Smart working e lockdown hanno cambiato (in meglio) la vita dei papà

Lorenzo Marsili A cura di Lorenzo Marsili Pubblicato il 23/04/2021 Aggiornato il 23/04/2021

Con il lockdown e lo smart working i papà hanno visto migliorare il proprio rapporto con i figli e ritrovato un maggiore equilibrio tra sfera privata e lavorativa

Smart working e lockdown hanno cambiato (in meglio) la vita dei papà

In pochi mesi, la pandemia da Covid-19 ha stravolto la società in molti suoi capisaldi. Per fortuna, non sempre in negativo. In questo processo di trasformazione accelerata è possibile, infatti, trovare anche del buono. Il riflesso positivo si è visto, per esempio, sull’influenza che il lockdown e lo smart working hanno giocato sulla centralità della famiglia e sull’essere genitori, in particolare sul rapporto tra papà e figli.

Papà più presenti

Vivendo molto di più in casa, a stretto contatto con i propri figli, infatti, in molti hanno riscoperto l’importanza di essere mamme e papà. E proprio questi ultimi, tra DAD, smart working e gestione dei più piccoli, sono riusciti a trovare il giusto equilibrio tra vita privata e lavoro, oltre che aver migliorato le relazioni con i propri figli.

Smart working, questo sconosciuto

A rivelarlo è R-Everse, innovativa società di head hunting, che, via Linkedin, ha posto a 150 padri di età compresa tra i 30 e i 40 anni che lavorano in azienda il sondaggio denominato “Smart working e paternità: come i papà stanno affrontando il lavoro da casa”. Pensato appositamente per approfondire il tema dell’essere papà lavoratori durante il lockdown e lo smart working, il sondaggio ha evidenziato non pochi benefici per i papà. Solo il 4% lavorava già stabilmente da casa, mentre per ben il 57% si trattava della prima volta.

Papà più contenti e presenti nella didattica

In particolare, il 71% degli intervistati ha visto un cambiamento, nella vita pratica, relativo al rapporto con i figli. Questo cambiamento è stato considerato positivo nel 63% dei casi, con la DAD a giocare spesso un ruolo chiave. Infatti, proprio grazie alla didattica a distanza, ben il 50% degli intervistati ha dichiarato di aver aiutato i figli. Di questo 50%, il 38% dei papà lo ha fatto in parte e in collaborazione con l’altro genitore, mentre l’11% ha supportato i figli totalmente in prima persona. La seconda metà del campione non ha invece avuto necessità di dare una mano ai figli, oppure si è affidata completamente all’altro genitore o ad altre persone.

Benefici non solo per il papà

Ritrovare l’equilibrio in famiglia, nella vita privata, nel tempo libero e nel lavoro è molto importante per i papà, ma non solo. Infatti, a giovarne sono anche le famiglie stesse e le aziende per cui lavorano. Di questo è convito anche Daniele Bacchi, CEO di R-Everse, che ha sperimentato in prima persona e con soddisfazione i benefici di essere papà nella situazione dettata dal Covid-19. E la questione non va sottovalutata, visto che lo smart working probabilmente sarà destinato a proseguire anche al termine della pandemia.

 

 
 
 

Una curiosità

Come sottolineato da R-Everse, il sondaggio evidenzia l’importanza di un valido sopporto istituzionale atto a favorire anche in futuro l’equilibrio verso una migliore conciliazione lavoro-famiglia.

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Dopo 4 maschietti arriverà la bambina?

16/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Non è assolutamente detto che dopo quattro figli maschi il quinto sarà una femminuccia perchè a ogni gravidanza si ripresentano le stesse probabilità di aver concepito un maschio o una bambina.   »

Placenta bassa in 16^ settimana: si può prendere l’aereo?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Una sospetta inserzione bassa della placenta va confermata con l’ecografia transvaginale a partire dalla 20^ settimana, quindi circa un mese prima di questa data è prematuro diagnosticarla: proprio per questo un viaggio in aereo si può affrontare senza rischi.   »

Dopo tre cesarei si può partorire naturalmente?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Al travaglio di prova dopo un parto cesareo, noto con l'acronimo TOLAC dall'inglese trial of labour after cesarean, possono essere ammesse solo le mamme che abbiano già affrontato l'intervento solo una, massimo due volte.   »

Manovre effettuate durante l’ecografia: possono causare danno al feto?

04/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Nessuna delle manovre manuali esterne effettuate dal medico per poter svolgere l'ecografia nel migliore dei modi può esporre il feto a rischi.   »

Bimbo di 4 anni con una tosse che non passa nonostante l’antibiotico

02/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

È un'eventualità frequente che i bambini della scuola materna passino più tempo a tossire che il contrario. Posto questo, l’antibiotico andrebbe usato quanto la tosse con catarro persiste per più di un mese senza tendenza alla remissione.  »

Fai la tua domanda agli specialisti