Disfunzione erettile: può essere il sintomo di malattie più serie

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 12/06/2017 Aggiornato il 12/06/2017

Non è solo un problema sessuale. Spesso la disfunzione erettile è il campanello di allarme di malattie cardiovascolari anche serie. Ecco perché

Disfunzione erettile: può essere il sintomo di malattie più serie

È un disturbo molto più comune di quanto si pensi. Eppure, è ancora oggi fonte di imbarazzo e di vergogna. Il risultato? Molti uomini che soffrono di disfunzione erettile non ne parlano con il medico e soffrono in silenzio. Si tratta di uno sbaglio: non solo per la qualità della vita sessuale e di coppia, ma anche per la propria salute. Occorre considerare, infatti, che spesso l’impotenza è un campanello di allarme importante che segnala che c’è qualcosa che non va a livello cardiovascolare. Ignorarla, dunque, può significare correre grossi rischi. La conferma arriva anche da un recente studio italiano, condotto dal professor Carlo Foresta, ordinario di endocrinologia dell’Università di Padova.

Uno studio durato 10 anni

La ricerca ha coinvolto 300 uomini ed è durata ben 10 anni. Gli autori hanno seguito tutti i partecipanti sottoponendoli a una serie di controlli e di questionari. Lo scopo era valutare l’evoluzione delle loro condizioni di salute generali e della loro sessualità e capire se fra eventuali malattie e problematiche della sfera riproduttiva-genitale ci fosse una qualche correlazione.

Tutta una questione di circolazione

Dall’analisi dei risultati è emerso che le problematiche sessuali possono essere associate a problematiche più generali. In particolare la disfunzione erettile è un disturbo da non sottovalutare perché può essere un indicatore precoce di malattie cardiovascolari. Nella casistica considerata i pazienti affetti da disfunzione erettile presentavano un rischio tre volte più elevato di sviluppare malattie mortali come infarto e ictus.

Sintomo di altri disturbi

In effetti, occorre considerare che nella maggior parte dei casi l’impotenza dipende da alterazioni vascolari, le stesse che possono interessare gli organi più nobili. Se il sangue non riesce ad arrivare al pene e a irrigidirlo vuol dire che possono essere presenti una o più malattie o fattori che danneggiano la microcircolazione a livello generale, come diabete, fumo, ipertensione, colesterolo.

Rischio infarto e ictus

“La disfunzione erettile interessa un uomo su tre e molto spesso questo sintomo è espressione di patologie importanti, quali l’ipertensione, il diabete, l’aterosclerosi, le cardiopatie e l’obesità. Il meccanismo che porta all’erezione non è altro che un fenomeno vascolare e quindi le cause più frequenti di disfunzione erettile sono le stesse delle patologie cardiovascolari più gravi, quali infarto e ictus” ha spiegato il professor Foresta.

Meglio non far finta di nulla

È anche per questa ragione che gli esperti invitano gli uomini a non trascurare la disfunzione erettile, anche lieve. Rivolgersi al medico e trovare insieme a lui i trattamenti più adeguati significa non solo migliorare la propria sessualità ma anche tutelare il proprio corpo.

 

 
 
 

Da sapere

LE CURE ESISTONO
Occorre parlarne con il medico non solo per escludere altre malattie ma anche per trovare cure efficaci. Innanzitutto, le cosiddette “pillole dell’amore”, che favoriscono l’irrigidimento del pene, ma anche la psicoterapia. In presenza di altre malattie, come diabete o colesterolo, il medico prescriverà anche cure mirate.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Gravidanza criptica: vuol dire che il test non la rileva?

17/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Si parla di gravidanza critica quando la donna ignora la possibilità di essere incinta quindi non effettua alcun accertamento per scoprirla.   »

Gravidanza a 43 anni e test del DNA fetale dopo la translucenza: cosa aspettarsi?

17/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

A 43 anni di età, avere una gravidanza che giunge alla 12^ settimana con un esito favorevole della translucenza nucale fa ben sperare per il meglio. La maggior parte delle anomalie cromosomiche gravi porta infatti all'aborto spontaneo entro la decima settimana.  »

Deltacortene prescritto in gravidanza: farà male al bambino?

17/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se il ginecologo curante stabilisce che è opportuno assumere cortisone anche per tutta la durata della gravidanza, significa che nel rapporto beneficio-rischio vince il beneficio.  »

Bimba di 22 mesi che ha iniziato a voler dormire nel lettone

10/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Può capitare che un bambino dopo aver accettato di buon grado di dormire nel proprio lettino a un certo punto cambi idea e voglia a tutti i costi fare la nanna nel lettone: in questo caso occorre armarsi di pazienza e adottare il criterio della gradualità.   »

Fai la tua domanda agli specialisti