La cura del sesso contro ictus e infarto

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 11/04/2016 Aggiornato il 11/04/2016

Fare sesso tre volte alla settimana sarebbe un’ottima prevenzione per malattie come ictus e infarto. Ecco perché

La cura del sesso contro ictus e infarto

La prevenzione di ictus e infarto passa anche dalla felicità sessuale? Pare proprio di sì, secondo alcuni recenti studi. Infatti, il sesso sarebbe, infatti, un’ottima prevenzione. Ma non solo.

Una vera e propria terapia

La ricerca che conferma il ruolo del sesso nella prevenzione di infarti e ictus, ha preso in considerazione un folto gruppo di donne: circa 30.000. Si è così scoperto che fare l’amore provocherebbe una serie di conseguenze benefiche non solo dal punto di vista emotivo, ma proprio dal lato prettamente salutistico. Infatti, il sesso aiuterebbe a sviluppare alcuni importanti anticorpi. Fare l’amore indurrebbe, infatti, l’organismo a produrre emoglobina. Quest’ultima è un potente anticorpo attivo contro le infezioni virali, tra cui influenza e raffreddore.

Stimolate serotonina e ossitocina

Perlomeno, questo è quanto afferma il ricercatore e psicologo americano Gallup, autore dello studio. Inoltre, la ricerca conferma che rapporti sessuali frequenti e intensi sarebbero un’ottima prevenzione persino contro la depressione grazie alla produzione di serotonina e ossitocina, sostanze naturali e precursori della felicità e del relax. Il sesso permette, infatti, di sviluppare alcuni ormoni protettivi nei confronti di patologie importanti che colpiscono sia le donne sia gli uomini.

Almeno tre volte alla settimana

Fare sesso è anche una vera e propria attività fisica, con tutti i benefici a essa connessi. Ma perché fare l’amore porti vantaggi notevoli della salute, la frequenza dei rapporti dovrebbe essere abbastanza elevata e costante. Si parla, infatti, di tre volte alla settimana.

 

 

 
 
 

In breve

VANTAGGI ANCHE PER LUI

Il sesso come elisir di lunga vita? Pare proprio di sì. Soprattutto per gli uomini, fare spesso l’amore aumenterebbe la longevità e la protezione contro problemi di tipo cardiovascolare e malattie neurodegenerative.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

“Piaghetta” del collo dell’utero: può impedire il concepimento?

07/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Il termine "piaghetta" è improprio perché allude non già a una lesione del collo dell'utero ma alla presenza su di esso del tessuto che abitualmente lo tappezza. Non è di ostacolo al concepimento ma se sanguina diventa opportuno intervenire.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti