associa l’incontinenza urinaria al sesso femminile. In effetti, le donne, per la loro conformazione e la presenza di alcuni fattori di rischio (come la gravidanza e il parto), sono più vulnerabili a questa problematica. Ma nemmeno gli uomini ne sono immuni. Secondo le stime più recenti, una buona percentuale di maschi con più di 40 anni ne soffre. Tuttavia, solo in pochi riconoscono di avere questo disturbo. Per quale ragione? Perché si vergognano.

Di che cosa si tratta

Per incontinenza urinaria si intende una perdita involontaria di urina. Si distinguono tre principali tipi di incontinenza:

  • – neurogena, cioè dovuta a malattie del sistema nervoso;
  • – da sforzo: sono le perdite che si verificano durante piccoli sforzi, come un attacco di tosse, uno starnuto, il sollevamento di pesi, una risata;
  • – da urgenza, detta anche sindrome da vescica iperattiva: si tratta della presenza di uno stimolo impellente, improvviso e incontrollabile che dà origine alla perdita. L’urgenza della minzione si associa spesso a una frequenza molto elevata.

Si può prevenire con la dieta corretta

L’incontinenza urinaria incide pesantemente sulla qualità di vita delle persone che ne soffrono provocando ansia, depressione, tendenza a isolarsi e a evitare i rapporti interpersonali per il timore di non riuscire a controllare la vescica e di emanare cattivi odori. Fortunatamente, può essere prevenuta. Anche e soprattutto nel sesso maschile. Il primo passo consiste nel controllare la propria alimentazione. Infatti, una dieta corretta migliora il benessere della ghiandola prostatica, influenzando la capacità di prevenire l’incontinenza urinaria. Innanzitutto, occorre bere la giusta quantità di acqua. In questo modo, si stimola la minzione e si evita il ristagno delle urine nella vescica, che peggiora l’incontinenza. Naturalmente non bisogna esagerare, soprattutto di sera. Mediamente, è indicato un litro di acqua nell’arco delle 24 ore.

No ad alcol e caffè

Meglio evitare però alcolici, caffè e tè, bevande gassate: possono interferire con il normale bisogno di urinare. Fra i cibi, privilegiare quelli ricchi di vitamine e di sali minerali, come la frutta e la verdura, che salvaguardano la salute della prostata. Via libera anche alle fibre, che stimolano la regolarità intestinale, un fattore che può aiutare a contenere l’incontinenza. Gli alimenti da evitare sono i fritti, gli zuccheri raffinati, le spezie, il cioccolato.

Sì al movimento

La seconda regola per prevenire l’incontinenza consiste nel praticare regolarmente un’attività fisica. In particolare, passeggiare regolarmente ogni giorno riduce fino al 25% il rischio di incontinenza. Altre ottime attività sono il trekking, il golf e il nuoto. Meglio evitare, invece, l’equitazione e il ciclismo perché obbligano a una posizione scorretta che nuoce alla prostata. Infine, è consigliabile non fumare: i fumatori hanno più difficoltà a trattenere l’urina rispetto ai non fumatori.

 

 

 
 
 

In breve

ATTENZIONE ALLA BIANCHERIA

Per prevenire l’incontinenza urinaria è bene anche evitare di indossare biancheria sintetica e pantaloni troppo stretti: si tratta, infatti, di capi che possono favorire la comparsa di infezioni del tratto urinario, che possono predisporre al problema.  

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Bimbo di sei mesi che reclama ancora il seno di notte: che fare?

15/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

A volte, per risolvere il problema dei risvegli notturni per la poppata è sufficiente introdurre la seconda pappa a cena. A sei mesi, infatti, il bambini potrebbe reclamare il seno di notte solo perché ha fame.   »

Movimenti fetali in 29^ settimana: è normale che siano cambiati rispetto a prima?

10/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In effetti, è possibile che i movimenti fetali non siano sempre uguali, ma quello che conta è riuscire ad avvertirli. Per riuscirci ogni volta che si vuole ci sono piccoli trucchi.   »

Valore delle beta: le settimane come vengono conteggiate?

05/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

La tabella di riferimento in cui sono riportati i valori desiderabili delle beta hCG considera le settimane di gravidanza in modo diverso dal calendario ostetrico. Più di preciso, rispetto a questo indica due settimane in meno.   »

Fai la tua domanda agli specialisti