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Piccolo, indifeso, fragile. Così il neonato appare agli occhi della mamma. È del tutto normale, dunque, che sia un po’ ansiosa. Tuttavia, il papà spesso non capisce i sentimenti e i comportamenti della compagna, giudicandola eccessivamente apprensiva e timorosa.
Un compito difficile
Per la mamma accudire il bebè è un istinto naturale. Questo non significa, però, che sappia sempre cosa fare e come farlo. Al contrario, spesso le capita di essere preda dei dubbi, di non avere idea di come prendersi cura del piccolo e interpretarne bisogni e desideri e quindi di diventare ansiosa.
I momenti più critici
Sono tanti i momenti critici che possono mettere a dura prova la sicurezza e le certezze della mamma. Per esempio, quando il bimbo piange disperato e non si capisce cos’abbia; quando ha il naso chiuso; quando non cresce a sufficienza; quando si rifiuta di mangiare; quando non dorme e così via. In questi frangenti, è del tutto normale non sapere come comportarsi e diventare ansiosa.
L’uomo ha un ruolo diverso
Il papà, però, spesso non capisce le insicurezze della mamma. Del resto, il suo modo di rapportarsi al bimbo è diverso. In genere, sta con lui poche ore al giorno e non vive in maniera diretta la sua quotidianità e i suoi problemi. Non è lui che deve occuparsi di soddisfare tutte le esigenze del piccolo e di risolvere tutti i piccoli problemi. In un certo senso, dunque, il papà sente meno il peso della responsabilità della gestione pratica del bebè. Ecco perché, può far fatica a comprendere fino in fondo quello che prova la mamma. Oltretutto, occorre considerare che gli uomini, solitamente, per carattere tendono più facilmente delle donne a sdrammatizzare, ridimensionare, “lasciar andare”. Di conseguenza, quello che per la compagna può essere un reale problema, per lui può essere una piccola cosa.
I rischi per la coppia
Queste differenze di carattere e atteggiamento possono creare problemi all’interno della coppia. Il papà non riesce a capire perché la donna è sempre ansiosa con il bebè e può finire con il sentirsi demotivato, messo da parte e in secondo piano. La donna, dal canto suo, non si sente appoggiata e sostenuta dal partner, così può agitarsi ancora di più o allontanarsi. Per il bene della famiglia, invece, è importante che i genitori parlino apertamente di quello che provano e di che cosa si aspettano l’uno dall’altro. In questo modo è più facile trovare dei punti di incontro, evitando conflitti che possono avere ripercussioni negative sul benessere famigliare.
In breve
L’UOMO DEVE OFFRIRE IL SUO AIUTO
Una mamma prova spesso ansia per il suo piccolo. Il papà non sempre capisce il perché, così possono nascere incomprensioni. Per questo, è importante che l’uomo chieda alla sua compagna come si sente e si offra di aiutarla anche dal punto di vista pratico.