7 febbraio 2025 Giornata dei calzini spaiati: accettiamo le differenze

Angela Bruno A cura di Angela Bruno, con la consulenza di Alberta Mascherpa Pubblicato il 06/02/2025 Aggiornato il 06/02/2025

Ogni anno il primo venerdì di febbraio si celebra l’inclusività attraverso il gioco, ricordando ai piccoli, e non solo, che essere diversi vuol dire anche essere unici e un po’ speciali.

7 febbraio 2025 Giornata dei calzini spaiati: accettiamo le differenze

Il 7 febbraio 2025 ricorre la Giornata dei calzini spaiati, una ricorrenza che si celebra ogni anno il primo venerdì di febbraio per celebrare l’accettazione delle differenze e la diversità dell’altro.

Un appuntamento che coinvolge i piccoli dell’asilo, i bimbi delle elementari ma anche mamme, papà e persino qualche austero professionista in giacca e cravatta. I calzini diversi sono un piccolo dettaglio che fa la differenza: un modo per testimoniare che tutti, sia pur diversi, siamo uguali, speciali e unici. 

Come nasce la giornata dei calzini spaiati

L’idea parte nell’ormai lontano 2013 e nasce nella mente di Sabrina Flapp, docente di sostegno in una scuola primaria del Friuli, con il proposito di celebrare in un modo semplice, immediato ma molto efficace la diversità e l’unicità, l’inclusività e l’accettazione dell’altro. L’ispirazione viene da personaggi come Pippi Calzelunghe e soprattutto da Patch Adams, l’inventore della terapia del sorriso nelle corsie degli ospedali, che ha fatto della sua stravaganza e della sua simpatia una vera e propria strategia a supporto degli altri, in particolare dei più piccoli che si trovano ad attraversare un momento difficile della loro vita.

A Sabrina si sono unite poi Giulia Zoratto, Clara Zaghis, Edy Lovisetto, Silvia Blazina, tutte dell’Associazione VipFriulClaun Odv che, quasi per gioco, hanno deciso di indossare nelle corsie degli ospedali dove entravano come volontarie, un paio di calzini spaiati per testimoniare la bellezza dell’essere colorati, unici, amanti della vita. I social hanno fatto il resto, trasformando un’iniziativa locale in un evento di portata nazionale che ogni primo venerdì di febbraio (non si è scelta volutamente una data fissa che potrebbe cadere di sabato o di domenica quando i bambini non vanno a scuola) coinvolge bambini e adulti in un progetto che vuole, nella sua semplicità, dare il senso concreto che esiste una comunità capace, con il sorriso, di rispettare e difendere l’unicità di ogni suo membro.

Perché è importante festeggiare questa giornata

La Giornata dei calzini spaiati va vissuta ovviamente come un gioco: piccoli e grandi, mamme, papà, nonni, maestre e chiunque lo desideri può sbizzarrirsi a indossare ai piedi quello che desidera. Ma quello che conta è che i piccoli capiscano il significato di questo gesto: i calzini sono sempre calzini, non perdono la loro identità anche se sono diversi.

Ed essere spaiati per loro non vuol dire essere tristi per aver perso un compagno uguale a loro, ma felici per averne trovato uno diverso ma altrettanto simpatico. Così succede anche per le persone che non perdono la loro dignità e il loro valore se sono diverse. Perché la diversità serve a rafforzare la loro unicità. Un messaggio per far capire ai piccoli che si può essere amici di tutti, anche di chi si vede come “diverso” perché è disabile o autistico, ha un colore di pelle differente, arriva da un altro Paese o parla un’altra lingua.

Concetti difficili che possono essere spiegati e capiti indossando calzini spaiati: un gesto immediato per capire la complessità di questo concetto e che deve comunque essere spiegato da un adulto. Per i più piccoli, infatti, mettere due calzini diversi resta solo un gioco se i grandi non li preparano adeguatamente, a scuola come a casa, con giochi, letture, racconti, disegni, perché possano capire il senso profondo dell’iniziativa e l’importanza di testimoniare, anche attraverso un gesto, un valore fondamentale come quello dell’inclusività. 

Cosa fare con i bambini per la giornata dei calzini spaiati

Oltre a indossare i calzini spaiati, i genitori possono fare la foto dei piedini con i calzini e condividerli tra amici e parenti o sui social con l’hashtag
#calzinispaiati2025.

Per preparare i piccoli alla Giornata dei calzini spaiati ci si può divertire recitando insieme la Filastrocca dei Calzini Spaiati di Mimmo Mòllica

Sarà il figlio sbagliato,
il calzino spaiato?
Non si trova il fratello,
chi dei due è più monello?
Ma non siamo sbagliati,
siamo solo «spaiati»,
che non vuol dire persi,
ma soltanto «diversi».
Ed in fondo noi siamo fratelli,
non è detto che siamo gemelli,
non c’è uno più scaltro,
non siam fatti l’uno per l’altro,
o come dice qualcuno
non siam fatti l’altro per l’uno.
Pure Tizio con Caio
formavano un «paio»,
e non si sono mai persi,
son rimasti soltanto diversi.

I calzini poi possono diventare protagonisti di moltissimi giochi, trasformandosi ad esempio in burattini da muovere con le mani oppure in sagome colorate e ritagliate con cui creare cartelloni da appendere.

Per celebrare la Giornata dei calzini spaiati si può anche leggere insieme ai piccoli il libro “Una giornata straordinaria per i calzini spaiati” che racconta la storia di Pindu, Cico, Yu, Sbru e Colory, cinque teneri calzini spaiati, tutti diversi e per questo speciali. C’è qualcuno, però, che non ama i colori: è il signor Scolorito che li cattura per renderli grigi quanto lui. Ma per superare le difficoltà bisogna sempre restare uniti e questo i calzini spaiati lo sanno bene.

In copertina foto di Michela Wright via Unsplash.com

Guarda il nostro video sulla giornata dei calzini spaiati!

Guarda il nostro video sulla giornata dei calzini spaiati: cos’è, il suo significato e cosa vuole insegnare ai bambini. 

 

 

 
 
 

In breve

La giornata dei calzini spaiati, che quest’anno cade il 7 febbraio, celebra la diversità, l’unicità e l’inclusività attraverso un gesto semplice come quello di indossare un paio di calzini diversi tra loro. Un gioco divertente che per essere compreso fino in fondo nel suo valore dai più piccoli ha bisogno di essere preparato dagli adulti con attività da fare a casa e a scuola come letture, disegni, giochi, cartelloni.

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