Casi di sifilide in Italia: è ancora emergenza

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 20/02/2015 Aggiornato il 31/07/2020

Sono in aumento i casi di sifilide in Italia. Le malattie trasmissibili sono ancora un’emergenza, nonostante l’informazione più capillare

Casi di sifilide in Italia: è ancora emergenza

I casi di sifilide in Italia sono in aumento. L’infezione è ri-esplosa in Italia in modo impressionante e nonostante sia considerata dalla maggior parte delle persone una malattia “antica” e che quindi non fa più paura.

Sifilide e Aids

I casi di sifilide in Italia sono correlati al dato dei nuovi positivi all’Hiv, proprio perché ammalarsi di questa infezione sessualmente trasmissibile aumenta di molto il rischio di contrarre l’Hiv. In generale, nell’intervallo di tempo trascorso dall’inizio degli anni Novanta a oggi, si contano 98 mila persone colpite da infezioni sessualmente trasmesse. Tra queste, 16.000 hanno contratto la sifilide. Tra le 16 mila, infine, sono ben 5 mila coloro risultati positivi all’Hiv.

Relazioni pericolose

Uno studio dell’Istituto San Gallicano di Roma, durato 25 anni e pubblicato recentemente, ha dimostrato che la sifilide è un “moltiplicatore” di rischio per l’Hiv: aumenta di 7 volte il rischio di contrarre il virus, causa di Aids. L’indagine, condotta dal dipartimento malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità insieme all’Istituto dermovenereologia San Gallicano (pubblicato su Eurosurveillance), ha analizzato il rischio di contrarre l’Hiv lungo un periodo campione di 25 anni in rapporto a un campione di 1.862 uomini omosessuali. I risultati hanno evidenziato che, tra gli anni 2001 e 2009, l’Hiv sia aumentato molto. I più contagiati sono stati i più giovani, con un’incidenza significativa tra chi aveva contratto anche la sifilide precedentemente. 

Rapporti sessuali protetti

I risultati di questi studi di infettivologia hanno, quindi, evidenziato l’esistenza di veri e propri acceleratori epidemici per l’Hiv. Tra questi, la sifilide risulta il più eclatante e, considerando l’aumento dei casi di sifilide in Italia, si può parlare di emergenza. Per risolvere a monte l’epidemia e prevenire nuovi casi di infezione, è sufficiente usare il preservativo a ogni rapporto sessuale. Infatti, dopo il boom tra gli anni ’80 e ’90, sembrava che la “questione protezione” fosse ormai quasi risolta. Invece, nonostante le informazioni capillari attraverso i mass media, nelle scuole e negli ospedali, sono ancora molti coloro che “bypassano” la protezione e rischiano di contrarre ogni tipologia di malattia sessualmente trasmissibile, dando quindi il via a epidemie incontrollabili.  

 

 

 

In breve

FATTORE DI RISCHIO PER L’HIV

La sifilide è un acceleratore epidemico per malattie infettive quali l’Hiv. L’urgenza è che l’informazione sulle infezioni sessualmente trasmissibili diventi nuovamente una priorità.

 

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Dubbi sulla paternità: si può risalire al giorno del concepimento?

02/12/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Stabilire quale rapporto sessuale tra quelli affrontati in uno stesso mese abbia determinato il concepimento sarebbe un azzardo. Solo lo specifico test, eseguito in laboratorio, può indicare con certezza l'identità paterna.   »

Bimbo di 5 anni che respinge la mamma: colpa della crisi che stanno attraversando i genitori?

02/12/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Francesca Simion

Leggi anche:  »

Inofolic o Chirofert per favorire l’ovulazione?

02/12/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Gli integratori che migliorano l'attività delle ovaie hanno tutti un effetto interessante, tuttavia è sempre consigliabile non assumerli di propria iniziativa ma sempre e solo su indicazione del ginecologo curante, al quale spetta stabilire quando davvero servono.   »

A sei settimane messa a riposo a letto per 20 giorni per via di un distacco

18/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

I "distacchi" a inizio della gravidanza sono comuni e, soprattutto se viene già rilevata l'attività cardiaca dell'embrione, non impediscono la buona evoluzione della gravidanza. Il riposo a letto è ininfluente nel bene e nel male.   »

Fai la tua domanda agli specialisti